-26- STELLE FIOCHE

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[...]

"quindi quella secondo te che costellazione è?" chiese il verde indicando il cielo spruzzato di luminose stelle.

I due ragazzi si erano attrezzati per salire sul tetto e sdraiarcisi per vedere le stelle. Izuku era in vena di cose romantiche e Bakugou non era riuscito a dire di no a quel verde del suo ragazzo.

Si trovavano con la schiena sul duro tetto, avvolti in una coperta di lana con un lieve venticello che gli muoveva i capelli.

"quella dici?" anche il biondo alzò il braccio e indicò lo stesso punto lontano che il dito affusolato del verde puntava.

"sì"

"quella la T-Rex roar"

"te la sei appena inventata" Il verde gli lanciò uno sguardo accusatorio

"invece quella..." il biondo spostò di poco il dito "...si chiama platano picchiatore"

"sono quasi sicuro tu abbia rubato questo nome a una saga famosa"

"tsk è la saga che l'ha rubata alle stelle" si girò appena e vide l'espressione serena del verde, sentì il cuore alleggerirsi e riprese ad indicare punti lontani nel cielo sconfinato.

"quella lì a forma di V invece si chiama explosion"

"explosion?"

"sì, esattamente, ma devi migliorare la pronuncia"

Il verde gli fece la linguaccia, ma Bakugou finse di non vederlo. Tenevano le mani intrecciate sotto la coperta e Izuku seguiva con il pollice il contorno delle dita dell'altro. Con le mani libere continuavano a puntare le stelle in lontananza senza staccarsi.

"quella lì luminosa?" chiese il verde indicando la stella che brillava più di tutte, oscurando le altre e diventando protagonista di quel cielo infinito.

"è quella che ti porta all'isola che non c'è"

"non mi piace"

"l'isola che non c'è? Lo sai che è una favola, vero?"

"idiota, la stella"

"ah, e perché non ti piace la stella di capitan uncino?"

"perché mette in ombra le altre. Il cielo è così vasto e pieno di stelle, ma, se si alza la testa in alto, lo sguardo ti cade necessariamente su di lei, è come se si stesse rubando tutta la scena senza lasciare spazio alle piccole stelle più deboli che stanno facendo un'estrema fatica per far arrivare il loro bagliore sulla terra"

Il biondo posò il proprio sguardo sul verde sdraiato al suo fianco. Sapeva che con quel discorso Deku si stava riferendo alla propria di luce fioca e al fatto che lui non risaltasse. Si sentì un po' in colpa essendo lui stesso una delle stelle più luminose che offuscavano le altre, ma non lo disse. Decise di annuire in silenzio a quel pensiero così profondo e delicato del verde.

Tornò a guardare il cielo come alla ricerca di qualcosa in particolare, poi alzò ancora una volta la mano e indicò due stelle fioche, lontane da quella luminosa e prepotente.

"e quelle, le vedi?"

Izuku inclinò la testa in direzione del dito di Bakugou

"sì, le vedo" rispose in un sussurro

"quelli siamo noi..." il biondo sospirò piano "... vedi, se le cose ti vengono indicate tu le noti. Anche quelle due stelle che sono le meno luminose di tutte, dopo che te le ho indicate tu ci hai fatto caso. Non importa come il mondo ti vede, importa come le persone vicine ti vedono. Io ti vedo Deku e ti vedrò sempre, anche quando la tua luce sarà talmente lieve da non illuminare nulla, io ti vedrò sempre..." prese aria e il verde si accorse di un tremolio nella sua voce "... quelle due stelle che ce la stanno mettendo tutta per raggiungerci con la loro luce siamo noi due che ce la stiamo mettendo tutta per illuminare il mondo con il nostro amore, ma forse..." si girò a guardare il verde e attese che anche quest'ultimo ricambiasse lo sguardo per continuare a parlare "...forse dovremmo mettercela tutta per far sì che il nostro amore illumini il più possibile noi due e non l'intero mondo. Perché nell'intero mondo, no, nell'intero universo e ciò che c'è oltre, per me rimarrai sempre la stella più luminosa perché la più vicina"

Izuku rimase con i propri occhi immersi in quelli rubino, nelle iridi di entrambi si riflettevano i bagliori delle stelle e, come aveva pensato più volte Bakugou vedendo quei due smeraldi, quegli occhi nascondevano galassie.

"hai detto delle cose meravigliose Kacchan e mi hai commosso ma..." il verde si avvicinò e posò una mano sulla guancia dell'altro "...ora hai finito di parlare?"

Il biondo si sorprese di quella domanda, ne rimase un istante deluso, Izuku che gli chiedeva di stare in silenzio, non capitava mai, piuttosto il contrario.

"perché?" chiese in un sussurro

"perché adesso voglio baciarti e finché dici tutte queste cose filosofiche ed estremamente spettacolari io non ho il coraggio di interromperti perché potrei ascoltarti per ore parlare. Ma ora sento davvero il bisogno di baciarti, baciarti intensamente e di assaporare quel pizzicore che mi fa rabbrividire e provare piacere"

Il biondo sorrise, come aveva potuto pensare che Deku gli stesse davvero dicendo di stare zitto? Aveva frainteso, ma quell'essere preso alla sprovvista era stato davvero meraviglioso.

Il biondo annuì e rimase fermo aspettando con ansia l'arrivo delle labbra carnose e delicate del verde. Non tardarono ad arrivare e lui subito picchiettò con la lingua sui denti di Izuku per chiedere permesso e quando il verde, senza esitazione, aprì la bocca lui vi entrò con prepotenza appropriandosi di quel sapore intenso che lui amava, il sapore di Deku.

Il verde avvolse le ciocche biondo paglierino tra le dita affusolate, ci giocò facendole passare tra le nocche e solleticandosi i polpastrelli. Con la lingua cercava disperatamente quel pizzicore tipico di Bakugou, disegnò il perimetro della bocca del biondo, accarezzò il lato della lingua dell'altro e finalmente eccolo lì quel pizzicore e il verde rabbrividì.

Il biondo passò le mani sotto la maglietta dell'altro e cominciò a tastare i muscoli tesi, ne seguì il percorso risalendo dai fianchi fino alle spalle per poi tornare giù, sentì il verde rabbrividire e capì che era arrivato a quel retrogusto piccante di cui parlava tanto. Sentì sotto i polpastrelli l'elastico dei pantaloni e si obbligò a non andare oltre perché lo sapeva che giunti a un certo punto nessuno dei due si sarebbe fermato e di certo non potevano permetterselo.

Con gran forza di volontà tirò le mani fuori dalla maglietta del verde, ma doveva a tutti i costi trovare a che aggrapparsi in quella situazione e poi realizzò che non c'era altro posto dove dovevano stare i suoi palmi. Tirò su le braccia e incorniciò il viso di Izuku con le proprie mani e se lo avvicinò ancora Facendo aderire ancora di più le loro labbra.

Quando sentì la lingua di Deku invadergli ancora la bocca ne stuzzicò la punta con i denti e fece un sorriso malizioso quando il verde fece un verso leggermente indispettito.

Quel bacio durò lunghi minuti e si interruppe solo per il necessario bisogno di riprendere aria, ma una volta riempiti i polmoni di nuova e fresca aria ricominciarono a baciarsi perché c'era un altro bisogno che li accomunava, un bisogno incontrollabile, quello di unirsi e amarsi.

In quell'istante le due stelle fioche si fecero più luminose.





Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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