All'amore non si comanda~ #Choni

Capitolo 63

"Va bene my soulmate mi Fido di te" le sorrido dolcemente e le do un bacio.

CHERYL'S POV

"Ma siamo nuovamente da sole amore" la guardo maliziosa

"Si ma chissà quando entra mia sorella... lo sai che non bussa"

"Massi dai tutte cose che ha già visto" rido

"amore!" Ride anche lei dandomi una pacca sulla spalla.

"Beh allora vuoi provare a fare una camminata? Andiamo un po' fuori da sta stanza dai"

"Sicura che si può? Sono comunque una detenuta io"

"Tranquilla ci sono io a proteggere le altre persone da un pericolo ambulante che no sa camminare" mi metto a ridere

"Stupida io sono pericolosa!" Rido ancora di più facendola innervosire. Lei sbuffa. "Dai amore andiamo" mi avvicino a lei e le prendo le mani, lei appoggiandosi a me si alza lentamente mettendosi seduta.

"Ti gira la testa o qualcosa di simile?" Le chiedo

"No no sto bene... anzi dopo quello che mi hai fatto passare dieci minuti fa sto da Dio"

"Bene allora andiamo" lei si alza mettendo il suo peso sulle sue mani che sono appoggiate sulle mie. Le do un bacio veloce e mi posiziono di fianco a lei. Iniziamo piano piano a fare qualche passo fino ad arrivare alla porta. "Ti mostro un po' com'è fatto questo ospedale... anche se conosco solo la strada per arrivare alle macchinette" lei ride

"Ma è mai possibile che tu pensi sempre al cibo?" La guardo con la faccia da finta offesa

"Beh hai ragione amo più il cibo di te" lei fa la faccia sorpresa e mi tira una pacca sul braccio

"Non osare"

"Il cibo mi mantiene in vita..." lei mi guarda male "anche tu" cerco di rimediare

"Così va meglio ma attenta che sei sotto scacco" camminiamo e ci guardiamo in giro. Alla fine questo ospedale è molto grande

"Ed ecco le famose macchinette"

"Mi scaricheresti per questa?"

"Ma no tesoro... vuoi qualcosa da mangiare?" Le chiedo

"Si dai vorrei le patatine" annuisco, metto i soldi dentro alla macchinetta ma ancora non scendono. "Amore secondo me è un problema tuo" ridacchia, alzo gli occhi al cielo e colpisco la macchinetta dandole una spallata. Ancora nulla come immaginavo

"Che palle ma perché fa sempre così?"

"Allora ammettilo che questa è una tecnica per rimorchiare" una voce dietro alle mie spalle si avvicina squillante e divertita

"Oh ciao Ruby" le dico Appena mi giro e la riconosco

"Scacco matto" sussurra Toni avvicinandosi a me, ammetto di aver avuto un leggero tremolio al sentire le parole della mia ragazza

"Ciao... piacere sono Ruby"

"E io Toni" le porge la mano con un sorriso. Quali sono le sue intenzioni?

"Sei una Sua amica?" Le chiede curiosa

"Una specie" mi giro a guardarla ma lei mi ignora, se vuole farmi ingelosire... me la pagherà

"Sei venuta a farle compagnia per controllare la detenuta?"

"Sono io la detenuta"

"Oh... beh Cheryl ti sei infilata in un carcere niente male" Toni sorride soddisfatta e compiaciuta

"Già non posso lamentarmi" cerco di non mostrare il mio fastidio per non farla sempre vincere così. "Come sta tuo nonno Ruby?"

"L'hanno appena portavo via... lo devono ricoverare d'urgenza" abbassa lo sguardo

"Osta mi dispiace... tienimi aggiornata... se hai bisogno sai in che stanza siamo" Lei annuisce, fa un cenno con il capo e un piccolo sorriso poi va via.

"Ti piace provocare" dice Toni

"Anche a te" respingo il pulsante delle patatine

"A te di più dato che ne trovi una nuova ogni tre per due" prendo le patatine che nel frattempo sono scese e alzo gli occhi al cielo nel mentre.

"Smettila di fare la bambina... loro potranno anche avere l'onore di parlarmi... ma l'onore di avere queste labbra questi occhi e questo corpo è solo tuo" le faccio l'occhiolino.

"Cosa ti farei in questo momento" sorride maliziosa

"Stessa cosa che pensava Ruby siete telepatiche forze? Oppure sono io?" Mi metto a ridere

"Mi è scesa tutta l'eccitazione" alza gli occhi al cielo schifata. Mi fermo a guardarla, è davvero bella, sono così fortunata.

"Cheryl" mi giro verso la persona che ha fatto il mio nome. E rimango sorpresa di questa visita

"Oh ciao Betty... ma tu non sei a lavoro?"

"Vado più tardi" guarda dietro le mie spalle e riconosce Toni "lei perché è fuori dalla sua stanza?" Torna a guardare me seria

"Perché dato che il capo vuole che lei torni prima del previsto in carcere la sto abituando a camminare... sai com'è"

"Riportala nella sua stanza che ti devo parlare" annuisco, ma perché è così seria mamma mia si vede che le manco parecchio a lavoro. Mi giro verso Toni e mi avvicino a lei.

"Vieni Toni..." con il mio braccio le circondo il suo. Mi guarda poi annuisce. Piano piano arriviamo nella sua stanza. "Arrivo subito... riesci a stenderti?"

"Vai pure Cher... ci penso io qui" annuisco un po' insicura più sono costretta ad uscire.

"Dimmi"

"Sta succedendo un disastro a lavoro cheryl... il traffico di droga sta aumentando e nessuno riesce a capire come facciano quelle cazzo di detenute... le guardie di massima sicurezza sono dovute andare via e tornare al loro carcere quindi siamo solo noi... e non le teniamo più e loro lo sanno" sospiro frustrata

"Ci sarà pure qualcosa che possiamo fare..." andiamo cheryl pensa, mi giro leggermente verso la stanza, scaccio quel pensiero immediatamente. "C'è un'infiltrato nelle guardie che lavora per loro... non so se volutamente oppure no oppure è stato ricattato... ma una guardia ci sta tradendo"

"Lo sappiamo ma non riusciamo a capire chi... Cheryl di la c'è una detenuta che pende dalle tue labbra... potremmo usare questa cosa a nostro favore" cazzo ha pensato la stessa cosa che avevo pensato io

"No... non la prenderò in giro per la seconda volta"

"Allora diglielo... non devi prenderla in giro... devi solo chiederle di collaborare... se lo farà le verrà scontata la pena ancora di più" ha ragione, se ci aiuta potrebbero scontargli la pena, potrebbe uscire. "Andiamo Cheryl Devi solo chiederglielo" sospiro rassegnata.

"Va bene... ma voglio che la sua pena venga scontata del tutto"

"Non puoi chiedermi questo a me... sai che io non ho nessun potere"

"Sei la migliore amica di Ronnie... ti ascolterà... se sono davvero nei casini accetterà qualsiasi cosa... quindi per favore accertati che lei uscirà dalla prigione... mi va bene anche se le scontate tutto tranne qualche mese"

"Va bene... ma se lei non accetta non se ne fa nulla di questo patto" annuisco poi ci stringiamo la mano. Ora mi resta solo convincerla.