«Credo che così vada bene.» Enuncia Nova, un po' stanca. Si toglie gli occhiali e li lascia andare sulla scrivania.
Dò un occhiata ed annuisco, senza dire nulla.
«Ti piace?» Chiede, stropicciandosi gli occhi.Ha disegnato un modello davvero adorabile, lo indosserei pure. Perciò rispondo positivamente.
Mentre parliamo, mi arriva un messaggio: È Kyle.
Dice che mi aspetta per la pausa pranzo sotto al parcheggio, al cibo ci ha già pensato lui.Meno male, ho di nuovo dimenticato il pranzo a casa e non mi andava nè di scendere al bar dell'azienda, ne di ordinare altro. Poi Kyle conosce bene i miei gusti.
Sistemo la mia scrivania e afferro la borsa.
«Dove vai?» Domanda Nova.
«C'è Kyle qua sotto, mangio con lui.» Rispondo velocemente e, prima che lei possa fare qualche battuta scomoda, mi lancio fuori dall'ufficio.«Ciao Vanessina.» Mi sbuca davanti Elya, con un sorrisetto malizioso e vantandosi del suo "impressionante" fascino. «Dove vai?»
«A pranzo.» Rispondo, ridacchiando.«Pranziamo insieme.» Dice, avvicinandosi a me.
«Oggi no, sono con un altra persona.» Mormoro, per poi schiaffeggiargli dolcemente la guancia.
Lo lascio lì fisso sul muro e poi lui enuncia:
«Prima o poi sarai mia!» Davanti a tutti.Cammino velocemente verso l'ascensore.
«Aspetta e spera, Elya.» Interviene la mia leader, Martha, facendomi ridere un sacco.Sono così impegnata a ridere con lei di Elya che non mi rendo conto che sto entrando in ascensore ed è giá occupato: C'è Marcus, il mio capo.
«Buongiorno.» Dice, facendomi sobbalzare.
Alza le mani per scusarsi e io scuoto la testa, diventando sempre più rossa.
«Non volevo spaventarti.» Dice, con una voce calda e suadente.È sicuramente un bell'uomo, Vanessa, ma ricordati che ha una relazione con Martha.
Segreta, aggiungerei.
Lui rimette le mani dentro le tasche e poi domanda:
«Scott, giusto?»
«Si.» Dico, prima che finisca la frase.
Lo guardo ed i suoi occhi azzurri come l'oceano mi stanno fissando.Calmati, Vanessa.
Lui sorride sotto i baffi ma cerca di mantenere la sua autorità, restando serio.
«Ho visto i suoi modelli.» Pronuncia serio.Ok, adesso svengo.
Ho un vero e proprio commento dal mio capo, in ascensore. Come ci sono arrivata a questo?Si prende qualche secondo di pausa e poi continua: «Ottimo lavoro.»
Vorrei esplodere in un migliaio di glitters ed urlare di felicità. Lo guardo di sottecchi, ringraziandolo a bassa voce.
Lui si lascia scappare un sorriso e schiaccia l'occhio verso di me.
Ok, adesso muoio.
Martha è una donna davvero fortunata ma se io stessi con uno come lui, credo che lo urlerei al mondo.Le porte dell'ascensore si aprono ed io devo assolutamente scappare, ma non prima di averlo ringraziato e salutato.
Tengo la mia borsa stretta al petto e cammino velocemente verso il parcheggio.
La macchina rossa sgargiante di Kyle sta proprio sul fondo e mi lancio dentro.«Ciao Vanny.» Dice.
«Ciao Kyle.» Rispondo, abbracciandolo.
«Wow, sei di buon umore.» Enuncia, ricambiando.Gli racconto quello che ho appena vissuto ed, intanto, lui esce il pranzo da delle buste nei sedili posteriori. Ha preso le cose al Mc e già penso che questa giornata non potrebbe andare meglio.
Tra un morso e l'altro, qualche battuta e novità che ci siamo persi, Kyle trova finalmente il momento di dirmi della festa di laurea.
«Perché Hardin lo sapeva prima di me?» Dico, un po' infastidita ma tenendo il tono dello scherzo.
«Volevo dirtelo di presenza, ovviamente.» Si giustifica, ma io decido di credergli.«Comunque sarà sabato, a casa mia, ovviamente.» Continua. Io annuisco continuando a gustare il mio panino.
«Sai che pensavo? Pensavo di farmi Leon.» Dico.Restiamo un po' in silenzio per poi scoppiare a ridere come due matti.
«Si, certo come no!» Enuncia lui, ridendo ancora.
«Perché? Anche se fosse, qual è il problema?» Domando, ridendo anche io.«Lascia stare sorella, non vi vedo bene insieme.» Dice, affogando le sue ultime risatine nella sua bibita.
«Ma è così sexy.» Piagnucolo un po', ma mi viene ancora da ridere.Leon non è come Kyle e Poser, quando li vedi insieme, si vede che lui è quello "diverso". Non perché Kyle e Poser siano cresciuti praticamente insieme ma lui è un po' più tirato, ma i due stanno provando a sbloccare il suo vero carattere. Anche perché il potenziale estetico c'è tutto, anzi c'è molto di più.
«Dovresti presentargli Navigli.» Dice, per poi dare un grosso morso al suo panino.
«Navigli? E chi è?» Sono confusa, bevo un po' cercando di capire.
«La tua collega con i capelli neri, quella sexy bomba dagli occhi azzurri.» Dice, tra una masticata e l'altra.Sbuffo a ridere schizzando la bibita un po' ovunque, e scoppio a ridere sempre di più: «Si chiama Nova!»
Lui ride anche e si corregge.
«È lo stesso.»Dopo esserci ancora un po' in giro ed aver creato ipotetiche coppie, mi rendo conto che è l'ora di andare ma Kyle mi trattiene:
«Aspetta, devo dirti una cosa.»Mi viene una stretta allo stomaco perché credo di sapere cosa voglia dirmi e dall'altro lato spero sia qualcos'altro.
«Lo sai che lui ci sarà, vero? Non potevo non dirglielo, è più di un fratello per me.» Borbotta, giustificandosi.Alzo le mani come per tagliare la discussione, non c'è bisogno di giustificazioni perché ora che me l'ha detto, mi rendo conto che non m'importa. Sarebbe stato peggio restare col dubbio ma adesso, so per certo di poter sopravvivere all'evento. Al massimo, se lo vedo e sento che sto per svenire come la prima volta, mi farò davvero Leon per compensare.
«Non importa, Kyle. Apprezzo che tu me l'abbia detto ma davvero, non importa. E sai perché?» Domando, ridacchiando.
Lui sorride ma aggrotta le sopracciglia, aspettando una risposta.
«Perché il mio cuore è di Leon.» Dico, prolungando la "e" di Leon. Lui mi lancia una patatina addosso ed io chiudo lo sportello per evitarla.
Rimango lì mentre Kyle fa manovra con la macchina per andare indietro, abbassa il finestrino e pronuncia con dolcezza:
«Sono felice che tu l'abbia presa bene, ero un po' agitato ma devo dire che sono fiero di te.»Sorrido e lo saluto con la mano, senza dire una parola. In realtà, il cuore rischi di esplodermi nel petto ed il cervello è confuso dai pensieri ma questa sarà la prova del nove per me: se lo vedrò e ci saranno in me pensieri strani, significa che non l'ho dimenticato come penso di aver fatto.
Non è un male che ci sia anche lui.
Magari capisco che quello è un capitolo vecchio della mia vita e posso anche chiuderlo definitivamente, infondo sono già passati due anni.Improvvisamente mi sento richiamare dall'alto.
Alzo la testa e trovo Nova affacciata alla finestra che urla il mio nome.
«Che fai lì imbambolata?» Domanda, urlando.
Mi guardò intorno imbarazzata però poi rispondo urlando anche io:
«Niente.»«Allora vieni qui, Charlotte ha portato un dolce!» Urla ancora.
«Ok, arrivo Navigli!» Rispondo, per poi proseguire fino all'ingresso ridacchiando.
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Max Level 2 || Arón Piper
Fiksi PenggemarSono passati due anni dall'ultimo incontro tra Max e Vanessa. Lei ha proseguito i suoi studi e lo stage di lavoro; lui è uscito dalla sua dipendenza e sta lavorando per ottenere l'affidamento di suo figlio Thomas. Alla festa di laurea di un amico di...