Capitolo 33 "non andar via"

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ATREIO

Quelle labbra... quelle maledette labbra hanno toccato quelle di Alex! Il sangue mi arrivò alla testa, la vista divenne nera. Strinsi così forte i denti da farmi sanguinare le gengive. Ero stanco fisicamente e pieno di superficiali ferite ma la forza di andare da quello e spaccarli la bocca era qualcosa di micidiale. Avanzai verso quei due.

<<Atreio, fermati... ti-ti posso spiegare...>> Farfugliò Susan, alzando i palmi insanguinati, cercando di bloccarmi. L'aveva anche curato! Il fifone sanguinante divenne il mio bersaglio e io ero la sua freccia!

<<FERMATI ATREIO!>> Urlò Susan, con le vene del collo pulsanti a causa dello sforzo. Mi tirò bruscamente per un braccio, allontanandomi da lui. Si aspettava che obbedissi ai suoi ordini? Alle sue urla? Mi strattonai dalla sua presa, mi faceva anche schifo sentire il calore della sua pelle. Dovevo schiacciare quel verme, dovevo ucciderlo! Alzai un pugnò, pronto a scagliarlo diritto dritto nella faccia di Alex. Caricai il colpo, le nocche delle mie mani divennero bianche ed i muscoli del mio braccio stavano quasi per uscire.

Poteva morire dopo quel colpo... potevo ucciderlo...

Alex iniziò a supplicarmi, piangendo come un bambino. Abbassai lo sguardo, qualcosa mi fermò. La vista divenne più lucida. il ragazzo davanti piangeva, parandosi la lunga ferita che scendeva dal fianco sino alla coscia. Perdeva troppo sangue. Se gli avessi scagliato quel pugno sarebbe morto sul colpo. Non ero un assassino, non volevo sporcarmi le mani. Io ero il futuro re, il suo re.... Una donna non poteva farmi perdere il controllo in quel modo...

Mi allontanai da quella feccia stringendo i denti. Quanto avrei voluto spaccargli quella maledetta bocca. Cercai di calmarmi. Presi a calci l'erba e strappai brutalmente qualche fiore intorno a me.

<<Calmati, Atreio! Non ti riconosco più...>> Susan corse verso di me, buttandosi sul mio petto in lacrime. Mi slegai dal suo abbraccio. Aveva anche il coraggio di sfiorarmi un'altra volta? Guardai il suo volto, i suoi occhi erano stanchi e iniettati di sangue a forza di piangere. Le sue mani tremavano interrottamente, sembrava quasi sul punto di un collasso. Non potevo vederla così...

<<Ti-ti prego Atreio... fammi spiegare...>> Mi implorò cadendo in ginocchio sul terreno. Un'altro minuto in più e avrei spostato il mondo. Dovevo calmarmi! Iniziai a camminare respirando di pancia, allontanandomi da loro. Non sapevo quale strada stavo percorrendo e  non mi interessava di certo!

<<Aspetta, non andare!>> Susan mi raggiunse correndo. Eccellerai il passo.

<<Atreio... fermati!>> Urlò con il fiato corto. Le mie orecchie stavano quasi sul punto di sanguinare se non la smetteva con quella voce.

<<A-Atreio...>> Mi prese per un braccio con una mano e con l'altra mi girò il mento verso il suo volto.

<<Mi ascolti?>>

<<Lasciami in pace!>>

<<Ascoltami!>> Mi implorò, scacciando via le lacrime. Ci fu un lungo silenzio, l'aria divenne tesa.

<<Non so cosa hai visto, ma ti posso assicurare che non c'è stato nulla!>> Scandì a denti stretti.

<<Ah quindi sono ceco, Susan? Non ho visto che quello (indicai il ragazzo sanguinante) ti prendeva per i fianchi, poggiando le sue labbra sulle tue? Stai insinuando che sono diventato matto?>>

<<NO!>> Scosse la testa, arricciando le sopracciglia.

<<Sta per morire! Mi ha, mi ha chiesto il suo ultimo desiderio...>> Abbassò la testa massaggiandosi il braccio. Mi stava prendendo in giro? Era veramente seria?

<<E sentiamo... cosa hai appena fatto avverare?>> Chiesi con voce pungente.

<<Voleva...>> Indugiò.

<<Voleva?>>

<<Che io lo baciassi...>> Annunciò con occhi lucidi.

<<E tu l'hai fatto...>> Dichiarai calmo. La rabbia evaporò facendo posto alla tristezza. Era come se il mio stomaco fosse stato appena pugnalato, sentivo una sorta di dolore interno, un qualcosa che mi toglieva il respiro, facendomi affocare nelle mie paure.

<<Ho-ho sbagliato... lo so, ma lo hai visto? Ho avuto un momento di debolezza... ed è successo!>> Alzò le spalle, guadandomi con occhi penetranti. Non funzionava così! Non poteva mentirmi per poi fare pace! Non ero il principe azzurro né il cavaliere del bene! Ero un uomo dalla vita amara, che odiava il mondo e le persone che ne facevano parte... ero il cattivo della storia e lei era troppo ingenua per far parte della mia!

<<Mi hai deluso, Susan...>> Mi allontanai da lei.

<<Atreio, dove vai?>> Urlò con voce impastata dal pianto.

<<Via da te!>> Dichiarai a denti stretti.

<<Atreio, aspetta... cosa fai?>> Una seconda voce piombò nelle mie orecchie. Akilah corse verso di noi, sembrava spaventata.

<<Akilah, tu stanne fuori!>> Sbottai in preda all'ira. Non mi serviva un'avvocato divorzista in quel momento! Susan scoppiò in lacrime, abbracciando Akilah.

<<Vuole andar via...>> Singhiozzò disperata, rispondendo alla domanda di Akilah. "non mi fai pena" "non cederò così facilmente"

<<Ha baciato Alex! Ecco cosa ha fatto!>> Urlai, indicando il povero agnellino insanguinato.

<<Hai baciato Alex?>> Akilah si staccò dall'abbraccio di Susan. La sua faccia divenne un mix tra rabbia e tristezza.

<<è-è così?>> Si rivolse a me con voce strozzata. Stava trattenendo le lacrime? Annuii serrando le labbra. Akilah abbassò lo sguardo e ritornò verso l'accampamento. Ma che le prendeva? Susan si avvicinò a me, sfiorandomi il braccio con la mano.

<<Io non lo amo, Atreio. Io amo te...>>

Il mio fiato divenne corto, il tempo intorno a me divenne polvere. Mi amava? I suoi grandi occhi verdi parvero sinceri. Mi implorò con lo sguardo. Le lacrime le scorrevano come due ruscelli dall'acqua salata. Io amavo Susan? Come potevo saperlo se non avevo un cuore! E se quello che provavo non era amore? Cos'è l'amore? cos'è l'amore, Atreio! La gola iniziò a bruciarmi. I miei occhi divennero due fessure. Susan abbassò lo sguardo...

Non ricevette una risposta.

Io non ero l'eroe della sua storia... la facevo soffrire. Se non sapevo amare come potevo renderla felice? Era il momento di finire questo dannato circo!

<<Susan, mi fidavo di te ma ora mi hai dato conferma e ho capito che non potrai mai stare al mio fianco, io e te siamo troppo diversi... ritorna a casa con i ragazzi. Io proseguirò la mia missione, da solo! Alex ti renderà felice, ti saprà amare come nessuno abbia mai fatto nella tua vita... addio Susan>>

Le diedi un'ultimo bacio sulle labbra.

Era il mio addio.

Me ne andai da lei e l'ossigeno sparì.

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