14. Ormai mi è passata

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JIMIN

"Stavi con il tuo insegnante?" gli chiesi in tono sorpreso e confuso dopo qualche secondo, non riuscendo a credere a quello che le sue parole precedenti mi volevano far intendere.
"Detta così suona male, ma...sì" mi rispose in tono secco, rivolgendomi un sorriso di circostanza.

"E quindi?" gli chiesi io dopo un po', notando che era rimasto in silenzio.
"Cosa?".
"Cos'è successo?" gli chiesi in tono ovvio, chiedendomi come diavolo non avesse fatto a capire cosa gli stessi chiedendo.

Lui sospirò, iniziando a scuotere la testa quasi con insistenza.
"Vuoi proprio sapere tutta la storia?" mi domandò, poi, supplicandomi con gli occhi per avere una risposta negativa.

Ma...io dovevo sapere. Forse perchè avevo la convinzione che più cose brutte sapevo sul conto di Jungkook più me lo sarei tolto dalla testa.
Così annuii lentamente, sentendomi anche un po' in colpa per quel gesto, dopotutto.

"Bene. In questo caso...il nostro vecchio insegnante si chiamava Lee Minjun. Ha iniziato ad insegnare qui quando io avevo appena compiuto diciotto anni, quindi, sì, non andavamo contro la legge.
Poi, lui ha qualche anno più di noi, quindi è molto facile capire perchè mi sono invaghito di lui.
All'inizio pensavo che la cosa fosse a senso unico, ma, poi, un giorno, quando rimasi di più a provare da solo e lui mi vide, mi disse che sentiva qualcosa per me, nonostante la cosa fosse sbagliata visto che, in teoria, eravamo rispettivamente insegnante ed allievo.
Inutile dire che non appena sentii quelle parole gli saltai praticamente addosso, finendo per baciarlo ripetutamente sul pavimento della sala di ballo.
Da quel momento in poi iniziammo una specie di relazione segreta, principalmente per il fatto che io non volevo si sapesse in giro che lui stava frequentando un suo allievo.
Avevo paura che la sua reputazione potesse sprofondare se si fosse saputo.
Forse ho sbagliato...
Comunque...mentre io stavo vivendo la mia bellissima relazione, dove non mancava realmente niente, Jungkook aveva iniziato ad odiare visibilmente Minjun. Nessuno ha mai saputo il motivo...
So solamente che, ogni volta che uscivamo insieme, mi parlava di quanto volesse farlo licenziare e di quanto ci avesse anche provato, ottenendo, però, un rifiuto da parte di sua zia in quanto quel ragazzo non aveva fatto assolutamente niente per essere licenziato.
Gli anni passarono...e io lo amavo sempre di più, nonostante potessimo condividere i nostri momenti solo con noi stessi. Credevo non sarebbe mai finita. Insomma, come poteva?
Un giorno, però, Jungkook capitò nello spogliatoio in un momento sbagliato. Ci vide baciarci...anche se, in realtà, stavamo per fare ben più di quello...
Pregai Jungkook numerose volte di far finta di niente e di non dirlo a sua zia, ma l'odio che provava verso il mio ex ragazzo era più forte della nostra amicizia, a quanto pare.
Fu nel momento in cui sua zia lo venne a sapere che le cose si misero male.
I miei tentativi di dire che ero consenziente e che, anzi, la cosa era partita da me non servirono. Song-Ha continuava a ripetermi che un insegnante di un certo livello non poteva permettersi nemmeno di sfiorare, in quel senso, i suoi allievi.
Lo licenziò il giorno dopo, spezzandomi praticamente il cuore.
Io lo continuai a vedere per un po', ma, poi, quando dovette trasferirsi in Giappone perchè l'unico posto dove l'avevano accettato per allenare era lì dovemmo lasciarci.
Mi aveva promesso che sarebbe tornato o che, quando la situazione si fosse stabilizzata, mi avrebbe chiamato...ma è dal giorno in cui se ne è andato che non lo sento più.
E tutto questo è solo colpa di Jungkook, che per del semplice odio nei confronti di una persona a dir poco meravigliosa me l'ha portata via per sempre..." mi spiegò con calma e un po' di tristezza, guardandomi negli occhi al termine del racconto.

Io rimasi pietrificato per qualche secondo, non sapendo minimamente cosa dire.
Insomma...perchè Jungkook l'aveva dovuto fare?

"M-mi dispiace. Non pensavo ci fosse tutto questo casino dietro" balbettai dopo un po', quasi pentendomi di aver preteso la verità.
"Tranquillo, prima o poi l'avresti dovuto sapere anche tu. Ora capisci perchè non riesco a sopportare nemmeno di vederlo?" mi rispose lui, riferendosi, ovviamente, a Jungkook.

"Posso capire..." mormorai lentamente, pensando dentro di me, però, che la colpa non era di Jungkook se questo fantomatico Minjun non si è fatto più sentire...
"Bene, quindi finiscila di giudicarmi con quello sguardo che mette quasi paura" mi disse lui in tono sarcastico, risvegliandomi dai miei pensieri.

"Lo ami ancora?" gli chiesi dopo un po', giusto per capire quanto la situazione fosse drammatica.
"Ormai mi è passata. A dirla tutta...mi piace un'altra persona adesso" mi rispose lui con un velo di imbarazzo, alzandosi dopo queste parole e dicendomi che era il caso che andasse a casa.

Io lo salutai, rimanendo seduto per qualche minuto, probabilmente a metabolizzare tutto quello che era successo.
Solo dopo questo arco di tempo mi avviai verso lo spogliatoio, prendendo lo zaino con le mie cose e dirigendomi fuori dalla stanza.
Peccato che mi ritrovai davanti una persona che, in quel momento, forse non avrei dovuto vedere.

"Che ci fai ancora qui?" gli chiesi in tono confuso, guardando i suoi capelli corvini leggermente bagnati e la maglietta a maniche corte nera che aveva indosso.
"Ti aspettavo" rispose semplicemente, facendomi sbarrare gli occhi.
"Perchè?".
"Volevo chiederti se questo sabato torni al Nymphs" mi rispose semplicemente, come se il fatto che si fosse fermato fino alle sette di sera in una scuola di danza solo per chiedermi se fossi andato ad una festa quel weekend fosse normale.

"Direi di no" risposi semplicemente, decidendo di avviarmi fuori dalle mura di quell'edificio.
Lui mi seguì, riuscendo a rimanere zitto solo per tre secondi contati.
"Peccato, mi sarebbe piaciuto ballare di nuovo con te" mi disse, infatti, dopo questo arco di tempo, piazzandosi davanti a me con il suo corpo.

"Ma se hai detto tu che non stavamo ballando..." gli risposi in tono divertito, usando il suo stesso atteggiamento arrogante ed accattivante, sorpassandolo poco dopo e dirigendomi a casa mia.
"Beh, qualsiasi cosa fosse mi è piaciuta. Se cambi idea fammelo sapere" mi urlò alle spalle, facendomi spuntare un sorrisetto sul volto. Un sorrisetto che, a pensarci bene, non mi sarebbe dovuto spuntare a quelle parole.

Fu solo quando arrivai a casa che mi permisi di pensare a tutto quello che era successo, soffermandomi sul quello che mi aveva detto Hobi.
E mi resi conto di una cosa: altro che togliermelo dalla testa, tutti i racconti su quello che aveva fatto lo rendevano ancora più intrigante ai miei occhi.

E la cosa peggiore era che non sapevo per quale assurda ragione fosse così...

SPAZIO AUTRICE:
Mi scuso per il fatto che non sono riuscita a mettere il doppio aggiornamento, che qualcuno mi aveva chiesto, giovedì, ma non stavo molto bene...

Detto ciò, spero che la storia vi stia piacendo✌🏻❤️.

•Revival {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora