Capitolo 33 - Addie

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L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Tutti mi guardavano come se fossi pazza. Ieri Liam è andato a lavorare dopo il tribunale e noi altri siamo tornati a casa, tutti mi fissavano, in quel modo inquietante che fanno quando cercando di immaginarmi dare di matto perchè io non dicevo nulla.

Non so perchè sono così agitati per questo motivo.

Oggi è sabato e questo fine settimana sarà libero, dovremo andare in tribunale lunedì, cosa che era fantastica, ovviamente sono sarcastica. Tutti resteremo a casa perchè io non voglio uscire in quanto le persone non mi lasciano in pace a causa del caso.

Liam è andato a lavorare e farà delle ore straordinarie per recuperare quelle che aveva perso.

Stavo cercando di leggere un libro ma non riuscivo, percepivo i loro occhi su di me cosa che mi rendeva difficile concentrarmi sul libro.

"Volete smetterla?" gli chiesi e loro saltarono al suono della mia voce come se pensassero che fossi tornata ad essere di nuovo muta ed io alzai gli occhi al cielo.

"Addie, stai bene?" chiese mia zia.

"Sto bene, sto solo cercando di essere normale e tutti voi mi state trattando come se fossi un esperimento di scienze. Non diventerò un dinosauro." Dissi.

"Scusa." Disse Kalila ed io tornai di nuovo a leggere ma non ebbi neanche il bisogno di alzare lo sguardo per sapere che mi stavano di nuovo fissando.

"Ragazzi è inquietante." Li informai e sospirai per poi chiudere il libro prima di andare nella mia stanza per avere un pò di pace e tranquillità. Mi stesi a pancia in sotto e misi il libro sul letto di fronte a me e lo riaprì, mi piacciono quelli romantici e volevo stare da sola con i miei pensieri.

Ero persa nelle pagine fino a quando sentì una mano sulla mia schiena ed io guardai chi fossi, e rimasi sorpresa nel vedere Liam.

"Sai che non puoi continuare a nasconderti da loro piccola." Baciò la mia testa ed io feci spallucce.

"Non mi piace il modo in cui mi fissano, è inquietante e mi mette a disagio."

"Prova a parlare con loro." Suggerì ed io feci di nuovo spallucce.

"C'è sempre domani, ed io non so proprio che cosa dire e neanche loro, quindi alcune volte diventa una situazione un pò scomoda. Comunque li amo." Gli dissi e lui si avvicinò per mettere un segno alla pagina in cui ero arrivata prima di chiuderlo.

"Trascorri un pò di tempo con la tua famiglia, non puoi trascorrerlo solo con me o da sola."

"Voglio solo un pò di tranquillità alcune volte, non è che non voglio trascorrere del tempo con loro, è solo che alcune volte voglio stare da sola e non c'è niente di sbagliato in questo, alcune volte le persone hanno bisogno di un pò di tempo per se stesse." Liam si stese sul letto con me ed io mi rannicchiai contro il suo lato con la testa sul suo petto, la mia posizione preferita.

"Lo capisco ma siamo tutti preoccupati per te Addie, non vogliamo che rifai quello che hai fatto la scorsa notte e chiuderti in te stessa ci fa preoccupare ancora di più." Odiavo pensare a quello, è stato un momento di debolezza e non succederà mai più.

"Si, beh sono stanca di parlarne Liam, sono stanca di tutti quanti che mi chiedono se sto bene e sono stanca di questo tribunale! Pensi che io sto davvero bene? No, non del tutto ma sto bene per quello che mi è permesso." Mi sedetti e lui mi porse una mano ma io mi allontanati.

"Non avevo l'intenzione di farti arrabbiare." Disse ed io mi alzai appena mi toccò il braccio.

"Si, beh voi non avete idea di che cazzo sto passando, nessuna! Sto cercando di andare avanti per la mia sanità e voi continuate a portare fuori il discorso ogni cinque minuti, e questo non aiuta. Sono stanca di riviverlo ancora e ancora. Sono stanca di sentire le loro mani su di me, il dolore che sento ogni volta che loro erano troppo ubriachi e mi laceravano e si comportavano in modo rude con me. Sono stanca di ricordare i loro sorrisi provocanti e malati mentre mi tagliavano con il coltello. Sono stanca di tutto. Voglio solo che tutto questo se ne vada e voi non mi lasciate stare in pace! Voglio solo che cambiate argomento quando sono a casa, non pensi che è gia abbastanza sentirne parlare nell'aula del tribunale?" gli chiesi.

Truth in words [book 3] - Italian translationDove le storie prendono vita. Scoprilo ora