«Grazie ancora per la cena.» Dico, girandomi verso di lui. Siamo sulla sua Ford Mustang nera dentro e fuori, reduci da un appuntamento romantico in un ristorante situato su una terrazza, dove se chiudo gli occhi posso ancora vedere il panorama, stampato nella mia mente.
E lui, Jonah, è più bello che mai.
I suoi riccioli sono tirati dall'indietro con un filo di gel, la camicia sbottonata dai due bottoni superiori, infilata dentro dei lunghi pantaloni neri, impreziositi dai mocassini dal colore simile.Si gira sorridendo, siamo di fronte il vialetto di casa mia. Spegne il motore e poggia una mano sulla spalliera del mio sedile.
«Sei stata bene?» Pronuncia con voce calda e suadente.Annuisco un po' imbarazzata.
È così bello.
Mi sistema una ciocca dietro i capelli e mi guarda fisso negli occhi.
Distolgo lo sguardo e prendo parola:
«Mi dispiace solo magari non essere stata all'altezza.. Mi sarei vestita magari diversamente se avessi saputo..» Lo guardo.«Eri la più bella lì dentro.» Pian piano lo vedo avvicinarsi. Si mordicchia il labbro inferiore, senza staccare gli occhi dai miei.
«Jonah, io..»
Lui scuote la testa e mi bacia.
Le sue labbra sono così morbide.
Mette una mano dietro il collo e mi bacia con audacia.Bacia davvero bene, mi piace.
Ma perché il mio cervello continua ad urlarmi il suo nome.Infila la lingua e mi avvicina a lui.
Cerco di non oppormi ma è così difficile stare al passo con la sua audacia mentre in testa continuo a vedere Max.Sono così confusa dai suoi atteggiamenti che se ci ripenso, credo che forse sia questo il mio destino.
Senza Max, non avrei mai conosciuto, per vie traverse, Jonah.Magari io devo stare con lui.
Comincio a rilassarmi un po' di più, lasciandomi andare. Lui se ne accorge e, mentre lo bacio, ricambia.Metto una mano tra i suoi riccioli lasciandomi prendere dalla foga. Anche perché bacia così bene.
Improvvisamente, lui mi afferra dolcemente il collo, sollevandomi la testa. Mi bacia lì. Caldi e dolci baci sul collo.Mi limito ad abbracciarlo, ma in realtà non vorrei andare oltre questo. Spero lo stesso valga per lui perché potrebbe diventare imbarazzante.
Sto pensando troppo.
Passa la lingua, e mentre un brivido mi percorre lungo il corpo, cerco di concentrarmi sulla strada circostante. Non vorrei essere beccata qui e così.
Io ci studio in questa scuola, lui no.Però non ti sei fatta problemi a farti vedere da mezza università impasticcata mentre ti rompevi un dito.
Scuoto la testa e rimuovo il mio controsenso, cercando un valido motivo per lasciarlo fare.
Jonah mi piace si, ma stavolta voglio andarci piano.«Saliamo da te?» Dice, continuando a baciarmi il collo.
Appunto.
Sibilo qualche parola mentre cerco un modo dolce per rifiutare. Ma ci sto di nuovo pensando troppo. Così lui si stacca e mi guarda fisso negli occhi, in attesa di una risposta.
«Visto gli ultimi minuti passati qui, se ti facessi salire.. so già come andrà finire.» Mormoro.
Lui sbuffa una risata.
«E allora?» Domanda.«Non credo sia una buona idea.» Dico secca, continuando a tenere il mio braccio sulla sua spalla.
Lui si allontana un po', guardandomi confuso.
«Non te la prendere, sono stata bene.» Cerco di capire se sia arrabbiato o meno.
«Certo, quando ti è mai capitato.» Farfuglia lui, guardando di fronte a se, serrando il volante con le mani.
«Cosa?» Domando subito.Non capisco dove voglia andare a parare.
«Va bene.» Pronuncia, dubbioso.
Poggio una mano sul suo braccio ma lui non si gira.
«Dai non arrabbiarti. Meglio andare piano, no?» Dico, dolcemente.«Con Max non ti sei fatta di questi problemi.» Dice, guardandomi male.
Inarco un sopracciglio e spero di aver sentito male.
«Scusami?»
«Credi che non lo sappia? Non ti sei fatta problemi quando hai conosciuto lui, e adesso mi dici che devo aspettare? Mi sembra di essere anche meno sfrontato di lui.» Ribadisce.Quasi come se se lo meritasse più di Max.
«In questo momento sei molto sfrontato e poi, scusami, che ne sai tu di cosa siamo stati io e Max.» Dico, palesemente offesa.
«Cosa siete. Lo vedo come vi guardate, perché credi che lui venga tutte le volte a minacciarmi di lasciarti stare?» Urla sempre di più.Rimango un po' in silenzio, anche perché è la prima volta che la vedo così. Ma fatico a credergli.
«Jonah, non è vero.» Dico soltanto.
«E per questo che non vuoi, vero?» Domanda, con gli occhi lucidi.Scuoto la testa e mi avvicino ma lui si allontana.
«Proprio perché sai di me e Max, e sai com'è finita, voglio che lo stesso non accada con te. Ho bisogno di sentirmi pronta al 100%, piuttosto che lanciarmi dal primo che passa.» Spiego.Solleva lo sguardo verso di me. La sua gamba trema dal nervoso.
«Dimostrami che ti piaccio.» Si lancia.
Lo afferro per le guance, cercando di non accecarlo con il gesso e lo avvicino a me, baciandolo come meglio posso.
Ci credo. Credo che lui abbia solo paura di perdermi visto l'arrivo di Max. Ma io credo in lui.
Credo che possa darmi davvero tanto e non sarà una scopata a dimostrarlo, lo conoscerò piano piano.Lui si lascia andare. Mi afferra dalle braccia e avanza su di me. Mi abbraccia, in questo bacio che sa di amarezza e delusione. Lo guardo, lo guardo dolente.
Ci soffre ed io non posso fare nulla per questo.Devo solo resistere per far sì che vada tutto per il meglio, perché lui mi piace.
Inaspettatamente si stacca.
Amareggiato si gira dall'altro lato.
«Meglio che tu vada.» Dice, scostandosi i capelli dal volto.«Non voglio che si rovini tutto per questo, ti prego capiscimi.» Mormoro.
Lui sospira senza rispondere.Ma prima che possa aprire lo sportello, sconfitta, per andar via, lui prende parola:
«Perdonami.» Mi giro. «Non volevo essere insistente, ne tanto meno penso quello che ho detto. È solo che ho paura che la presenza di Max sia troppo presente e che rovini quello che stiamo creando perciò tendo a correre. Ma non è mia intenzione.» Ribadisce.«Max non..» M'interrompe, sollevando una mano.
«Non voglio parlarne. Voglio solo che ci viviamo io e te, senza Max.» Si gira finalmente verso di me. «Me lo prometti?»Mostro un sorriso stentato ma annuisco.
Lui forse conosce Max più di me e chissà a cosa starà pensando.Non dev'essere facile questa situazione.
Conosci una ragazza, lei ti piace, tu le piaci, ma hai la sensazione che una persona che conosci sia nel mezzo. E non sai che fare.Scendo dalla macchina.
Prima che lui sfrecci via, lasciandomi in piedi fissa su quell'umido marciapiede, mi guarda.Fisso negli occhi.
Qualcosa dentro di me mi dice che posso fidarmi, che mi piace. Ma c'è qualcosa che mi dice che finché non avrò eliminato fino all'ultima particella di pensiero che ho per Max, non potrò mai stare tranquilla.Ma quando lo vedo, qualcosa dentro di me barcolla.
Ogni mia sicurezza, ogni mia autorità.
E di fronte a lui, mi sento ancora la sua piccola peste.Questo suo comportamento con Jonah non aiuta, fa fraintendere, e lui ha ragione a sentirsi così.
Vorrei solo andare avanti, togliermi questa pellicola d'incertezza che ho in corpo ed andare, semplicemente, avanti.
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Max Level 2 || Arón Piper
Fiksi PenggemarSono passati due anni dall'ultimo incontro tra Max e Vanessa. Lei ha proseguito i suoi studi e lo stage di lavoro; lui è uscito dalla sua dipendenza e sta lavorando per ottenere l'affidamento di suo figlio Thomas. Alla festa di laurea di un amico di...