-22- GIORNATA DI GIOSTRE

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"voglio quello" il verde saltellava sul posto indicando un grande peluche appeso. Era un All Might gigante e morbido, riempito di gomma piuma.

Il biondo roteo gli occhi e allungò una banconota all'uomo dietro il banco. Questo gli diede un fucile a pallini e gli spiegò come funzionava il gioco.

Quella mattina Deku si era presentato a casa del biondo tutto eccitato per l'apertura di un nuovo parco divertimenti. L'aveva costretto a cambiarsi e a uscire di casa, ma forse distrarsi era meglio. Infondo dovevano passare un mese senza poter ricadere in tentazione.

Il biondo stringeva il fucile e nel mirino osservava le lattine ammaccate di fronte a lui. Ne doveva buttare giù cinque. Sparò il primo colpo e andò giù una lattina, il verde esultò saltando e sorrise. Bakugou mandò giù la seconda lattina con gran soddisfazione, poi posizionò la mira sulla terza e pure quella cadde con un rumore acuto. Puntò alla quarta, respirò piano, piegò indietro il grilletto e la vide andare giù. Mancava solo l'ultima che doveva essere necessariamente quella rossa centrale altrimenti non avrebbe vinto l'All Might gigante. Si posizionò, guardò nel mirino, il rosso della lattina era nitido, la vedeva lì, acciaccata e stabile, inspirò, espirò e piegò un'ultima volta il grilletto. Si sentì il rumore del pallino sparato che colpisce la latta violentemente, ma la lattina rimase salda lì dove si trovava.

"eehh?" urlò il biondo

"mi dispiace ragazzo ma non hai vinto"

Il biondo lanciò un'occhiata al verde al suo fianco, aveva perso per un attimo il sorriso, ma appena notò Bakugou osservarlo aveva curvato di nuovo la bocca verso l'alto.

"col cazzo che non ho vinto, ho preso la lattina in pieno, sarebbe dovuta cadere come le altre. Quella lattina è incollata"

"non puoi dimostrarlo"

"bene" disse secco Bakugou prima di alzare il braccio in direzione della lattina rossa e aprire la mano

"no Kacchan non pu..."

Il biondo fece un ghigno e diede vita ad un'esplosione rumorosa "ho vinto" disse dopo aver incenerito la lattina

Lo stand andò a fuoco, ma il biondo riuscì a salvare l'All Might gigante e a porgerlo al suo ragazzo che continuava a guardare con occhi sgranati l'uomo con strisce nere di fuliggine sul viso.

"mi-mi scusi signore" chinò la testa e seguì il biondo che si stava allontanando ridendo di gusto.

"Kacchan ma che ti è venuto in mente?" sussurrò il verde guardandosi intorno circospetto come se da un momento all'altro potesse arrivare la polizia e arrestarli.

"quello barava"

"gli hai fatto esplodere lo stand"

"se lo meritava, ti aveva fatto fare un sorriso falso. Credevi che non me ne fossi accorto?" il biondo lo guardò nei suoi grandi occhi verdi smeraldo. Sembrava serio, aveva smesso di ridere e l'espressione sul suo viso era ferma, nessun ghigno, nessuna smorfia o piega, ferma, semplicemente immobile.

"Kac..."

"con me non devi mai fingere Deku"

"avevo paura lo uccidessi"

"se lo sarebbe meritato"

"KACCHAN"

"aveva reso triste il mio ragazzo, si sarebbe meritato la morte" ed eccola tornata la smorfia sul suo viso. Il verde sorrise.

"ti amo Kacchan"

Il biondo si sporse e gli diede un bacio a stampo sulle labbra morbide "sei mio Deku"

Il sole stava per tramontare e Izuku si sentiva stanco. Da quando era uscito dall'ospedale non aveva ancora recuperato del tutto le energie e gli bastava poco per stancarsi. Si aggrappò al braccio del biondo e poggiò la testa contro la sua spalla.

"sei stanco Deku?" chiese il biondo avvicinando il viso a quello pallido dell'altro. Il verde teneva gli occhi chiusi e sembrava stesse per addormentarsi in piedi.

"un po'"

"vuoi tornare a casa?"

Il verde scosse la testa "un'ultima cosa prima" riaprì gli occhi e notò la vicinanza del viso dell'altro. Sorrise e diede un piccolo bacio sulla punta del naso del biondo, il quale per la sorpresa inarcò le sopracciglia.

"voglio andare sulla ruota panoramica" il verde indicò qualcosa in lontananza. Il biondo si girò e vide la grande struttura circolare che stagliava nel cielo reso arancione per i colori del tramonto. Il biondo annuì e si diresse verso quella grande giostra con Deku ancora avvolto intorno al suo braccio.

La cabina era comoda le panchette erano imbottite e di un color grigio elegante. Si sedettero l'uno di fronte all'altro e si guardarono a vicenda. Il verde sembrava un bambino che aveva appena ricevuto delle caramelle, sorrideva e aveva gli occhi luminosi. Quando arrivarono nel punto più in alto, la giostra non interruppe il suo girare come succede nei film, continuò, ma Izuku ebbe comunque dei lunghi minuti per alzarsi e poggiare le mani al vetro della cabina affacciandosi sulla grande città.

I colori caldi del tramonto avvolgevano il tutto, il sole lontano era un semicerchio arancione e rifletteva la propria luce sulle nuvole che si trovavano appena sopra. Quel colore in qualche modo stava impregnando tutto intorno a sé, le case, gli alberi, le strade e le persone che, ignare di essere osservate, camminavano sui marciapiedi.

Il verde guardava tutto con i suoi grandi occhi sognanti, si sentì abbracciare da dietro e portò una mano sulla nuca del suo ragazzo accarezzandone i capelli color paglierino. Era sicuro che, se si fosse girato, avrebbe notato che anche i capelli di Bakugou avevano assunto quel colore arancio caldo, ma rimase con gli occhi fissi sul tramonto. Quello spettacolo che la natura donava ogni singolo giorno e che le persone si erano dimenticate di quanto potesse essere meraviglioso. Il tramonto, un gioco di colori che da arancioni evolvevano piano in un viola scuro e poi in un blu indaco, era come un miracolo, come se sulla tavolozza dei colori il pittore avesse iniziato a mischiare quelli più chiari a quelli scuri fino ad arrivare al nero che avvolgeva e nascondeva il tutto.

Bakugou strinse Deku in un abbraccio, il suo petto aderiva alla schiena dell'altro percependo il suo calore. Poggiò il mento sulla spalla del verde continuando a guardare come ipnotizzato il tramonto fuori della cabina. Si sentì accarezzare dalla mano delicata del verde e sorrise. Era tutto così maledettamente perfetto, che quasi sperò che la giostra si rompesse e li lasciasse la su, in cima alla città, indisturbati da tutti, mentre contemplavano l'arancione che piano veniva immerso nel viola e nel blu indaco. 




Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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