Ci sei riuscito?

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-Lilibeth!- esclamo sottovoce e lei, senza dire nulla, entra subito in camera -Lilibeth...io...io pensavo che tu...-
-Shhh...- bisbiglia dolce, posando l'indice destro sulle mie labbra -Non dire nulla altrimenti potrei cambiare idea-

Chiudo la porta, mi sento così rimbambito e confuso da non capire se sto sognando o se Lilibeth è davvero qui con me. Si guarda intorno e a passo veloce raggiunge il comodino, vi posa le chiavi appese alla nappina bordeaux e io la seguo senza fiatare.

-Cosa stavi facendo?- mi domanda, il suo sguardo è così sensuale, così ammaliante che non so se riuscirò a mettere su una frase di senso compiuto.
-Stavo...io stavo preparando la valigia- le rispondo e le indico la valigia aperta su una delle poltroncine ai piedi del letto -Sai, domani mattina torniamo a Londra e...-
-Lo so- m'interrompe lei -E' per questo che sono venuta, perché domani mattina partirai-
-E tu invece? Non dovresti essere alla festa?-
-Ci sono stata alla festa, ma poi...ma poi mi mancavi tu-

Lentamente Lilibeth solleva la mano destra e mi accarezza il volto, io invece chiudo gli occhi, incapace di reagire. Ma com'è possibile? E' da quando l'ho vista l'altro ieri per la prima volta che la desidero e ora che è qui con me non ho il coraggio nemmeno di sfiorarla. Mi succede sempre così, ogni volta che sono a un passo dall'ottenere ciò per cui ho lottato senza riserve mi intimorisco, non so cosa fare. Beh, in realtà saprei benissimo cosa fare, sono due notti che sogno di fare l'amore con lei, di adagiarla delicatamente sul mio letto e riempirla di baci. Eppure ora, al pensiero che tutto questo potrebbe succedere per davvero, ho paura, ho davvero paura, ma è una paura stupenda, meravigliosa, meravigliosa come lei.

-Stavi ascoltando qualcosa?- mi domanda ancora.

Apro gli occhi, mi sta fissando mentre le sue dita ancora accarezzano la mia guancia.

-Io...sì, beh, ecco...stavo per farlo- balbetto.
-Bene e allora fallo- mi risponde sicura, mai fino ad ora ho scorto così tanta convinzione nei suoi occhi -Fallo Brian-
-Ok, va...va bene-

La sua mano scende lenta e abbandona il mio viso, io chino il capo e raggiungo la scrivania dove l'asta del giradischi è rimasta alzata. L'afferro e pian piano l'abbasso, la puntina sfiora il vinile e un fruscio che sa d'antico inonda la stanza. Summertime è sempre stupenda, l'armonia sensualmente nostalgica dei violini mi fa chiudere gli occhi per qualche istante, cullato da questa magia che tutte le volte mi fa sognare. Il suono perfetto della tromba di Armstrong riempie, chiaro e intenso, ogni angolo della stanza, mi volto e vedo che Lilibeth s'è seduta al centro del letto, fra le lenzuola bianche e disordinate, grinzose, frastagliate come le onde, come la spuma del mare da cui è nata Venere e adesso lei come Venere appare ai miei occhi, bellissima e perfetta.

Il chiarore ambrato dell'abat-jour, misto a quello intenso e dorato del lume sullo scrittoio, crea un particolare gioco di luci per cui Lilibeth appare in penombra, ma la vedo chiaramente osservarmi, forse non ha smesso di guardarmi nemmeno quando le davo le spalle. E' stupenda, la nuvola dei suoi capelli bruni le si posa morbida sulle spalle, le sue labbra sono semichiuse, la bretellina della sua camicia da notte è ruzzolata fin giù al gomito, il pizzo le lambisce delicato la pelle morbida. Non smettendo di fissarla, la raggiungo a passo lento, lento come il ritmo jazzato che le spazzole cadenzano delicate sul tamburo della batteria. Lei mi segue con gli occhi e sospira quando mi siedo sul letto accanto a lei, così vicino che posso sentire il suo respiro accarezzarmi il viso. Qualche secondo d'esitante silenzio tra noi e poi...

Summertime, and the livin' is easy

-Lilibeth, io...io credevo che tu...- le sussurro ancora incredulo.
-Allora ne vuoi proprio parlare- replica lei -Ma perché?-
-Perché credevo che non ci saremo più rivisti, che non...-
-Io non posso avere sempre rimpianti nella vita, Brian. Non posso sempre piangere la mia solitudine, non posso o...o almeno stasera non voglio-

The Luckycharm - A Brian May Fanfiction- ItalianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora