37. Potresti dirlo agli altri

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JIMIN (1 mese dopo)

"Voi due riuscite a smetterla di mangiarvi la faccia anche nel bel mezzo del giardino dell'università?" mi chiese, all'improvviso, Nam con aria divertita, facendomi, così, staccare da Jungkook ed abbassare la testa con imbarazzo.

"Dio, siete peggio di me e Jin" continuò subito dopo, prendendomi per una spalla e stringendola con fare amichevole.
Jungkook, dal canto suo, sostenne il suo sguardo con sicurezza, dicendogli, subito dopo, che gli era quasi diventato impossibile staccarsi da me.

Chiaramente tutto questo aveva fatto imbarazzare ulteriormente me e ridere, quasi a crepapelle, tutti gli altri. Non che non succedesse spesso, comunque...

Nell'ultimo mese, infatti, molte erano le cose che erano cambiate e che, successivamente, avevano portato a quel "nuovo" tipo di rapporto tra tutti noi sette.
L'unica cosa uguale a prima del giorno in cui Jungkook si era ripresentato a casa mia era il rapporto tra lui e me. Era tutto tornato esattamente com'era, se non, forse, che entrambi avevamo finalmente la consapevolezza di essere seriamente innamorati dell'altro.

Del resto...Jungkook aveva fatto il possibile, tra cui chiedere scusa numerose volte e pregarli di perdonarlo a mani conserte, a tutti i miei amici, visto che, comunque, aveva capito di essersi comportato male nei loro confronti e voleva cercare di instaurare, di nuovo, un rapporto decente con loro.
E, dopo due settimane, gli altri avevano desistito dal continuare ad odiarlo a morte.

Non che fossimo, ancora, perfettamente a nostro agio quando eravamo tutti insieme, però la piega che stava prendendo la situazione mi faceva sempre spuntare un sorriso.
Nel senso, in quel periodo a lezione Jin, Nam, Tae, Kook ed io avevamo iniziato a sederci sempre vicini, decidendo anche di "prendere gli appunti a turno" perchè la voglia di studiare era assai poca per tutti, ogni tanto uscivamo tutti e sette e riuscivamo, anche, a goderci una bella serata.

Non lo so...in quel momento mi sentivo come se fossi rinato.
Come se tutti i miei problemi con il cibo e con la mia autostima non ci fossero mai stati.
Come se il fatto che i miei genitori non mi avessero mai calcolato nemmeno di striscio non mi avesse fatto sprofondare in una cosa più grande di me.

C'era una cosa, però, che mancava a tutta quella felicità. E non parlo di me, perchè io, in quel momento, avevo veramente tutto quello che potevo desiderare.
Il problema era l'espressione quasi malinconica che vedevo dipinta in faccia a Tae ogni volta che rivolgeva lo sguardo verso Yoongi.

Non perchè si fossero lasciati, ovviamente.
In realtà, il dubbio mi era sorto, ma, parlandone con entrambi, avevo capito che la loro relazione fosse più solida che mai.
Solo che...lo sapevamo solo io, Jungkook e loro due...

Nam, Jin e Hobi non ne sapevano ancora assolutamente nulla. Era per questo che davanti agli altri Tae non poteva minimamente avvicinarsi "in quel senso" a Yoongi.

E voi non avete idea di quanto anche a me saliva una tristezza immensa quando vedevo Tae guardare Yoongi con quest'aria quasi disperata nel momento stesso in cui notava Jungkook e me, oppure Nam e Jin, scambiarci qualche gesto "nostro".

E forse fu proprio perchè lo vedevo soffrire così tanto che quel giorno mi focalizzai per più di qualche minuto su di lui, ottenendo come reazione solo il fatto che mi intristissi ancora di più.
Tanto da non accorgermi nemmeno che tutti, tranne Yoongi seduto comodamente ad occhi chiusi sulla panchina, stessero entrando dentro le mura dell'università.

"Vieni, Jimin?" mi chiese Jungkook in tono stranito, probabilmente non capendo perchè fossi lì impalato con lo sguardo posato, questa volta, su Yoongi.
"Parlo un attimo con Yoongi, se riesco a fargli aprire gli occhi, poi vi raggiungo. Ti ricordo che oggi tocca a te prendere gli appunti, quindi non osare metterti a dormire sulla sedia" gli risposi in tono sereno, puntandogli un dito addosso con fare divertito alla fine delle mie parole.
"Tranquillo. Lo sai che sono uno responsabile" mi disse con fare sicuro, ottenendo soltanto il fatto che alzassi gli occhi al cielo come risposta.

Dopodichè mi diressi verso la panchina sulla quale era "seduto" Yoongi, scuotendolo leggermente.
Lui mi guardò con aria quasi truce, chiedendomi subito dopo: "Che c'è?".
"Sono andati tutti dentro..." mormorai solamente, cercando di non sentirmi troppo intimidito dal suo sguardo pieno di gelo che mi stava ancora rivolgendo per averlo disturbato dal suo "riposino pre-lezione".

Perchè, fidatevi, non era la prima volta che succedeva.

"Ho lezione appena tra mezz'ora. Quindi Hobi sarebbe benissimo potuto restare qui con me".
Io annuii solamente, cercando, poi, di farmi uscire dalla bocca le parole a cui avevo pensato per giorni, senza riuscire a darmi una risposta.

"Yoongi, scusa se te lo chiedo, ma...non ti sei ancora accorto di come Tae ti guarda quando siamo tutti insieme e, magari, a Jungkook e me scappa qualche bacio o altro?" gli domandai subito dopo, rialzando lo sguardo verso di lui e notando il fatto che avesse sbarrato gli occhi quasi all'improvviso.
"Certo che me ne sono accorto. Ma...sto facendo finta di no" mormorò, poi, in risposta, usando uno dei toni più amari che ebbi mai sentito in vita mia.

"Perchè? Secondo me potresti dirlo agli altri...della vostra relazione, dico. Insomma, sono riusciti ad accettare quella tra Jungkook e me" gli dissi con sicurezza, mettendogli una mano sulla spalla con fare di conforto.
"Gli altri l'hanno accettato perchè tu hai messo tutto in chiaro fin da subito dicendo che le cose tra di voi si stavano facendo serie.
Io no. Perchè sono un codardo che ha preferito mentire a tutti piuttosto che tirare fuori il coraggio, che finge di avere, per raccontare la verità.
Come pensi che reagirebbero se gli andassi a dire, adesso, dopo un anno di relazione con Tae che siamo sempre stati insieme durante questi mesi?
Mi odierebbero a morte. Non per la relazione in sè, che sia chiaro, ma per il fatto che non sono stato capace di dire come stavano realmente le cose ai miei migliori amici.
E sai che c'è?
Che sono anche stupito dal fatto che Tae non abbia ancora rotto con me...
Insomma, l'avrei fatto pure io se fossi stato in lui" mi spiegò lui, iniziando, poi, a scuotere la testa quasi con insistenza.

"Probabilmente ti ama da impazzire e lasciarti è l'ultima cosa che gli passa per la testa.
Io non ti dico, dopo quello che mi hai appena raccontato, di andarlo a sbandierare ai quattro venti, ma...forse parlarne almeno con lui sarebbe un passo in avanti per affrontare il problema" gli suggerii subito dopo, abbassando appositamente lo sguardo per evitare di sentire il suo sguardo, che credevo sarebbe stato giudicante, addosso.

"Dio, quando sei diventato così bravo in ambito di relazioni, Jimin?
Sono serialmente colpito" mi rispose lui, invece, stupendomi completamente.
"Quindi seguirai il mio consiglio?" gli chiesi quasi emozionato, contento di averlo potuto aiutare anche solo in un piccolo modo.

Lui annuì solamente, mettendo una mano sopra la mia che era ancora posata sulla sua spalla e stringendola con calore, ringraziandomi con un cenno del capo.

Ecco, fu in quel momento che mi resi conto che se una persona che aveva passato numerosi problemi come me era riuscita ad aiutare qualcun altro a superare i suoi, allora dovevo veramente essere cambiato in qualche modo.
E, chissà perchè, avevo la netta sensazione che il motivo di questo mio cambiamento fosse proprio Jungkook...

SPAZIO AUTRICE:

Piccolo e semplice capitolo di passaggio👀✌🏻.

Comunque...grazie veramente tanto per le 9mila letture❤️.

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