Capitolo 15

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Vaffanculo Toni Topaz.

CHERYL'S POV

Sento dei rumori provenire dal tavolino di Heather, la sveglia. Di già?
Stanotte non ho dormito per niente, sono rimasta a pensare alle parole di Toni per tutta la notte. Cosa le ho fatto di così orribile da arrivare a farmi odiare da lei?

"Buongiorno amore" dice lei parlando con voce roca, le lascio un bel bacio intenso

"Buongiorno" mi alzo dal letto e dato che sono in intimo sento il suo sguarda che brucia sul mio corpo, mi infilo i primi pantaloncini che trovo e una canottiera bianca poi mi giro verso di lei "non guardarmi così Heath" sorrido ammiccando e mordendomi il labbro inferiore

"E tu non morderti il labbro cristo" impreca altre cose sotto voce. Sorrido

"Dobbiamo andare a lavoro tesoro" alzo le spalle e sorrido sotto i baffi. Lei sbuffa ma fa come le dico. Corro in bagno prima di lei e inizio a ridere appena la sento imprecare ad alta voce

"Dai amore! Ci metti un anno tu" ridacchio e mi guardò allo specchio. Che schifo! Prendo fuori la borsa della salvezza. Da essa tiro fuori fondotinta per coprire le occhiaie, poi dato che mi devo vendicare ho deciso di essere più sexy del solito oggi, Toni la tua condanna è giunta. Metto uno strato di rossetto rosso sulle labbra e tanto mascara, pettino i capelli e ci passo la piastra per farli lisci. Appena esco urlo a Heather che ho finito e lei corre di sopra chiudendosi la porta alle spalle. Scendo velocemente le scale dirigendomi in cucina, metto su il caffè altrimenti oggi non mi reggo in piedi e tiro fuori un pacchetto di biscotti.
Appena Heather scende finisco di bere il caffè, metto via tutto e la raggiungo in sala. Lei mi guarda con la bocca aperta

"Cosa?" Le chiedo confusa

"Quanto cazzo sei figa oggi?!" Sorrido lievemente

"Ma non mi hai vista prima?" Le chiedo

"Cher mi stavo pisciando a dosso" ridacchio leggermente

"Come mai tutta sta bellezza per il carcere?" Chiede dubbiosa e squadrandomi dalla testa ai piedi.

"Boh mi andava" mento spudoratamente, ma talmente tanto bene che mi crede. Magnifico. Mi stampa un bacio

"Io so il perché monella" la guardo un po' preoccupata e confusa allo stesso tempo "vuoi farmi morire anche al lavoro stronza" tiro un sospiro di sollievo e annuisco poco convinta

"Dai andiamo" sospiro di sollievo, mi lancia le chiavi a dosso,riesco ad afferrarle prima che cadano a terra.

"Guidi tu!" Urla uscendo dalla porta, scuoto la testa sorridendo e incamminandosi anche io verso di essa per poi chiuderla a chiave. Esco dal via letto e la trovo davanti alla macchina "mi stavo addormentando" mi sfotte

"Si fanno le cose con calma la mattina cara" le faccio la linguaccia

"Eppure due giorni fa non vedevo l'ora di andare al lavoro...è successo qualcosa?" Stringo la mascella e fingo subito un sorriso

"Macché" alzo le spalle "ero solo in vena di andarci" lei ride

"Sei matta" apro la macchina ed entro seguita da lei. Passiamo il viaggio in completo silenzio. Non so lei ma io penso per tutto il tempo, ma non riesco a capire il perché lei sia arrabbiata con me. È da ieri che mi piego questa domanda ogni volta che c'è silenzio e che io non mi concentro a fare altro. Forse dovrei semplicemente parlarle e risolvere questa faccenda, ma come ho già detto, lei invece che parlarmene come le persone normali ha preferito i fatti. Si è fatta la detenuta che odio di più praticamente davanti ai miei occhi. Se non l'avesse fatto non agirei di conseguenza oggi. Ma purtroppo ieri sera mi ha fatta soffrire e oggi tocca a lei. Morgan quest'oggi mi sara molto utile.
Fermo la macchina al solito parcheggio, la spengo e scendo aspettando la mia ragazza. Lei mi affianca e mi prende per mano sorridente. Entriamo dentro la struttura fermandoci per due minuti a parlare con Stevens, quell'uomo sarà qui da circa trent'anni e ne ha viste di tutti i colori, eppure ha sempre un sorriso smagliante e trasmette buon umore a chiunque.

All'amore non si comanda~ #ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora