Capitolo 22 - Liam

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Andai a lavorare e tutti all'ufficio stavano parlando di qualcosa. Mi sedetti per lavorare ma non riuscì ad ignorare le voci attorno a me.

"Povera ragazza." Sentì.

"Non posso crederci; sembravano tutte delle brave persone."

"Il tribunale inizierà presto, lei merita di vincere."

"Suo padre è l'avvocato di lei."

"E i suoi genitori rappresentano lui?" chiese una persona.

"Si, Gregory contro Jackson; questo andrà in tribunale." Il mio sangue iniziò a scorrere nelle mie vene freddo quando sentì quei due nomi. Chiusi tutto e lanciai il giornale sulla mia scrivania e la sua immagine era sulla prima pagina.

'Gregory contro Jackson: abuso, stupro, tentato omicidio.' Fu la prima cosa che lessi e i miei occhi si focalizzarono su una parola e volevo solo sbattere la mia testa contro il muro per non aver pensato a quello prima. Tutti questi mesi ed io non ne sapevo niente.

Cercai su google il caso e vidi tutti i titoli.

'Ragazza ricca accusa stupro.'

'Il segreto della famiglia Gregory rivelato. Abuso, stupro, e tentato omicidio.'

'Gregory accusa abuso e scoperto il segreto della sua vita sul sesso e dipendenza.'

Sentì la mia testa girare e mi sentì male perchè tutto ora aveva un senso ed io l'ho lasciata. Sapevo che era stata abusata e non so perchè pensavo che l'uomo avesse un'anima, non ho mai pensato al fatto che Addie potesse essere stata stuprata ma ora ha tutto molto più senso.

Mi ha sempre detto che io merito di meglio, che non l'avrei più amata se avrei saputo tutta la verità ma si sbagliava. Tutto questo non era colpa sua e anche se lei avesse scelto di andare a letto con lui, anche se non era vergine, io non l'avrei amata di meno.

Stavo iniziando a comprare un biglietto per l'aereo online quando realizzai che lei sarebbe dovuta venire qui, che forse è già qui.

La chiamai sul cellulare ma ogni volta c'era la segreteria telefonica così andai su google ancora un pò per sapere di più del caso e chiamai Asher e mentre aspettai che rispondesse continuai a leggere e mi sentì male ma allo stesso tempo mi salì la voglia di mettere le mani addosso a quel coglione.

Lui era lì, subito dopo che me ne sono andato lui era lì ed io non c'ero per proteggerla. Perchè non ha potuto dirmi semplicemente la verità?

"Liam." Rispose, sapeva perchè lo stavo chiamando.

"Perchè non me lo hai detto?" chiesi e lui sospirò.

"Non spettava a me dirtelo, è la sua storia, la sua vita." Lo sapevo ma mi sentivo comunque tradito.

"Perchè non me lo ha detto?" chiesi.

"Voleva che prendessi una decisione per la vostra storia senza tutto questo, non voleva che tornassi se non l'amavi e non volevi stare con lei."

"Dov'è?" chiesi.

"Ha preso l'aereo per Seattle con mamma e papà, Kalila ed io la raggiungeremo tra una settimana e Faith resterà qui con i tuoi genitori."

"Ho bisogno di vederla." Gli dissi.

"Non farlo Liam, ne ha già passate abbastanza."

"Ed io ho bisogno di essere lì ora."

Truth in words [book 3] - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora