-6- NEVE E PIOGGIA

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[...]

Presente – anno 2021

Il ragazzo che aveva ricevuto la lettera uscì di casa, si gettò sulle spalle una giacca pesante e si coprì la testa con un cappello di lana. Chiuse la porta facendo fare alle chiavi due giri nella serratura, si girò mettendo via il mazzo di chiavi alle quali era attaccato un piccolo portachiavi di All Might e si allontanò con passo lento e indeciso.

Ad ogni respiro una nuvoletta bianca si disperdeva nell'aria fredda e il ragazzo vi ci posava lo sguardo finché non svaniva del tutto e veniva seguita da un'altra nuvoletta del suo respiro.

Camminò lasciando impronte nella neve fresca e candida, gli piaceva il rumore che facevano le suole quando pressavano quella neve soffice facendola diventare uno strato sottile.

Raggiunse il luogo al quale doveva arrivare. Si guardò intorno come alla ricerca di qualcuno, ma non aspettava nessuno e probabilmente in quel posto, con quel freddo, non si sarebbe presentato nessuno.

Si piegò sulle ginocchia e posò gli occhi su una forma davanti a lui. Abbassò le palpebre e cercò tra i suoi pensieri qualcosa di sensato per quella situazione.

-cinque anni-

Era il tempo che era passato da quando quella lettera era stata scritta a quando era stata letta. Cinque lunghissimi anni, irrecuperabili, irrecuperabili per lui, ma soprattutto per chi aveva fatto scorrere la penna sulla carta ruvida da lettere.

-forse avrei preferito non riceverla più, sarebbe stato meglio rimanere all'oscuro di quelle parole-

Riaprì gli occhi e li sollevò verso il cielo dal quale iniziarono a cadere fiocchi di neve che cominciarono a coprire tutto con il proprio colore così candido.

[...]

Passato del 2015

"ehi Deku che film vuoi vedere?" il biondo si girò verso il compagno di classe tenendo in mano due DVD e mostrando le copertine di questi. Si trovavano in camera sua e si erano organizzati per vedere un film insieme quel pomeriggio. Dovevano solo scegliere in quale storia immergersi. Erano soliti commentare le scene, il biondo insultava i protagonisti, mentre il verde li difendeva costantemente e trovava sempre un lato romantico, sempre, in ogni singolo film, anche quelli sugli squali che si mangiavano metà popolazione, lui riusciva a dargli una trama romantica. Bakugou doveva ammettere che quel suo modo di fare lo inteneriva più del dovuto.

Il biondo inclinò la testa in attesa di una risposta da parte di Deku, ma si accorse che quest'ultimo non lo stava degnando nemmeno di uno sguardo.

"Deku che stai guardando?" chiese incuriosito.

Il verde indicò la finestra prima di avvicinarcisi e affacciarcisi poggiando le mani sul freddo vetro lasciandoci due aloni di condensa che riprendevano la forma dei suoi palmi.

Bakugou lo raggiunse e si posizionò dietro le spalle di Izuku con lo sguardo attento sull'esterno.

"piove" disse piano il verde. Era quasi un sussurro, ma Bakugou era abbastanza vicino da udirlo.

Dal cielo scendeva l'acqua che era rimasta fin troppo tempo intrappolata nelle dense nuvole che da bianche avevano assunto un colore più scuro, simile al fumo.

Senza accorgersene il verde gli era passato a fianco ed era arrivato in prossimità della porta della stanza. Il biondo si girò guardandolo ancora una volta in modo interrogativo alzando un sopracciglio. Izuku non disse nulla, allungò il braccio in direzione dell'altro ragazzo e allargò la mano come a invitarlo a seguirlo.

"che vuoi fare?" chiese il biondo facendo un passo verso quella mano tesa.

"tu vieni con me"

Il biondo non se lo fece ripetere, afferrò quella mano più piccola della sua, intrecciò le proprie dita a quelle affusolate di Deku e lo seguì fino ad arrivare alla porta della casa. Quando il verde l'aprì i rumori del temporale li avvolsero.

"Deku ma c..." il verde si portò un dito alla bocca e gli fece segno di fare silenzio, dopo di che lo trascinò sotto quella burrasca.

La pioggia li colpiva violentemente, gli bagnava i capelli facendoli aderire alla fronte, i vestiti gocciavano e i visi divennero lucidi sotto quel velo di acqua che scivolava disegnando i loro profili.

Izuku prese anche l'altra mano del biondo ed intrecciò le dita bagnate a quelle dell'altro. Si avvicinò piano senza distogliere lo sguardo e quando furono ad un palmo di distanza parlò, ancora una volta con tono calmo e basso

"baciami"





Se la storia vi sta piacendo fatemelo sapere con un commento o una stellina!

Buon proseguimento di lettura e buon tuffo nelle emozioni^^

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