21. Ci stanno guardando tutti

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JIMIN

L'appuntamento con Jungkook mi aveva...scombussolato.
Certo, sapevo già di essere piuttosto attratto da lui, ma quel pomeriggio insieme non aveva fatto altro che aumentare questa sensazione dentro di me.

Tutto perfetto. Ecco com'è stato quel quantitativo di tempo che ho passato con lui. Partendo dal posto che aveva scelto, passando per quel corridoio quasi fiabesco arrivando alle sue parole ed al suo abbraccio.
Dopo quel gesto sentivo come se fosse cambiato qualcosa tra di noi, anche se non vi saprei bene dire cosa, in realtà...

Ma c'era una cosa che mi aveva scombussolato ancora più di questo: le nostre conversazioni sul tetto dell'università durante i giorni successivi a quel sabato.

Aveva detto che aveva intenzione di conoscermi, no?
Ecco, lo stava facendo in un modo che non mi sarei mai aspettato da lui.

Passavamo metà pausa pranzo con i nostri amici al tavolo e metà sul tetto, appoggiati alla balaustra, a farci domande.
Non che lui parlasse tanto, eh, però ci ha provato a raccontarmi qualcosa di lui. Avevo capito che ballasse da quando era piccolo, che lui e Tae fossero amici da tutta la vita e che era finito a fare economia non per scelta sua.

Di me, invece, ha scoperto e capito quasi tutto in quattro singoli giorni.
Il rapporto difficile con la mia famiglia, il fatto che la danza mi avesse quasi salvato la vita e che, in realtà, togliendo tutto questo ero un ragazzo tranquillo ed insicuro.

Per quanto riguarda i problemi con il cibo che avevo in quel momento...non gli avevo detto niente. Un po' per paura di ammetterlo di nuovo ad alta voce, un po' perchè era lui il ragazzo che mi ha fatto finire da un problema all'altro.

Jungkook, inoltre, si era scusato per quello che mi aveva fatto, dicendomi che è stato veramente un insensibile ed un bastardo a prendermi in giro per quello senza sapere cosa ci stava realmente dietro.
Io gli risposi solamente che non poteva saperlo ma che apprezzavo le sue scuse.

La realtà, dentro di me, però era un'altra: si stava scusando perchè era seriamente dispiaciuto per quello che mi aveva fatto o solo perchè così pensava che la sua immagine sarebbe migliorata ai miei occhi?

*******

Il giorno seguente, quindi venerdì, dopo le lezioni della mattina ero già fuso.
Nam e Jin mi presero in giro per questo, cercando, poi, di rassicurarmi dicendomi che anche loro l'anno prima erano in quelle condizioni ma che al secondo semestre si erano abituati ai ritmi quasi insostenibili di quell'università.
Ecco, speravo che io anche per il mio secondo semestre mi sarei abituato...

Fu mentre ci stavamo dirigendo in mensa che sentii la, ormai, familiare presa sul mio polso.
Mi girai verso Jungkook con aria stranita, cercando di chiedergli con lo sguardo il perchè di quel gesto quando, da più di qualche giorno, ci alzavamo dai nostri rispettivi tavoli in mensa per andare a parlare nel momento stesso in cui i nostri sguardi si incontravano e non riuscivano a staccarsi per più di qualche secondo.

"Ciao" mi disse lui solamente, aprendo le sue labbra in un sorriso.
"Ciao" gli risposi io in tono stranito.

Jungkook rimase in silenzio, senza mollare la presa sul mio polso, guardandomi senza muovere nemmeno un muscolo.
"Che stai facendo?" gli chiesi in tono divertito dopo un po', nel momento stesso in cui iniziai a percepire quella sensazione come "molto imbarazzante".

"Voglio pranzare con te" mi rispose lui qualche istante più tardi, tralasciando completamente la mia domanda e facendomi sbarrare gli occhi.

"Aspetta...c-che?" balbettai praticamente subito, ottenendo come reazione una sua risata divertita.
"Direi che mi hai sentito".
"Beh...non penso che i miei amici gradirebbero molto la tua presenza al nostro tavolo" gli risposi con sincerità, alzando le spalle.

"Allora andiamo in un tavolo solo io e te" mi disse lui con leggerezza, iniziandomi praticamente a trascinare fino in mensa.
"O-okay" mormorai quando, ormai, eravamo già in fila per prendere da mangiare.

"Che sei? Nervoso?" mi chiese poi lui in tono di scherno nel momento stesso in cui ci sedemmo in un tavolo in fondo alla sala.

Solo noi due.

"No" borbottai in tono scocciato, iniziando a piluccare con calma il piatto di carne che avevo davanti.

Solo nel momento in cui alzai lo sguardo e lo posai oltre Jungkook mi resi conto che tutti i miei amici mi stavano guardando con aria torva. Tutti tranne Yoongi, che stava praticamente ridendo sotto i baffi.

Ma, sfortunatamente per lui, io sapevo il suo "segreto", quindi doveva comportarsi bene con me.

Spostai lo sguardo su un altro lato della mensa, notando che anche quei ragazzi e quelle ragazze mi stavano guardando.
Dopodichè ci volle poco per capire che, effettivamente, non solo quelle persone avevano lo sguardo fisso su di me.

"Ci stanno guardando tutti" mormorai dopo un po', riportando lo sguardo su Jungkook.
"Normale. Lo fanno sempre. Non farci caso" mi rispose lui alzando le spalle, iniziando, poi, a mangiare.

"In che senso lo fanno sempre?".
"Ogni volta che pranzo con qualcuno che non sia Tae tutti non fanno altro che fissarmi. Probabilmente pensano che è "il tipo momentaneo con cui me la faccio". Hanno avuto quasi sempre ragione" mi disse Jungkook in tono divertito, causandomi, però, un dolore che forse non riusciva nemmeno ad immaginare.

"Ah, quindi io sono uno dei "tipi momentanei con cui te la fai". Buono a sapersi" gli risposi in tono arrabbiato, accennando a prendere il vassoio ed ad alzarmi da quella sedia.
"No, ovviamente. Pensavo che ormai l'avessi capito che tu non sei come tutti gli altri, per me" ribattette lui in meno di due secondi, afferrandomi il maglioncino per impedirmi di andarmene.

Inutile dire che quelle parole mi avevano fatto salire brividi lungo la schiena ed una sensazione di calore in tutto la stomaco. Fu per questo che mi rimisi seduto, desiderando, in cuor mio, che quello che mi aveva appena detto non fossero solo stronzate.

Ripresi a mangiare, evitando appositamente di incrociare il suo sguardo. Mi ero messo in testa di rimanere in silenzio, ma le mie intenzioni vennero meno dopo assai poco tempo.

"Dove mi porti domani?" gli chiesi con curiosità, guardandolo dritto negli occhi marroni.
"Direi che è una sorpresa. Ma non preoccuparti: ti piacerà" mi rispose lui nel suo solito tono accattivante, mordendosi il labbro inferiore poco dopo.

"Nemmeno un indizio?" gli chiesi nel suo stesso tono, iniziando a mordermi anche io il labbro inferiore solamente per provocarlo.
"Non vestirti elegante. Puoi venire anche in tuta. Anzi, te lo consiglio" mi disse Jungkook praticamente impassibile, non cedendo neanche per un istante davanti ai miei gesti.

"E questo che vorrebbe dire?".
"Vorrebbe dire che lo scopri domani" gli sentii dire in tono divertito, facendosi comparire poco dopo un sorrisetto dei suoi sul viso.

Fu in quel momento che iniziai a non capire più niente...con quel fottutissimo sorriso.

•Revival {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora