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*Gigi*
Io e Zayn siamo in un ristorante milanese molto elegante e accogliente, proprio come piace a me.    Non è cambiato nulla di lui, il suo carattere è sempre lo stesso da gentiluomo.
I suoi occhi sono sempre gli stessi hanno il mio riflesso, posso specchiarmi con i suoi occhi color nocciola. Guarda solo me come i vecchi tempi, le altre non le nota proprio e di questo ne sono molto orgogliosa.
Per tutti questi anni ho sempre cercato i suoi occhi in altri uomini ma purtroppo non era affatto semplice anzi, nessuno può sostituire i suoi occhi meravigliosi come guardano i miei.
<< Sei la più bella questa sera, sai? >>
Questo complimento me lo diceva spesso quando eravamo fidanzati.
<< Grazie. >> Sorrido.
<< Come va la tua vita da modella? >>
<< Molto bene. Per ora che Ambra è tornata voglio stare con lei, non appena tornerà a Los Angeles tornerò a riprendere il mio lavoro. Te invece?  >>
<< Bene, lavorare con mia figlia è quello che volevo da tempo e poi è una ragazza molto dolce, come te. >>
Si, devo ammettere che una parte del suo carattere è simile al mio.
<< È bella come te, avete lo stesso colore degli occhi. >>
<< Si ma del resto somiglia a te. A me piaceva lavorare con lei, capitava a volte che sfilavamo insieme. >>
Abbasso la testa per tagliare la carne mentre Zayn fa lo stesso senza dire nulla.
Sono contenta di sapere chi sia ora mia figlia  ma, sento che lei non è abbastanza felice e io purtroppo non posso fare nulla. Non posso impedirle di continuare o meno la sua carriera; deve essere lei a decidere della sua vita.
<< Mi concedi un ballo? >> Mi chiede Zayn.
<< Non c'è la musica. >>
Zayn mi prende per mano, mi porta al centro della stanza, la musica inizia e non è una canzone qualunque ma la nostra.
<< Zayn. >>
Mi bacia delicatamente la guancia, le sue labbra piano piano si posizionano sul mio collo.
<< Ho voglia di te, Gigi. >>
Dopo aver pagato il conto, andiamo a casa sua meglio evitare casa mia non vorrei scandalizzare mia figlia. Sono ironica ovviamente!
Arrivati a casa sua, mi aspettavo che vivesse in una casa come la mia invece no, vive in un appartamento vicino il Duomo di Milano.
Fuori è molto carino, c'è un giardino non molto grande ma comunque pieno tipi di fiori.
Entriamo nel il palazzo è molto pulito, profumato di candeggina. Prendiamo l'ascensore ma purtroppo non siamo da soli, con noi entra una signora di circa cinquant'anni credo.
<< Questa è casa mia. >>
Il suo appartamento si trova al sesto piano ed è bellissimo. Dalla finestra del salotto c'è il duomo di Milano con un terrazzo molto ampio.
<< Bellissimo qui. >> 
<< Ti piace? >> Mi abbraccia da dietro per farmi sentire la sua erezione.
<< Si molto, non credi che stiamo correndo? >>
<< No abbiamo perso troppo tempo, voglio ricominciare. >>
Si mi va. Sono anni che aspetto questo momento.

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