Stringo la sua mano abbastanza forte, come se volessi convincerlo a non partire. La luce del tramonto attraversa le alte vetrate dell'aereoporto.
«Ei..» Bisbiglia lui. Mi giro lentamente, immersa ancora nei miei pensieri. «Non preoccuparti. Tornerò presto.» Ammette dietro un sorriso fiero.
Oggi Jonah partirà con Clarissa, per una visita di famiglia da dei loro cugini. Io e Poser li abbiamo accompagnati in aereoporto.Mancherà tre giorni e non è che non mi fido della situazione, non mi fido di me.
Ho la testa così pesante dai pensieri che tra un pò cadrò sul pavimento.
Poser sta poco lontano da me, insieme a Clarissa, che si abbracciano e si baciano come se dovesse tornare tra qualche mese.Io annuisco annunciando un piccolo sorriso di conforto, Jonah poggia la sua fronte sulla mia e chiude gli occhi, sorridendo.
«Stai diventando così importante che non vorrei lasciarti nemmeno per qualche ora.» Sospirando.
Il cuore batte forte e soffoco il respiro in un bacio. Un bacio dolce ed intenso.
Non voglio più soffrire e non voglio che soffra anche lui. Non voglio.Poser si avvicina tenendo per mano la sua Clarissa.
«Andiamo?» Domanda Clarissa al fratello. Ultimamente non è molto solare nei confronti di Jonah, ma credo sia normale tra fratelli.
Certo se penso al rapporto tra me ed Hardin penso subito che se ci parliamo in modo freddo come loro è perchè ci siamo lanciati qualche piatto addosso istanti prima, causa principale la sua gelosia. Non ho mai capito il loro rapporto o le cause principali dei loro litigi, ma non sono affari miei.Jonah le annuisce senza rispondere, mi afferra per i fianchi e mi bacia intensamente, seguito da un abbraccio molto intimo. Il suo respiro è sul mio collo e, mentre si solleva, sussurra al mio orecchio: «Non vedo l'ora di farlo con te.»
«Non lo faremo con nessun'altro. Tu con nessuno che non sia io ed io nessuno che non sia tu. Promesso?»
Scuoto la testa per silenziare la voce di Max dalla mia testa. Lo afferro per le spalle per allontanarlo. Lo guardo fisso.
E' Jonah. Non è Max. E' Jonah.«Che c'è?» Chiede preoccupato.
Scuoto la testa emulando un sorriso finto. Lui cerca di scrutarmi ma all'ennesimo richiamo di Clarissa, si lascia scappare un sorriso. Mi lascia un ultimo bacio e poi va via.Lo guardo andare con le mani tremanti. Mi sento dentro una acquario, una scatola di vetro che mi soffoca. Devo fare qualcosa per uscire da questo limbo.
Devo allontanare una volta per tutte Max da me. Non è giusto nei confronti di Jonah e fa male a me.
«Tutto bene?» Domanda Poser, poggiandomi una mano sulla spalla.
«Si si.» Dico tenendo gli occhi fissi su Jonah, finchè posso.
«Andiamo?» Chiede Poser, riferendosi alla festa in confraternita dove siamo stati invitati.
Da un lato non sono dell'umore, ma dall'altro mi farà bene. E poi sento dentro di me che, se dovesse esserci Max, ho questo bisogno di dovergli parlare e mettere un punto definitivo.
Non posso rischiare di perdere Jonah perchè lui mi gira intorno.
Devo ricordarmi quanto mi è costato fidarmi di lui.____
Scendo dall'auto di Poser e sono già tutti qui.
Vedo Hardin e Tessa ridere seduti su una panchina insieme ad altri ragazzi che conosco, per lo più di vista. Vado per salutarli, Hardin si alza di scatto e viene ad abbracciarmi.
«Ei Vez. Come stai?» Mi godo il suo abbraccio. Ogni singolo muscolo che si stringe su di me.
Se dovessero chiedermi mai: «Vanessa, chi è la persona più importante della tua vita?». Farei sicuramente il suo nome.Ricambio l'abbraccio prendendo un ultimo sospiro. Sento come se dovessi andare in guerra. Tuttavia, rispondo in modo naturale ad Hardin, saluto Tessa e, con la scusa che devo raggiungere
Priya dentro, mi allontano.Entro e, come al solito, c'è mezzo campus qui. Viene davvero difficile riconoscere gli uni dagli altri.
Mi dirigo verso il salotto dove di solito, trovo davvero Priya.
Giro l'angolo e, come da programma, lui è lì.
Ride e scherza con Poser e Kyle. Cerco di soffocare i pensieri positivi che ho su di lui come la sua particolare bellezza, che ti affascina come pochi. Scuoto la testa e, prometto a me stessa che dopo il primo drink della serata, andrò a parlargli.Mi avvicino al bancone, quasi vicino a lui. Mi verso da bere mentre nella mia testa rafforzo ciò che devo dirgli: «Max, ti devo parlare. Devi lasciarmi stare.»
Lo ripeto più e più volte.Quando finalmente mi decido. Mi giro. Lui mi vede con la coda dell'occhio e si gira anche. Rimane un pò interdetto.
Stavolta sono io che sto per avvicinarmi a lui e questa cosa non salta alla sua attenzione. I suoi occhi si addolciscono. Si gira più verso di me, quasi come per volersi avvicinare anche.
«Rimani fissa nel tuo obiettivo, Vanessa.» Mi ripeto fermamente.
Mentre sono a qualche passo da lui, sento pure oltre la forte musica.
«Amore mio!»Dietro Max si presenta la figura di Kenya.
Mi blocco. Lui socchiude gli occhi e si gira lentamente. Lei gli butta le braccia sul collo e lo stringe.«Ti sta mentendo. Lui non tiene a te. Non c'è niente di cui parlarci. Ti sta manipolando ma in realtà è lei che vuole davvero.»
Nella mia testa si formula questa frase. Il suo subcoscio non si sbaglia. Ed è il momento di andare via.Prendo il mio cocktail e mi dirigo verso il piano superiore. Sento un nodo alla gola.
Non so se sia perchè mi manca Jonah o perchè non sono riuscita a pianificare ciò che dovevo dire a Max. Mi sento così stupida.Cosa volevo dirgli? Di lasciarmi stare? Era solo uno stupido tentativo di poter parlare con lui perchè non c'è niente che m'infastidisca di più di quella ragazza. Niente.
Con me voleva solo una relazione di letto e invece da lei si fa chiamare "Amore mio". Ero solo una delle sue bambole.
Apro la solita porta della stanza con la finestra panoramica, la vecchissima stanza di Hardin. Entro ma improvvisamente, mi sento spingere in avanti. La porta si chiude dietro di me. Mi giro di scatto.
In mezzo secondo, mi ritrovo la figura di Max davanti a me. Respira velocemente come se avesse corso una maratona.
Il mio cuore batte in gola mentre veniamo avvolti dal nostro stesso silenzio.«Tu stavi per dirmi qualcosa ed io lo voglio sapere.» Pronuncia con fatica.
Mi ammorbidisco e, dandogli le spalle enuncio: «Torna dalla tua ragazza, Max.»«Sono già dalla mia ragazza.»
Mi afferra per il braccio e girandomi, mi bacia con ardore.Ho le labbra di Max sulle mie.
Ho finalmente le labbra di Max sulle mie.
Lascio cadere il cocktail suo pavimento lasciandomi avvolgere completamente dalla seconda persona più importante della mia vita.
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Max Level 2 || Arón Piper
Fiksi PenggemarSono passati due anni dall'ultimo incontro tra Max e Vanessa. Lei ha proseguito i suoi studi e lo stage di lavoro; lui è uscito dalla sua dipendenza e sta lavorando per ottenere l'affidamento di suo figlio Thomas. Alla festa di laurea di un amico di...