-9- STUPIDO GESTO

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[...]

6 mesi e un giorno prima

Bakugou lo stava guardando da lontano, Izuku parlava animatamente con il bastardo a metà. Si erano messi insieme un mese prima, ma mai aveva provato quel senso di gelosia nei suoi confronti. Vederlo parlare e ... toccare? Stava davvero tenendo la sua mano sul braccio muscoloso di Shoto? Vederlo così amichevole con determinati ragazzi lo faceva impazzire.

Sentiva la rabbia ribollirgli dentro, avrebbe voluto andare lì prendere Izuku, baciarlo intensamente davanti al bicolore e fargli capire che era di sua proprietà, proprio come un gatto che marca il territorio.

Ma non lo fece, non avevano rivelato a nessuno la loro relazione perché entrambi erano nuovi in quel genere di cose e prima volevano un po' farci l'abitudine, ma essere ignorato in quel modo, insomma era troppo. Rimase distante, da solo con la propria rabbia che cresceva dentro di lui e i nervi a fior di pelle.

Una volta finite le lezioni Bakugou uscì dall'edificio e si diresse verso casa senza nemmeno aspettare Deku. Venne invece raggiunto da Kirishima, sembrava strano, aveva qualcosa di diverso, sembrava come se si stesse per sentire male. Aveva le guance arrossate, il fiato corto e parlava piano, talmente piano che per Bakugou era davvero difficile riuscire a sentirlo.

"s-senti Bakugou" quel fil di voce venne portato via dal vento e il biondo si avvicinò di più al rosso

"parla più forte non ti sento" aveva risposto seccato Bakugou. Si fermarono in mezzo alla strada, il sole era alto e nel cielo c'erano poche nuvole a coprire l'azzurro brillante.

"devo dirti una cosa" Kirishima alzò la voce e fissò i propri occhi in quelli di Bakugou. L'incontro delle loro iridi non dava vita a nessun altro colore, non era come quando il verde di Izuku incontrava il rosso di Bakugou, era come se dall'incrocio dei loro sguardi non nascesse nulla di nuovo, nulla di sensazionale.

"dimmi" il biondo si stava ammorbidendo, vedeva l'esitazione, l'ansia e l'agitazione sul volto dell'altro e provò a metterlo a suo agio, proprio come era solito fare Izuku con chiunque.

"tu-tu mi piaci Bakugou, mi piaci dal primo giorno di scuola. Mi piaci e non ci posso fare nulla, tu sei come un uragano che arriva a stravolge tutto, tu mi piaci" concluse il rosso sporgendosi in avanti a facendo combaciare le proprie labbra a quelle di Bakugou.

A quel punto Bakugou sentiva che l'unica cosa che doveva fare era tirarsi indietro, sottrarsi a quel bacio e rivelare di provare dei sentimenti per qualcun altro. Ma non lo fece, rimase fermo con le labbra del rosso premute sulle sue. Quando Kirishima si accorse che il biondo non si era sottratto a quel bacio, con prepotenza, ma anche estrema morbidezza, portò la propria lingua a contatto con quella dell'altro e con delicatezza ne disegnò il contorno.

In quel momento, quando le loro lingue si accarezzarono a vicenda, Bakugou percepì un senso di nausea, quello non era il sapore, l'odore o la sensazione che era solito sentire quando baciava qualcuno e si rese conto di star facendo l'errore più grande della sua vita.

Aveva acconsentito a quel bacio solo perché in quel momento aveva paura dei propri sentimenti, pensava di poter fuggire da ciò che provava tramite quel bacio, ma quel gesto, quel tocco con le labbra di qualcuno che non fosse Izuku, lo aveva solo convinto ancora di più dei propri sentimenti. E si sentì uno stupido perché lui aveva reagito in quel modo solo per illudersi che il suo affetto per Izuku non fosse arrivato fino a quel punto.

Si staccò dalle labbra di Kirishima e lo guardò sconvolto. Si portò una mano alla bocca sgranando gli occhi e facendo un passo indietro, mentre Kirishima lo guardava interdetto.

"sc-scusa ma io, io sto con un altro. Mi dispiace Kirishima, non avrei dovuto acconsentire al bacio, mi dispiace"

Il biondo sentì un singhiozzo alle sue spalle e quando si voltò incrociò lo sguardo di Izuku. Gli occhi rubino incontrarono quelli smeraldo e Bakugou si sentì morire dentro.

In un attimo il verde aveva iniziato a correre verso casa sua dove si chiuse senza più rispondere a nessun messaggio o chiamata del biondo.

E così il giorno dopo Bakugou si ripresentò sotto casa del verde e dopo un'ora di suppliche quest'ultimo lo fece entrare. Stavano uno di fronte all'altro, ma Izuku teneva la testa china di lato per non incontrare gli occhi supplichevoli di Bakugou.

"guardami"

[...]

"so di averti fatto soffrire..." il biondo guardava le guance bagnate dell'altro e continuava a reprimere l'istinto di andare ad asciugarle "...e ci sto malissimo anche io, ma devi credermi quando ti dico che ciò che è successo non ha significato nulla per me"

"il bacio?"

"sì, il bacio, quel singolo e stupido bacio, non è stato nulla per me. Non è nulla in confronto al mese che abbiamo passato insieme"

Il verde si morse il labbro inferiore per interromperne il tremolio e tirò su col naso. Come aveva immaginato, lui pendeva dalle labbra di Kacchan.

"usciamo..." disse voltandosi e prendendo la giacca dall'appendiabiti vicino alla porta "...andiamo a mangiare qualcosa"

"ok ma prima" Bakugou allungò la mano, la cinse intorno al gomito del verde e lo fece voltare verso di lui. Lo guardò un istante e poi portò le proprie mani intorno al viso dell'altro e, con un movimento delicato e dolce dei pollici, asciugò le lacrime e annuì.




Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^ 

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