Capitolo 21 - Addie

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Se ne è andato, se ne è andato tre giorni prima che lo facessi io e credo che tutto questo mi ha salvato dal spiegare quale fosse la mia destinazione. Le novità riguardanti il tribunale me le diranno presto e sono felice che me ne andrò una settimana prima che inizi così spero di non mettermi a nudo.

Liam mi manca così tanto e questo è il momento in cui ho più bisogno di lui. Asher dorme con me di notte perchè sono abbastanza calma con lui e Keisha dorme affianco a me nell'altro lato.

Non ci sono ancora notizie, continuano a tenere tutto a tacere, credo che così serva per non rovinare la loro reputazione, questo è tutto quello che importa ai miei genitori.

Ho ancora due esami finali da dare, musica e legge e non stavo prestando attenzione a nessuna delle due materie. So molto bene legge ma mi rende nervosa così come suonare il piano e cantare davanti ai miei compagni del corso, qualcosa a cui all'inizio non avevo dato attenzione.

Ho scelto Stupid Boy di Keith Urban da suonare e solo Kalila potrà capire il significato dietro a quella canzone e quando entrai nella classe di musica gemetti e seppellì il mio viso tra le mani. Ero molto emotiva e desiderai che questa fosse l'unica cosa di cui mi dovessi preoccupare.

Mi alzai di fronte alla classe e mi sedetti al piano, ero la migliore a suonare questo strumento e desiderai che fosse l'unica cosa che dovessi fare, desiderai che non dovessi anche cantare. Kalila mi fece un enorme sorriso e tutti i miei amici cercarono di fare il tifo per me ma ero troppo nervosa.

Chiusi gli occhi e iniziai a suonare l'intro prima che permisi alle parole di scivolare fuori dalla mia bocca e questa canzone è una che ha un forte effetto emotivo su di me. Il modo in cui lui ha rubato la mia innocenza, come ho dato tutto a lui per poi prendersi dei vantaggi su di me, mi ha fatto sentire come se non avessi alcuna scelta nella mia vita, mi ha controllato e mi ha distrutto.

Iniziai a cantare il testo ma quando iniziai a cantare la seconda strofa, prima del coro, cambiai le parole dal mio punto di vista, come ho messo il mio cuore e la mia anima nelle sue mani, come lui mi ha distrutto e portato via le mie scelte e poi cantai l'ultima strofa.

"Ha impiegato un pò di tempo per capire come scappare ma quando lo ha fatto era così lontana, così lontana." Furono le ultime parole che cantai e Kalila mi sorrise ed io sentì un altro enorme peso essere tolto dal mio petto. Le persone applaudirono ed io andai a sedermi.

Ero un casino di emozioni, quella canzone mi ha fatto ricordare il passato ma mi ha anche dato una speranza per il futuro.

Kalila mi accompagnò anche al corso di legge anche se il suo corso era dall'altra parte del campus ma lo fece perchè voleva esserci per me, mi disse quanto fosse orgogliosa di me, come forte fossi e quanto mi amasse. Frequentavo questo corso con Tyson.

"Solo questo corso e poi fine!" esclamò.

"E poi al prossimo trimestre!" alzai le braccia in aria e li agitai con falsa eccitazione. Tyson aggrottò le sopracciglia e si lasciò cadere accanto a me.

"Hai rovinato il mio momento felice Addie." Sospirò ed io risi.

"Studenti abbiamo una sorpresa per voi, un ospite."

"Noioso." Mormorò Tyson ed entrambi ci girammo verso l'entrata, mi congelai dalla paura quando vidi lì in piedi Than che sogghignava verso di me.

"Addison." Tyson scosse la sua mano di fronte al mio viso ma continuai a tenere i miei occhi incatenati con i suoi.

"Manda un messaggio a Kalila, dille di chiamare la polizia." Mormorai e lui mi guardò divertito.

"Addison, cosa-"

"Fallo Tyson. Dille che Than è nella mia classe e di chiamare la polizia." Gli dissi e lui mi guardò ancora divertito ma lo fece lo stesso. Mandai un messaggio a Nathan mentre Than iniziò a parlare guardandomi in modo spavaldo.

"Than è un nuovo avvocato di Seattle e suo padre ha il miglior record nella città. Ora dimmi Than, com'è lavorare nel nuovo caso che andrà in tribunale la prossima settimana?" No so che cos'altro abbia detto ma la comunicazione della scuola su di lui non mi era passato per la testa, non mi aspettavo che ci sarebbe stato lui qui, con così tante persone attorno. Come fa a sapere quali corsi frequento?!

"Si, ora vi parlerò dell'importanza delle prove. Ho un caso in cui sono contro ad una ragazza che ha sporto denunce di stupro, abuso e tentato omicidio, sarà un grande caso senza molte prove che supporteranno le denunce della ragazza e ciò farà cadere tutto a pezzi." Mi guardò dritto nei miei occhi ed io tremai.

"Addison, cosa c'è che non va?" chiese Tyson e Kalila entrò come un uragano nella stanza e guardò me prima di fissare Than.

"Tu, fottuto figlio di puttana." Gridò prima di saltargli addosso, dargli dei calci nel culo per poi mettergli le mani attorno alla sua gola prima che un poliziotto la tirasse via. Diventai bianca e andai verso Kalila prima che mi strinse forte mentre piansi.

Non mi importava che stessi avendo un crollo nel mezzo della classe mentre Than veniva ammanettato.

"Stai bene?" Asher si avvicinò e mi strofinò la schiena ed io scossi la testa perchè non stavo bene.

"Than Jackson, ti dichiaro in arresto per aver violato l'ordine restrittivo, per molestie e per aver intimidito un testimone." Dopo questo i poliziotti lo portarono via mentre lui mi lanciò un'occhiata, una che mi spaventò.

"Ci vediamo in tribunale Tesoro e quando perderai ci rivedremo di nuovo." Mi minacciò mentre arrivò Nathan ed io non riuscì a fare nient'altro che piangere. La prossima settimana andremo in tribunale e Than mi ha preceduto scombussolandomi.

"Addie non permettergli di buttarti giù, non permettergli di farti fare questo." Kalila mi afferrò il viso e mi guardò negli occhi.

"Lui ha ragione! Tutto cadrà in pezzi e poi cosa? Che cosa lo fermerà? Lui è qui Kalila, lui è qui e se vincerà mi ucciderà, letteralmente mi ucciderà."le dissi.

"Lo so." Disse tristemente.

"Lui non vincerà Addie ed è stato stupido da parte sua presentarsi qui perchè ora dovrà affrontare altre accuse nei suoi confronti. Non ti ferità di nuovo." Stavo singhiozzando sul pavimento e mi agitai quando realizzai dove mi trovassi. Alzai lo sguardo e tutti, e intendo dire tutti, mi stavano fissando.

"Che cosa è successo?" chiese il mio professore mentre Tyson mi stava guardando molto preoccupato.

Mi alzai con calma e mi asciugai le lacrime.

"Addie non devi dire nulla." Disse Kalila.

"Lo sapranno comunque, forse è meglio che lo dica io. Loro non vogliono che tutti lo sanno e non ho alcun dubbio che i miei genitori sappiano che Than è qui. Forse questo è il mio modo per combattere, lasciando a tutti sapere quello che mi è successo." Dissi e Kalila mi prese la mano.

"Come la maggior parte di voi sa, il mio nome è Addison Gregory." Iniziai e Kalila annuì in supporto. Era giunto finalmente il momento di raccontare la mia storia e devo iniziare qui. I miei genitori si abbatteranno e se perderò, sarò dannata se mi abbattessi senza combattere.

Alla fine della giornata mi chiamarono da Seattle chiedendomi di fare un'intervista, apparentemente i miei genitori hanno combattuto con tutte le loro forze per mantenere calma la questione e ciò causerà a loro degli incubi. Spensi il mio telefono perchè non volevo parlare con nessuno e trascorsi del tempo con Nathan per parlare del caso. Ho una nuova spinta di fiducia e spero davvero che questa sia l'ultima.

Truth in words [book 3] - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora