Facciamolo ancora

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SMUT

-Forse sarà meglio che prenda...- le sussurro all'orecchio.

Mi sollevo ancora e faccio per alzarmi, ma lei mi domanda: -Cosa devi prendere?-

-Beh...devo prendere i...-tentenno, mi imbarazzo come un adolescente ogniqualvolta devo pronunciare quella parola -...devo prendere i preservativi. In valigia dovrei averne una scatola piena...-
-Non ci servono i preservativi- mi interrompe lapidaria.

Lilibeth si alza e si siede accanto a me.

-Io prendo la pillola Brian- mi dice, con tutta la tranquillità di questo mondo.
-Ah- le rispondo soltanto io.

Ci sono rimasto di stucco, devo ammetterlo, ma considerata la sua complicata vita sentimentale non me ne devo stupire più di tanto. In realtà, quello che mi rende perplesso, titubante e restio nel tuffarmi su di lei e farci l'amore come se non ci fosse un domani è un altro pensiero: Miami Beach ci ha sempre detto di non fidarci mai delle ragazze che dicono di prendere la pillola per fare l'amore con noi senza preservativi, -Potrebbe essere una trappola, potrebbero farlo per restare incinta di voi e ricattarvi a vita! Potrebbero trasmettervi qualche malattia!- ha sempre sbraitato tutte le volte che siamo stati in tour negli Stati Uniti. E' vero, da quando siamo adulti le sue raccomandazioni si sono un po' chetate, ma il suo monito a usare i condom rimane tutt'ora pur sempre valido.

-Che c'è Brian? Non ti fidi?-

La domanda di Lilibeth mi fa trasalire.

-Chi? Io? Di...di cosa Lilibeth?- le chiedo per prendere tempo.
-Tu non ti fidi del fatto che io prenda la pillola, vero?-
-Io...io beh...- balbetto ancora, sono stato subito scoperto, a trentasei/quasi trentasette anni ancora non sono bravo a dire le bugie.
-Ma fai come vuoi...se vuoi usare i preservativi prendili pure-
-Io li ho sempre usati per i rapporti...occasionali, diciamo-
-E io ti credo Brian, non c'è bisogno che ti giustifichi, ma io ti sto dicendo che...-
-...mi stai dicendo che di te mi posso fidare- concludo e la guardo dritto negli occhi.

Lilibeth mi fissa qualche istante prima di replicare: -Si, ti sto dicendo che di me ti puoi fidare, se...se vuoi-

Si stende di nuovo, posa la testa sul cuscino e chiude gli occhi, io invece sospiro e rimango ancora seduto ai piedi del letto a pensare.

-Ma a cosa devo pensare? A cosa?- rimugino tra me e me stringendo il lenzuolo -E' lei, Lilibeth, è vero che la conosco da soli due giorni, ma...ma perché dovrebbe mentirmi? Lei...lei a me non farebbe mai una cosa del genere-

E senza pensarci oltre mi stendo di nuovo su di lei, la bacio e lei riapre gli occhi come la Bella Addormentata. Non mi dice nulla, mi sorride soltanto, ha capito che ho deciso di fidarmi di lei. Le sorrido anch'io, poi lascio scendere ancora le mie labbra sul suo collo, suol suo seno, la sua pancia e Lilibeth si contrae un po' quando questo accade, il suo respiro è così intenso che quasi sembra mancarle il fiato. Quando raggiungono il suo basso ventre le mie dita afferrano i lembi dei suoi slip e glieli sfilano lentamente, dolcemente, lasciandola nuda ai miei occhi. Mi inginocchio sul letto e mi sistemo a cavalcioni su di lei.

-Adesso sei ancora più bella, Lilibeth- le sussurro, i miei occhi incollati su di lei e sul suo corpo.
-Adesso sono nuda, Brian- mormora lei -E il mio corpo non è dei più perfetti. Odio le mie gambe, i miei fianchi, il mio sede...-
-Ah no!- esclamo io interrompendola -Il sedere no! Io amo il sedere un po'... un po' abbondante, diciamo. Il tuo è perfetto per me, perfetto-

Mi chino su di lei e le regalo un piccolo bacio sulle labbra prima si sollevarmi di nuovo: devo togliere i boxer se vogliamo finalmente fare l'amore. Lilibeth mi osserva, il suo sguardo diventa malizioso come non mai quando vede le mie mani posarsi sulla stoffa lilla e bianca e i suoi occhi non perdono nemmeno un secondo del mio seducente streeptease. Si morde le labbra quando anch'io resto nudo dinanzi a lei: -Ah però!- esclama, non so se più stupita o soddisfatta. -Complimenti signor May-

The Luckycharm - A Brian May Fanfiction- ItalianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora