CAPITOLO 1 "il destino segnato"

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Il bosco era umido e paludoso, erano passate poche ore da quando era iniziato il temporale.

Tutto il raccolto del villaggio, che si estendeva per metà bosco era distrutto.

Al suo posto trovai tante pozzanghere di fango con qualche foglia di insalata annacquata nel mezzo.

Le foglie delle piante vicino al sentiero erano impregnate d'acqua come il mio grembiule quando strisciava su di esse.

Avevo i piedi freddi e le mani sporche di terra, le mie scarpe erano ormai rovinate dal fango.
"chissà se Miss Margaret mi punirà questa volta"

pensai tristemente ed un brivido di terrore percorse la mia schiena.

Mi facevano male le gambe, Camminavo da ore.
Finalmente arrivai al villaggio.

Ero sporca e zuppa d'acqua, la gente mi guardava male, ma non mi importava.

Avanzai a testa bassa, attraversai il mercato e la piazza.
Arrivata alla terza casa di legno, mi fermai davanti alla porta un pò logorata dal vento, feci un grande respiro e buttai via tutte le mie preoccupazioni.

Entrai con passo tremolante, ero pronta al peggio.

Mi levai le scarpette rosse e per sbaglio macchiai di fango il tappetino dell'ingresso.

Con le calze umide mi diressi lentamente e senza far rumore verso camera mia con passo accurato ed attento a non far scricchiolare qualche gradino della scala di legno che portava al secondo.
Misi piede sull'ultimo scalino, lo scricchiolio del legno riecheggiò per tutta la silenziosa sala.

Mi bloccai, avevo il cuore in gola.

Cercai di riprendere il passo, ma era troppo tardi.

Alzai lo sguardo e mi ritrovai la vecchia e rugosa faccia di Miss Margaret.

-Susan! ECCOTI!-

Si avvicinò a me tempestivamente e prese una delle due trecce dei miei capelli e la strattonò bruscamente.

Non faceva male, era sopportabile.-

-GUARDATI! SEI UN DISASTRO E PUZZI COME UN CANE! VAI SUBITO IN CAMERA TUA E LEVATI LA SPORCIZIA DAI VESTITI, BRUTTA INGRATA!-

A testa bassa lasciai l'ultimo scalino e mi diressi verso il dormitorio, il mio cuore saltellava per tutto il petto come un cavallo furioso.-

E NON CREDERE CHE SIA FINITA!-

Urlò Miss Margaret alle mie spalle.

Percorsi lo stretto corridoio dell'orfanotrofio ed entrai nella mia camera, presi una bagnarola e ci buttai dentro la poca acqua che potevo prendere, adagiai il mio grembiule nell'acqua gelida.

Le mani mi pulsavano a causa della bassa temperatura dell'acqua. Mi levai il vestito macchiato di terra e feci la stessa cosa con le calze, iniziai a sciacquare il tutto.

Feci una lunga doccia ed indossai la camicia da notte bianca di pizzo.
presi la vestaglia di lana sopra il mio letto e Indossai le vecchie pantofole bucate della nonna.

La porta si aprì di scatto

-SUSAN! Dove sei stata, stai bene?-

Melody si buttò sul mio petto e mi abbracciò singhiozzando.

-Sto bene non ti preoccupare-

La rassicurai accarezzandole la schiena tremolante.

Melody era la mia compagna di stanza, non andavo molto d'accordo con le altre ragazze dell'orfanotrofio, lei era l'unica che mi ascoltava o mi capiva.

- Mi hai fatto prendere un grande spavento lo sai? Sei scappata dal dormitorio! Miss Margaret ha preparato il frustino!-

Mi raccontò furiosa con le lacrime agli occhi.

- Non sono scappata Melody! Stavo cercando solo, solo un rifugio per un eventuale fuga!-

Le guance rosee della mia amica si tinsero rosso sangue.

-FUGA! Tu vuoi morire? Non riusciremo a sopravvivere nel bosco, lo vuoi capire!-

Disse sottovoce, senza farsi sentire, anche se la stanza era vuota.

- Sì che ci riusciremo! Ci potrebbe aiutare Peter!-

dissi con più enfasi.

-PETER?, Ancora lui? Non potrai MAI stare con lui Susan. Sai la regola...  Poi è pericolosissimo scappare.-

Accarezzai le trecce dei miei capelli e le sciolsi lentamente, cercando di calmarmi.

-Perché non possiamo stare insieme?Melody?perché siamo vicini al Battesimo?-

Una fitta allo stomaco si ramificò dentro di me quando pronunciai quelle parole taglienti.

- Anche per quello, certo! .. ormai abbiamo 16 anni, potremmo essere le prescelte.-

Melod, sconfitta, fissò il soffitto ormai macchiato dalle infiltrazioni.

- Comunque, ora vado a mangiare, Miss Margaret ha dichiarato che non cenerai con noi questa sera, tranquilla ti porterò qualche panino in più. Tu cerca di non scappare però!-

Melody se ne andò velocemente e chiuse la porta.

Mi diressi verso l'ultimo letto della grande stanza, vicino alla larga finestra che si affacciava sulla valle, mi sdraiai infreddolita e mi rimboccandomi la vecchia copertina di lana.

Per un attimo fissai la luna che si intravedeva in mezzo ai rami degli alberi neri, che la racchiudevano come una gabbia di spire dalle fauci feroci.

Era bella e limpida, ma con un cuore di ghiaccio.

"perché deve scegliere il nostro destino?" pensai sconfitta.

Cercai di trovare un briciolo di coraggio, ma chiusi gli occhi.

Avevo troppa paura.

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