Capitolo 44

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"Buongiorno amore"  le dico sorridendo dolcemente, anche se so che mom riceverò risposta per ora.

CHERYL'S POV

Sono seduta su questa sedia da più di un'ora, sto giocando al telefono perché non so che altro fare, con una mano tengo il telefono mentre con l'altra le tengo la mano accarezzandola dolcemente con il pollice. Bussano alla porta. Mi raddrizzo metto via il telefono e interrompo il contatto tra le nostre mani. Entra la segretaria solita che ora è raggiante e sorridente.

"Buongiorno agente" dice lei entrando e chiudendo la porta dietro di lei.

"Buongiorno..." non conosco il suo nome quindi mi blocco guardandola

"Morgan" sorride

"Bene... buongiorno Morgan"

"Tu invece sei?"

"Cheryl" le sorrido "è venuta qui per un motivo preciso o solo per sapere il mio nome?" Lei ridacchia poi fa un'altro passo in avanti verso di noi

"Ehm non ha dato segni di vita la detenuta eh?" Sta cercando di sviare il discorso, l'ho beccata. Faccio un sorrisetto poi guardo il meraviglioso angelo che è steso sul letto di fronte a me.

"Eh no... per ora no"

"Ma chi te l'ha fatto fare eh" ride, cos'ha da ridere che l'ho voluto fare io.

"Eh già... almeno mi posso riposare un po'..."

"È dura lavorare in un carcere?"

"Beh è dura lavorare in generale in realtà"

"Hai ragione anche tu... ma in carcere sei sempre a rischio"

"In realtà no... almeno io non mi sento a rischio... voi pensate che siano dei mostri ma sono delle detenute... hanno commesso degli errori ma la dentro con facciamo rispettare abbastanza... quindi in pratica sono delle persone in un bed&breakfast che alloggiano per molto tempo" lei si mette a ridere con questa mia ultima uscita.

"sono fortunate ad avere un agente come te"

"eh si sono molto brava a svolgere il mio lavoro" con una mano porto indietro i miei capelli con teatralità

"anche per quello ma soprattutto per il panorama averti lì tutti i giorni e poterti guardare mi piacerebbe e non poco" mi squadra da testa a piedi mettendomi abbastanza in imbarazzo, non che mi dispiaccia essere guardata da delle belle ragazze, ma davanti alla mia ragazza che non ha intenzione di svegliarsi mi mette in imbarazzo. "che c'è ora non dici più niente?"

"no è che non non so cosa dire" alzo le spalle

"ho messo a tacere Cheryl Blossom" sorride avvicinandosi lentamente "ti stai annoiando? sono in pausa potrei farti compagnia" alza le spalle

"stavo intrattenendo una vivace conversazione con la detenuta in realtà" lei ridacchia e a forza di avanzare alla fine è arrivata alla sedia di fianco alla mia, quindi si siede e si gira completamente verso di me

"dimmi qualcosa di te Cheryl" ha uno sguardo inquisitorio

"non so fammi delle domande"

"ti ho messa in imbarazzo?" si mette a ridere "pensavo che fossi un pezzo di ghiaccio"

"lo sono ma boh"

"ti ho fatta rimanere senza parole sono lusingata"

"già"

"faccio questo effetto alle ragazze di solito" spavalda la ragazza, peccato che io sia fidanzata con la persona è seduta supina di fronte a noi.

"io non sono solo una ragazza io sono la ragazza" devo riprendermi un po' di dignità e orgoglio

"e dimmi la ragazza...sei disponibile?" mi giro verso il lettino di scatto, la osservo bene prendendomi qualche minuto. è così bella. mi rigiro verso di lei che mi sta fissando in modo un po' ambiguo, provocatorio, quasi eccitato. "allora? hai perso di nuovo l'uso della voce?"

"no no ce l'ho ancora" prendo un respiro cercando una scusa, sicuramente non posso dire di essere innamorata di una detenuta.

"agente" salto dalla sedia e mi giro verso la porta vedendo il dottore in piedi

"mi dica dottore" sorrido portandomi la mano al petto dallo spavento

"dato che è ora di pranzo volevo chiederle se aveva bisogno di qualcosa... cibo acqua non so" si porta una mano dietro alla nuca in imbarazzo.

"Si mangerei volentieri qualcosa..." gli si illuminano gli occhi e sorride

"Cosa le posso portare?"

"oh scelga lei non ho preferenze di cibo mi porti pure la prima cosa che trova non stia ad impazzire" gli sorrido, lui ricambia annuisce ed esce. mi giro verso la ragazza al mio fianco che sta ancora fissando la porta con uno sguardo strano. "tutto bene?" le chiedo curiosa di sapere la sua risposta

"si si" dice svogliata

"non mi sembra che vada tutto bene con quel tono poi" lei si alza di scatto

"non sono affari tuoi torno a lavoro tanto per pranzo hai già la compagnia" è gelosa? ma se non mi conosce nemmeno, sta per uscire ma la fermo parlando

"sei gelosa?" si volta di scatto

"no non lo sono"

"bene allora se non devi dirmi nulla ti lascio tornare al tuo lavoro" alzo le spalle

"bene" dice duramente

"bene" dico io sorridendo

"arrivederci agente" esce dalla porta senza darmi neanche il tempo di ribattere. sospiro e torno a guardare la mia ragazza davanti a me che ha ancora gli occhi chiusi. svegliati piccola mia, so che puoi farcela.

"eccomi!" salto nuovamente dalla sedia portandomi la mano al cuore "l'ho spaventata agente?"

"abbastanza dottore"

"mi chiamo Eric...Eric Wane"

"e io sono Cheryl Blossom" si avvicina mettendo il vassoio su una sola mano e mi porge l'altra, che io stringo immediatamente sorridendo. mi mostra il cibo che a portato sedendosi "buono!" beh ovviamente per me è tutto buono, io mangio qualsiasi cosa commestibile

"mi fa piacere che ti piaccia" dice anche lui addentando il suo panino. "allora Cheryl raccontami un po' di te"

"ma non saprei sono Cheryl Blossom ho 21 anni mi sono trasferita qui appena mi hanno assunta al carcere andavo a scuola alla Riverdale High dove ho conosciuto i miei migliori amici e... basta"

"e ora abiti qui da sola o sei in dolce compagnia"

"no no abito da sola ora" lui sorride, chissà quale strano viaggio mentale gli sia passato per la mente

"senti Cheryl stasera do una festa vorresti venire?" beh non mi sembra per niente il caso direi.

"no non conosco nessuno sai che imbarazzo?"

"conosci me"

"no non conosco neanche te in realtà"

"facciamo cosi ci vediamo là puoi invitare chi vuoi tanto è casa mia ci sarà anche la segretaria che prima era qui con te e per l'esattezza si chiama Morgan Wane e si è mia sorella" lo guardo sbalordita

"posso invitare i miei amici?"

"certo!"

"va bene allora se loro ne hanno voglia faremo un salto" non so, ma il mio sesto senso mi sta dicendo che il salto lo faccio da un precipizio se stasera vado a quella festa. motivo in più per andarci ovviamente.

"perfetto allora io ti aspetterò!" oddio spero non si stia facendo un'idea strana, lui guarda l'orologio che sta al suo polso.

"senta..."

"è tardissimo! scusi agente ehm volevo dire Cheryl devo tornare a lavoro me lo dirai stasera ciao!!"mi interrompe ed esce dalla porta praticamente correndo, ma è un vizio di famiglia allora. sospiro e mi avvicino alla mia ragazza prendendola nuovamente le mani tra le mie accarezzandole.

"amore spero che tu non ti arrabbi se vado a quella festa stasera" aspetto un po' per vedere se mi risponde "tanto non lo saprai mai" sospiro tristemente

All'amore non si comanda~ #ChoniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora