Truth in words [book 3] - Italian translation

Capitolo 42 - Liam

L'autrice di questa storia è LiveLifeInTheRain; questa è solo la traduzione fatta da me, tamafune.

Sembrava in pace e mi rendeva felice, faceva schifo il fatto che dovesse tornare a casa e non voglio che ci vada ma non ho di cui preoccuparmi per lei come facevo prima. Non mi devo preoccupare di loro che cercano di trovarla, non mi devo preoccupare che Addie faccia qualcosa di drastico, le hanno dato una seconda possibilità e non la sprecherà.

Ha di nuovo ritrovato la sua forza e lo so, so che a volte ci saranno momenti che la indeboliranno soprattutto da quando Lalan la manderà dallo psicologo ma so anche che non importa di quanto la indeboliranno, rimarremo sempre accanto a lei.

Nessuno di noi la lascerà.

Quella notte la strinsi mentre pianse istericamente fino a quando si addormentò e per la prima volta fui felice delle sue lacrime perchè erano di incredibile felicità, non so se l'ho mai vista così felice prima, almeno non in questo modo.

La guardai e non riuscì a credere di conoscerla da un anno, ne abbiamo passate così tante insieme e desiderai di non essermi comportato da coglione quando è tornata ma oltre a quello non cambierei nulla, se dovessi ripetere tutto da capo sapendo quello che so ora, farei le stesse cose.

La amo più di quello che potevo immaginarmi e non riesco ad aspettare di tornare anch'io a casa, possiamo vivere le nostre vite insieme e sperai di poter crescere vicini e non lontani, ho paura che passi oltre senza di me ma mi ha assicurato che non accadrà mai.

Apprezzai i momenti che dormimmo insieme e odiai le lacrime che lasciava cadere perchè non mi voleva lasciare.

"La tua vita ti sta aspettando, va a casa e accendi il telefono, ascolta tutti i messaggi lasciati in segreteria e leggi i messaggi. Lascia entrare i tuoi amici e se non ti supportano allora allontanali. Hai un nuovo inizio piccola e spero che quando tornerò a casa ci sarà ancora un posto per me nella tua vita." Dissi cosa che mostrò molte delle mie paura.

Mi sorrise prendendomi la mano e mettendomela sul suo petto ma senza alcun accenno sessuale.

"Questo qui è il tuo posto." Era così dolce, la misi sotto di me e la baciai, non voglio fermarmi dal farlo o lasciarla andare, voglio solo baciarla per sempre e non voglio starle lontano.

"Ti amo così tanto." Dissi tra i baci.

"Ti amo anch'io, lo farò sempre quindi non preoccuparti, ti aspetterò fino a quando tornerai a casa. Non andrò da nessuna parte e non potrò mai sostituire con nessun'altro il tuo posto. Tu ci sei sempre stato per me nei miei momenti più bui della mia vita e non ti allontanerò mai da me." Mi tirò di nuovo a se e continuammo a baciarci per quelle che ci sembrarono ore.

Lasciai le mie mani indugiare sul suo corpo ma continuai a tenerle nelle zone innocue. Misi le mie mani sotto la sua maglietta. Presi la sua gamba mentre mi baciò più forte e gemetti mentre mi graffiò con le unghie la schiena.

Era intossicante e così dannatamente tentatrice.

Era difficile, essendo nei miei vent'anni e non essendo per me possibile cedere, essere vergine soprattutto quando ho una ragazza come lei ma per Addie vale la pena aspettare.

"Beh allora." Mi allontanai da lei mentre Asher era sulla soglia della porta.

"Asher." Dissi ed Addie lo guardò con gli occhi spalancati come se fossimo stati beccati a fare molto di più che baciarci.

"Cena." Disse Asher e poi se ne andò imbarazzato facendo ridere Addie.

"Hai una bellissima risata." Dissi, si fermò e ci fu quella felicità nel suo viso mentre mi guardò e le mie labbra incontrarono di nuovo le sue come se ci fossero dei magneti che ci legavano.