-21- NOI SIAMO L'URAGANO

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[...]

Bakugou continuava a chiamare il verde, ma quello non rispondeva al cellulare, i messaggi non venivano recapitati e di quel ragazzo non c'era traccia nemmeno a casa.

Inko gli aveva detto che era uscito la mattina presto, non sapeva cosa dovesse fare o dove dovesse recarsi, l'unica cosa a cui aveva fatto caso era la fretta con cui si era diretto alla porta di casa aprendola con forza.

-dove sei finito nerd?-

Bakugou digitò per la trentesima volta il numero del suo ragazzo e attese una risposta, ma, come le ventinove volte precedenti, a rispondere fu la segreteria.

Erano ormai due ora che aveva perso le tracce del verde e non aveva idea di come trovarlo. Era in ansia, un'ansia incontrollabile che non gli dava tregua, che lo faceva camminare avanti e indietro per la stanza. Lanciava occhiate alla foto di loro da piccoli e iniziava a pensare le cose peggiori. Poteva essere caduto da uno scivolo, ma perché mai sarebbe dovuto salire su uno scivolo? Poteva esser stato rapito e torturato, ma anche quello era improbabile. Poteva esser stato investito, ma in quel caso avrebbe ricevuto una chiamata dall'ospedale, come era accaduto l'ultima volta. Poteva essersi unito ai villain, ma no che va a pensare, perché mai dovrebbe fare una follia del genere? Poteva essersi... perso? Sì, quella era la cosa più probabile.

Qualcuno bussò alla sua porta e il biondo fece un salto sul posto. Si diresse verso la maniglia, il cuore batteva forte per l'ansia, fece scattare la serratura e aprì. Si ritrovò il verde con occhi colpevoli che lo guardava e cercava di accennare un sorriso.

"DOVE CAZZO ERI FINITO?" il biondo prese per il polso il verde e lo strattonò nella stanza con poco garbo. Non lasciò la presa sul verde e lo guardava in modo torvo, quasi trapassandolo con i laser che aveva al posto degli occhi.

"mi dis..."

"SEI SPARITO PER PIÙ DI DUE ORE. PORCA MISERIA DEKU, DUE CAZZO DI ORE"

"lo s..."

"HAI IDEA DI COME MI SIA SENTITO? CI HAI PENSATO?"

"ahi Kac..."

"TI IMMAGINAVO MORTO IN UN FOSSO MENTRE I LUPI SI CIBAVANO DEL TUO CADAVERE"

"Kacchan mi fai ma..."

"PER QUANTO NE SAPEVO POTEVI ESSER STATO RAPITO E TORTURATO"

"KACCHAN MI FAI MALE" il verde urlò sovrastando la voce possente dell'altro. Il biondo alzò un sopracciglio interrogativo, abbassò lo sguardo e notò e che stava stringendo con forza inaudita il polso dell'altro. Intorno alla stretta della sua mano si stava formando un alone rosso e poteva percepire l'osso sotto il suo palmo. Si staccò immediatamente liberando il polso del verde, che subito se lo massaggiò tenendo gli occhi fissi in quelli rubino.

"mi sono perso e il cellulare si è scaricato. Ci ho messo due ore per tornare a casa. Mi dispiace"

Izuku cominciò a piangere, i singhiozzi riempirono le quattro mura di quella stanza e Bakugou rimase con lo sguardo sul polso rosso dell'altro.

"non ci riesco Deku" disse a bassa voce

"a fa-fare cosa?" i singhiozzi impedivano alle parole di Izuku di uscire fluidamente

"a vivere così. Sono perennemente in ansia. Ho paura se non rispondi al cellulare. Mi si ferma il cuore se quando cerco di svegliarti non apri gli occhi. Smetto di respirare se ricevo una chiamata da un numero che non conosco..." alzò lo sguardo e lo posò nel verde delle iridi di Izuku "...Deku non so che fare"

Izuku continuò a piangere mentre cercava a pensare a qualcosa, non poteva significare ciò che pensava. Insomma, loro erano Deku e Kacchan e gli venne in mente cosa doveva dire e fare.

Tra un singhiozzo e l'altro trovò le parole e la voce.

"NOI SIAMO PIÙ FORTI DI COSÌ..." urlò e con una mano indicò qualcosa alla sua sinistra. Bakugou seguì con lo sguardo il braccio del verde e i suoi occhi gli caddero sul quadro appeso al muro, il ricordo del loro primo litigio "...NOI SIAMO DEKU E KACCHAN, SIAMO L'URAGANO CHE SPAZZA VIA TUTTO, SIAMO L'ONDA ANOMALA CHE SI ABBATTE SU CIÒ CHE LE SI PARA DAVANTI, SIAMO IL TERREMOTO CHE SCUOTE UNA CITTÀ INTERA, SIAMO L'INCENDIO CHE DEVASTA UNA FORESTA. NOI SIAMO PURA ENERGIA E NON CI PUÒ FERMARE NIENTE E NESSUNO" il verde riprese aria, aveva il fiatone per aver urlato e per aver trattenuto il più possibile i singhiozzi mentre esprimeva ciò che aveva dentro.

Bakugou si morse il labbro finché non sentì il sapore del sangue dentro la bocca. Loro erano Deku e Kacchan, erano una forza della natura e nulla li avrebbe mai potuti spezzare.

Tremò riprendendo il respiro, il sapore di ferro stava piano svanendo all'interno della sua bocca. Fece un paio di passi e raggiunse il verde. Gli accarezzò il viso e posò le proprie labbra su quelle dell'altro.

"sai di sangue Kacchan" disse il verde staccandosi appena

"e tu di lacrime"

Sangue e lacrime si mischiarono ai sapori soliti del bacio. Si mischiò l'amarezza di quel momento e il dolore che entrambi i ragazzi provavano.

"mi dispiace Kacchan" disse di nuovo il verde guardando con occhi supplichevoli il ragazzo dai capelli sparati.

"shh non importa..." il biondo sorrise "... ti compro una power bank"

Risero piano e quella stanza, che poco prima era piena di urla e singhiozzi, si riempì delle loro risate.




Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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