34. Prenditelo tu, no?

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JUNGKOOK

Tae, dal momento stesso in cui era uscito dalla porta di casa mia, aveva deciso di non rivolgermi più la parola fino a quando non fossi riuscito a "fare l'uomo" e, quindi, realizzare che tutto quello che avevo fatto era solo una stronzata.

E, fidatevi, l'avevo realizzato anche piuttosto in fretta, ma...la paura di finire a soffrire così tanto da non riuscire ad essere più me stesso, come era successo a mia madre, mi bloccava dal tornare a casa di Jimin per riposare le mie labbra sulle sue.

Solo che...mi mancava da morire.

Non il fatto che scopavamo di continuo, come ho detto a lui solo per sembrare quello che aveva il coltello dalla parte del manico, ma tutte le piccole cose che si erano create tra di noi.
Partendo dal fatto che lo andavo a prendere la mattina solo perchè volevo passare qualche minuto in auto con lui da soli, passando per il fatto che avevo, finalmente, capito come farlo mangiare un po' di più senza che nemmeno se ne accorgesse, arrivando a tutte le chiacchierate senza senso che facevamo durante la notte quando gli chiedevo di fermarsi da me.

Forse perchè era quello che tutti desidererebbero in una storia.
E, nonostante ciò, ero riuscito a rovinare tutto per paura...

Iniziai ad accarezzarmi la pancia da sopra la maglia con la mano destra, riportando alla mente il ricordo della sensazione che provavo quando, quel gesto, era Jimin a farlo.

Solo dopo qualche secondo iniziai a sentire dei colpi alla porta, ripetuti a breve intervallo di tempo e con una potenza quasi disarmante.
Insomma: sembrava che mi volessero buttare giù la porta...

Guardai l'orologio alla mia destra e notai che erano già le undici passate, aggrottando le sopracciglia e chiedendomi chi diavolo potesse essere a quell'ora, quando l'unico che poteva permettersi di presentarsi alla mia porta a questi orari era Tae.
E, beh, sicuramente non poteva essere lui.

"Che ci fai tu qui?" chiesi con un tono allo stesso tempo sorpreso ed arrabbiato non appena mi trovai la faccia furiosa di Hobi davanti.
"Ma secondo te che ci faccio qui, Jungkook?" mi rispose lui in tono piuttosto alterato, dandomi una spallata ed entrando a casa mia, in modo quasi automatico, come aveva sempre fatto fino all'anno prima.

"Fammi capire: Jimin non aveva il coraggio di venire qui e quindi ha mandato te?" gli chiesi con aria strafottente, volendo, però, sapere, con tutto me stesso, se fosse stato veramente Jimin a farlo venire a casa mia.

Perchè, in quel caso, avrei capito che, forse, gli importava ancora qualcosa di me...

"No, Jimin ha tentato di fermarmi dal presentarmi a casa tua. Ma...qualcuno deve pur dirti che lui non mangia, non si alza dal letto e non fa altro che piangere da giorni.
Così, magari, un po' ti ci senti in colpa" mi disse con frustrazione, rivolgendomi, poi, un'occhiata a dir poco glaciale.

Io abbassai gli occhi verso il pavimento, non riuscendo a sostenere quello sguardo così simile a quello che mi aveva rivolto l'anno prima, quando avevo fatto licenziare Minjun.

"Sul serio non mangia?" gli domandai dopo un po', seriamente preoccupato da questo fatto.
"Ma che fai, ora? Ti preoccupi? Direi che è tardi dopo quello che hai fatto.
Anzi, sai qual è il problema, Jungkook? Che se una persona non è pronta per una relazione...non la inizia.
Perchè quello con il cuore ridotto a brandelli e che non riesce a mangiare qualcosa a meno che non lo si costringa non sei tu, ma Jimin.
Non è il tuo cuore, è il suo. E, visto che non è di tua proprietà, non dovevi assolutamente permetterti di farlo crollare a pezzi!" iniziò a dirmi, aumentando gradualmente il suo tono di voce fino ad arrivare ad urlarmi addosso l'ultima frase.

"Perchè ti arrabbi tanto? Mh?" gli chiesi dopo qualche secondo, stringendo i pugni per impedirmi di crollare in lacrime davanti alle sue ginocchia.
"Perchè hai distrutto la mia relazione l'anno scorso senza motivo. Perchè hai distrutto Nam l'anno scorso, anche questo senza motivo.
E non posso lasciarti distruggere, di nuovo, Jimin. L'hai già fatto una volta. Ed era solo un ragazzino.
Non ti è bastato?".

Fu nel momento in cui mi resi conto dei suoi occhi lucidi e della rabbia che aveva messo nelle sue parole riguardanti Jimin che capii una cosa.
Una cosa che, in realtà, avrei dovuto immaginare già da tempo.

"Lui ti piace, vero?" gli domandai in tono consapevole, già sapendo quale sarebbe stata la sua risposta.
"Sei il primo che se ne è accorto" mi disse lui in tono amaro, iniziando a scuotere la testa quasi con insistenza.

"Ed allora perchè sei qui? Prenditelo tu, no?" gli chiesi cercando di usare un tono menefreghista.
"Non posso" mi rispose Hobi in tono ovvio.
"Perchè?".
"Perchè Jimin è felice solo con te. Non so per quale assurda ragione, ma è così. Quindi, adesso, tiri fuori le palle e vai almeno a scusarti, perchè lui non merita assolutamente di essere ridotto ad uno straccio per colpa tua" mi rispose in tono deciso, avvicinandosi a me e puntandomi un dito sul petto.

Io non riuscii a fare altro che rimanere lì a fissarlo, incapace di dire qualsiasi cosa.
Forse perchè, effettivamente, quello che era successo mi aveva un po' sconvolto.

Hobi, dopo un po', si allontanò da me, dandomi la schiena e dirigendosi verso la porta dalla quale era entrato qualche minuto prima.

"Ti conviene muoverti, sai. Perchè, da quello che vedo, non solo io avevo già messo i miei occhi su di lui prima che lo facessi seriamente tu.
E, fidati, non penso che gli altri saranno così gentili come me da aspettare i tuoi comodi e che tu capisca di ragionare come un bambino delle elementari" concluse in tono quasi di scherno, aprendo la porta ed attraversandola subito dopo.

Io continuai a farmi risuonare in testa le sue ultime parole, rendendomi conto che mi stavano dando un fastidio immenso.
Fu in quel momento che capii di amare veramente Jimin. Con la consapevolezza che solo il fatto che qualcun altro lo potesse volere mi faceva imbestialire.

E, capito questo, avrei rischiato di soffrire mille volte a costo di ritornare con lui.
Fosse l'ultima cosa che facevo...

SPAZIO AUTRICE:

I commenti di questa frase saranno dedicati a chiunque voglia mandare un applauso a Hobi, me compresa😂.

Comunque...dal prossimo capitolo le cose inizieranno a smuoversi✌🏻.

Detto questo, grazie per le 7mila letture e buona giornata❤️.

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