Il sangue si gelò alla sua vista.
<<A-Angeline?>> Il corpo di Angeline era quasi senza vita, la sua pelle era ancor più pallida di quanto lo fosse prima e le sue mani vibravano. Atreio, alla vista della ragazza, si inginocchiò davanti al suo corpo.
<<Ha sbattuto troppo forte la testa... ha un grande ematoma sulla fronte...>> Dichiarò Atreio, tastando il grosso livido nero.
<<Angeline? Angeline, mi senti?>>. Cercò di scuoterla a fine di rianimarla.
<<ANGELINE!>>
<<Atreio (gli bloccai tristemente le mani) penso che non ci sia più speranza per lei...>> Ero triste ma non troppo. Quella donna aveva fatto soffrire troppe persone. Atreio, all'ascolto delle mie parole, distese il corpo senza vita della ragazza e pregò in silenzio, donandogli il suo ultimo saluto. Gli accarezzai una spalla, non era questa la fine che doveva fare...
Non era questo il modo per sistemare le cose...
Bisognava parlare, ragionare e trovare una soluzione. La morte non era il modo per trovare un nuovo equilibrio.
<<Andiamo...>> Dissi, dirigendomi verso la mia squadra. Atreio guardò per l'ultima volta la sua cara amica e si alzò dal gelido pavimento.
<<Dopo tutti quei mali che ha scagliato pensi che almeno vadi in paradiso?>> Chiese Atreio, trattenendo le lacrime.
<<Se dio vuole, sarà così. Tutti meritiamo una seconda possibilità...>> Atreio annuì e fece strada verso l'uscita della larga sala.
<<Mi dispiace tanto Akilah...>> Strinsi forte tra le mie braccia la mia amica, consolandola dall'ingiusta morte di Alex.
<<Non gli ho mai aperto il mio cuore...>> Singhiozzò, massaggiando le palpebre stanche. Non era giusto! Non meritava di morire... Era un ragazzo troppo buono per questo mondo... Perchè il destino gli aveva celato questa fine? Perchè propio a lui?
<<Jonah, dov'è Alfea?>> Chiese Melody, avvicinandosi al ragazzo dalla pelle ambrata. Jonah, non articolò alcuna parola, strinse solo le spalle ed abbassò gli occhi, Atreio gli venne incontro per consolarlo. Troppi ragazzi erano morti a causa mia...
Cercai di spegnere la mente ed abbandonarmi tra i singhiozzi e gli abbracci di Akilah.
<<Ragazze, è ora di andare...>> Annunciò Peter a tono basso, senza calpestare la piccola bolla di tristezza creata tra noi due.
<<Si, andiamo...>> Scandì Akilah, asciugandosi il naso.
Avanzammo verso l'uscita del castello di MoonDust, ormai un grande palazzo dai colori oro e bianco. Avanzai verso il grande portone e quando il mio piede varcò quella soglia, un suono profondo e lungo penetrò le mie orecchie. Sembrava una melodia, cantata da tanti angeli, alcuni con voce più bassa, altri con voce più alta, rendendo la melodia una grande scala di suoni.
<<Avete sentito?>> Chiesi al gruppo, bloccando il passo.
<<Sentito cosa?>> Rispose Melody, guardandosi intorno.
<<Il canto... sentite?>> Indicai il punto preciso da cui proveniva il suono celestiale, ancora costante nelle mie orecchie.
<<Susan, sei solo stanca... andiamo a casa...>> Esordì Atreio, cingendomi dolcemente le sue braccia attorno alla vita.
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MoonRed
Adventure(COMPLETATO) A causa di una maledizione scagliata su un piccolo paese sopra una valle lontana, Susan, è costretta a rinunciare al proprio destino, vivendo nella paura e nell'ignoto. Quando il male si addenta sopra di lei come un mostro dagli artigli...