31. Questo gioco è andato avanti fin troppo

2.1K 155 85
                                    

JIMIN

"Sì, mamma. Non ho ancora distrutto la casa, tranquilla" dissi al telefono a mia madre, alzando gli occhi e scuotendo la testa al pensiero che se ne fosse di nuovo andata in "viaggio di lavoro".
Che, poi, io non ero molto convinto fossero di lavoro, ma se lei non mi diceva assolutamente niente chi ero io per fare supposizioni?

Insomma, non ero mica il figlio che non aveva mai considerato per tutta la sua vita e con cui voleva creare un rapporto tutto d'un tratto, no?

Salutai rapidamente mia madre e posai il telefono sul tavolo, decidendo di prendere un po' di gelato dal congelatore e di guardarmi un film, sebbene, in realtà, dovessi studiare per gli esami che avrei avuto circa due mesi più tardi.

Ma, diciamocelo, ero così disperato per quegli esami che, invece di studiare, sarei finito a piangere e sbattere la testa sul muro.

Fu solo quando aprii lo sportello del frigo che sentii il campanello suonare, dovendo, così, richiuderlo e dirigermi verso la porta.

"Ciao. Che fai qua?" chiesi a Jungkook in tono confuso non appena lo vidi davanti a me.
Lui scosse solo la testa in modo indecifrabile, entrando in casa mia come se nulla fosse.
Io rimasi un po' spiazzato da quel gesto, ma richiusi la porta alle mie spalle e mi avvicinai a lui, dicendogli in tono divertito: "Sei arrivato nel momento giusto, sai? Stavo per guardare un film con gelato annesso".

Lui non rise affatto, girandosi, invece, verso di me e dicendomi in tono categorico: "Jimin, devo parlarti".
Io sbarrai gli occhi, ben sapendo che quelle parole non volevano mai dire niente di buono ogni volta che venivano pronunciate da qualcuno.

"Di cosa?" gli chiesi cercando di sembrare calmo e fallendo miseramente.
"Questo gioco è andato avanti fin troppo" continuò nello stesso tono delle parole precedenti, praticamente rompendomi in pezzi con solamente sette parole.

"Che gioco?".
"Questa...cosa tra me e te. Non fraintendermi, è stato bello e ci siamo divertiti entrambi, ma, ormai, sta durando fin troppo per risultare ancora una cosa divertente ai miei occhi" mi rispose con leggerezza, posandosi sulla credenza ed abbassando lo sguardo.

"Jungkook, non sto capendo..." mormorai lentamente, sperando con tutto il cuore che non stesse succedendo quello che le sue parole stavano intendendo.
"Non c'è niente da capire. Ci siamo trovati bene uno con l'altro per un po'...e questo era il massimo che potevo offrirti. D'altronde, l'avevi detto anche tu che sono uno stronzo.
Se vuoi tutta la verità mi sono trovato meglio a scopare con te che con chiunque altro. E la cosa è ironica visto che, prima di conoscermi "di nuovo", eri vergine.
Ma...ora è il caso di chiuderla.
Insomma, che altro potremmo volere uno dall'altro?" mi rispose alzando le spalle e guardandomi come se anche io avessi dovuto essere assolutamente d'accordo con le sue parole.

"Ma che stai dicendo?" gli urlai praticamente addosso con la voce che iniziava a rompersi, non riuscendo a capire dove lui riuscisse a trovare un senso in quel discorso che mi aveva appena fatto.

Discorso dal quale veniva fuori che io ero un semplice oggettino sessuale per lui...

"Che è finita. Sinceramente...forse non è nemmeno mai iniziata" mi rispose in tono sarcastico ed amaro, dandomi la schiena e dirigendosi a grandi falcate verso la mia porta d'ingresso.

"Allora avevo ragione io..." mormorai solamente in tono ferito, facendolo irrigidire e bloccare sul posto.
"Vedila come ti pare" mi disse lui in tono secco, aprendo, poi, la porta ed uscendo da casa mia come se non ci fosse mai entrato.

E, forse, sarebbe stato molto meglio...

Passò qualche secondo prima che riuscissi a metabolizzare tutta la situazione e le prime lacrime iniziassero a solcarmi il viso.

Insomma: che diavolo era successo?

Fino a qualche giorno prima mi veniva a dire che con me stava bene ed altre mille cazzate e poi mi faceva questo, ben sapendo, inoltre, che era la mia paura principale fin dall'inizio?

Mi allungai e presi il mio telefono sul tavolo, ben sapendo che l'amico con cui avrei voluto parlare mi avrebbe detto solamente: "Io te l'avevo detto" prima di chiudermi il telefono in faccia.
Così, decisi di chiamare Nam per il semplice fatto che anche lui aveva vissuto quasi la stessa cosa con Jungkook.
Okay, forse non proprio la stessa...ma, comunque, ci andavamo vicino.

"Nam?" dissi lentamente al telefono, non cercando minimamente di nascondere la mia voce rotta o il fatto che stavo piangendo così tanto da sentirmi la gola bruciare.
"Jimin, che succede?" mi chiese lui praticamente all'istante, usando un tono preoccupato che, in realtà, non gli avevo mai sentito usare.

"M-mi ha lasciato...sempre che ci fossimo mai messi insieme. Perchè io, sinceramente, non lo so" balbettai solamente, appoggiando, poi, la schiena sul muro del soggiorno e scorrendoci sopra fino a ritrovarmi seduto sul pavimento.
"Stai scherzando? Ma...che è successo?" mi domandò lui con sorpresa e delusione.
"Non lo so. So solo che tre giorni fa era tutto perfetto.
E, ora, so anche che avevi estremamente ragione. Ti do il permesso di rinfacciarmelo" gli risposi con sincerità, iniziando a passarmi la mano con cui non stavo tenendo il telefono tra i capelli.

"Non lo farei mai. Ti sento già piuttosto triste senza che io interferisca.
Vorrei venire lì per non farti stare solo, Jimin, ma sono a casa dei genitori dei Jin..." mi disse lui in tono dispiaciuto.
"Non fa niente. Starò bene. Ti saluto visto che sei impegnato, allora..." mormorai con calma e con il tono più felice che riuscii a trovare nel mio repertorio, chiudendo, poi, la chiamata e posando il telefono sul pavimento.

Riuscii a fare solamente un respiro senza alcun pensiero in testa ed evitando di singhiozzare.
Poi, il peso di tutto quello che era appena successo mi inghiottì come se fosse un buco nero...

SPAZIO AUTRICE:
Ragazzi, oggi sto pubblicando da Gardaland😍.
E, per quanto il capitolo sia triste e probabilmente non avete voglia di sentirmi gioire per questo, non vedo l'ora di fare mille giostre. Buona giornata anche a voi✌🏻❤️.

•Revival {Jikook}•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora