Mi giro verso Priya e lei mi guarda sorridendo, non capendo la situazione. Ma appena mi guarda negli occhi, quasi sembra intuire.
Lo rincorro fino all'uscita, che lui non tarda a prendere per mettersi tra le scale del condominio.
Lo richiamo più volte finché non decide di girarsi, a pochi passi dall'ascensore.
«Che cosa vuoi?»Faccio un balzo.
I suoi occhi sono pieni di odio.
Rimango interdetta un attimo, perché non so cosa dire. Io non so cosa farei nella sua situazione.
«Non è come pensi.» Mi esce dalla bocca.Lui si passa una mano tra i capelli e pianta le mani suoi fianchi, sospirando rumorosamente.
«Non capisci. Tu non capisci.» Mi guarda dritto negli occhi. «Non sentivi nemmeno il tono della mia voce talmente eri presa da quel deficiente.» Alza sempre di più il tono della voce.«No no, non è così. Mi ero solo imbambolata, non ero interessata a guardare lui.» Cerco di trovare le parole per giustificarmi.
Lui batte un pugno sul muro e si avvicina a me, minaccioso.
«Non dirmi stronzate.» Mormora, stringendo i denti. «Dimmi che lo stavi guardando come una pazza innamorata e basta!»Rimango in silenzio. Ma non per confermare, ma perché ero davvero incantata. Ma questo non posso dirglielo, ciò non significa che io sia innamorata di lui.
Questo breve silenzio lo spazientisce ancora di più, tanto da tirare un calcio alla ringhiera delle scale, che rimbomba su tutto il piano. È davvero un fascio di nervi, mi sembra quasi di avere a che fare con quella testa calda di Max. La famiglia è quella.
Per calmarlo usavo il mio amore. Magari può funzionare anche con Jonah..
Mi avvicino, gli afferro un braccio e tento di avere un approccio con lui.Jonah però si scansa, spingendo anche me.
«Non mi toccare.»Non mi ha fatto male.
Però non mi piace vederlo così, a tal punto da arrivare a spingermi in questo modo.
Rimango fissa. Immobile.
Non pensavo reagisse così.Alzo lo sguardo su di lui ed in un millesimo di secondo, sento solo un grande casino alle mie spalle.
«Max no!» Sento urlare.Mi giro e vedo Max, incazzato nero, che si catapulta su Jonah.
«Non ti permettere!» Sbraita lui, afferrandolo per il colletto e spingendolo al muro.Hardin mi afferra per un braccio per allontanami mentre Poser si piazza per afferrare l'amico.
Io rimango senza parole, con gli occhi fissi su Jonah.Inaspettatamente, quest'ultimo, si libera dalla presa e gli piazza un pugno sul naso.
«Non ti mettere in mezzo!» Urla lui.
Poser e Max indietreggiano.
«Lei è la mia ragazza.» Afferma Jonah.Il cuore mi batte velocissimo.
Mi sento felice di queste parole, ma non era il contesto ideale per sentirglielo dire.Max lo guarda fisso negli occhi, i respiri di entrambi sembrano i respiri di due tori che stanno per scontrarsi.
Hardin s'intromette per allontanare Max, ma prima che possa avvicinarsi, fa uno scatto ed inveisce di nuovo contro Jonah, malmenandolo.
Jonah reagisce ed in poco tempo diventa una vera e propria rissa. Poser tira Max da un lato ed Hardin cerca di prendere Jonah dalle spalle.
Le lacrime minacciano di cacciare fuori dal nervosismo.Cerco di avvicinarmi ma vengo trattenuta di nuovo, ma stavolta è Clarissa, che mi fa cenno di lasciarli fare.
L'arrivo di Kyle e Leon, fà si che i due possano separarsi definitivamente. Nemmeno il tempo di far chiarezza sulla situazione che, improvvisamente, sbucano due agenti di polizia nelle scale.
«Che sta succedendo qui?» Domanda uno dei due.
Kyle si sistema la camicia, mentre dietro di lui Max si pulisce dal sangue sul naso e Jonah riprende aria, con il sangue pestato sullo zigomo.«Niente agente, una piccola faida familiare.» Dice, quasi rassicurante. Mentre l'altro agente si guarda in giro fino ad entrare dentro il mio appartamento, cogliendo il resto degli invitati alla sprovvista, l'altro risponde a Kyle.
«Non dovreste essere ognuno al proprio dormitorio?» Domanda, autoritario. Kyle si da una rapida occhiata in giro e risponde.Io, approfitto di questo momento, per avvicinarmi lentamente verso Jonah. Lo chiamo a bassa voce e, con la coda dell'occhio, vedo Max che mi guarda.
Jonah no, lui non mi guarda nemmeno ora che sono ad un passo da lui. Posso lentamente una mano sul suo braccio e lui non lo scansa.
Si tocca la guancia ed il collo ripetutamente, con un volto completamente amareggiato.«Mi dispiace..» Sussurro.
Lui finalmente si degna di guardarmi.
Ha gli occhi lucidi, come i miei.Si allontana un po' e abbassa di nuovo lo sguardo.
«Non volevo finisse così.» Mormoro mentre mi riavvicino a lui. Sento il suo sospiro infastidito.
«Parlami.» Pronuncio ancora.«Adesso non voglio parlarti.» Risponde, affaticato.
«Ti prego.» Sussurro.
In questo momento sento che siamo solo io e lui.
Mi dispiace davvero che sia successa questa cosa. Davvero non mi aspettavo l'intervento di Max in questa faccenda. Ha solo peggiorato la situazione.Afferro le mani di Jonah ma lui le scansa di nuovo. Facendo attenzione al mio gesso sulla mano.
«Eravamo qui per un compleanno, ma saremmo andati via dopo l'apertura dei regali.» Sento la voce di Kyle mentre tento di avere un contatto con Jonah.
«Bè, meglio se la festa finisce qui, se non vogliamo avere altri problemi. Che ne pensi, giovanotto?» Domanda avvicinandosi a Kyle.
Lui annuisce sconfitto, guardando gli altri che cominciano ad entrare nell'appartamento per prendere le cose ed andare via.
Vedo Jonah scapparmi di nuovo dalle mani ed andare via senza dirmi una parola. Rimango ferma un po' ma decido di raggiungerlo al parcheggio.
Improvvisamente, sento una mano che mi afferra dal braccio e mi riporta indietro. Mi giro e trovo Max.
Il cuore batte forte, in un mix tra rabbia ed emozione. Ma fa anche lui attenzione alla mia mano fasciata, dandoci varie occhiate.
«Vanessa, non ci andare.» Enuncia.
Mi libero dalla presa e tento di andarmene senza risposta. Non posso stare vicino a lui in questo momento. Lui mi si piazza davanti e mi fa indietreggiare, fino a mettermi spalle al muro.Guardo continuamente in giro prima che Jonah ritorni o peggio, arrivi Hardin.
«Non capisci che ti sta usando? Se fosse davvero innamorato di te, non ti avrebbe mai spinto in quel modo.» Mormora, prendendo un po' le distanze.Prendo un momento di pausa per formulare la frase che mi permetterà di allontanarlo ma lui continua a parlare.
«Vanessa, tu non capisci. Davvero.»«Senti, io non ti dico come vivere o non vivere la tua storia con la tua ragazza, quindi fai lo stesso gentilmente. Non metterti in mezzo alle nostre cose.» Pronuncio, minacciandolo con lo sguardo.
Lui rimane fisso scrutando il mio sguardo. Scuote lentamente la testa. Hardin mi richiama perché deve andare, ma prima io devo scendere da Jonah.
Max richiama di nuovo la mia attenzione.
«Quindi hai scelto?» Domanda, con rammarico.Non c'è nulla da scegliere. Non più.
Mi giro con le lacrime che scavano le mie guance, ormai esausta.
«No. Tu hai scelto questo.»Prendo le ultime forze e scendo le scale velocemente facendomi largo tra le persone. Arrivo al vialetto ma non lo trovo.
Lo cerco guardandomi in giro ma poi vengo attirata dal rombo del motore di una macchina che sfreccia via. È Jonah.
Lo guardo mentre va via. Ma lui non mi guarda.
Ed io rimango lì.Come al solito, con una nuova orrenda situazione da dover risolvere per colpa di Max Wheeler.
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Max Level 2 || Arón Piper
FanfictionSono passati due anni dall'ultimo incontro tra Max e Vanessa. Lei ha proseguito i suoi studi e lo stage di lavoro; lui è uscito dalla sua dipendenza e sta lavorando per ottenere l'affidamento di suo figlio Thomas. Alla festa di laurea di un amico di...