MAX
Prendo un bicchiere di Brandy dal bar, tengo d'occhio Thomas che gioca con gli altri bambini mentre mia madre e mio padre discutono sul da farsi.
Lascio qualche occhiata anche a Vanessa, visto che indossa un abito che non solo le valorizza le forme ma rischia di scoppiare dalla parte del seno. Oltretutto, è pure ubriaca.
Cerca di mantenere un comportamento adeguato, ma si vede proprio che non sta bene.
Improvvisamente, vedo che si solleva dalla sedia ma, visto che non riesce a mantenere l'equilibrio, cade tra le braccia di quel tizio che mi sta sulle palle, Elya.
Lui all'abbraccia mentre lei ride.
Le accarezza la schiena scollata e cerca di tenerla.«Possiamo tornare con Klaus, tesoro.»
Poggio malamente il bicchiere sul bancone, facendo sobbalzare mia madre.
«Fantastico.» Mi giro verso mio figlio. «Thomas! Andiamo!»«Papà, voglio restare.» Piagnucola lui.
«Andiamo!» Dico spazientito.
Mentre lui si alza senza obiettare, vedo Vanessa allontanarsi con Elya dietro il locale. Al buio.
«Sei il solito esibizionista.» Bofonchia mio padre.Comincio a perdere la pazienza.
«Tesoro.» Mormora mia madre. «Puoi lasciarlo.»
Io la guardo.
I suoi occhi sono confusi e la sua espressione tesa. Ha già capito. Le do un bacio sulla guancia per tranquillizzarla. Non sono venuto per rovinarle la festa.
«Verrò a prenderlo domani mattina.»Thomas si avvicina. Gli do una bacio sulla fronte e, dopo avergli detto di comportarsi bene, filo via.
Mentre cammino l'istinto mi dice solo di andare da Vanessa ed io lo seguirò.
Giro l'angolo, non c'è nessuno ma vedo Elya allontanarsi da solo mentre si sistema la cravatta. Il sangue mi arriva al cervello.
Lo afferro per la giacca e lo scaravento al muro.
«Dov'è?» Domando furioso.
Lui balbetta un po' poi finalmente mette due frasi in fila.«Vuole stare da sola per prendere un po' d'aria.»
Mi indica la posizione ed io intravedo i piedi di Vanessa.Lo lascio senza rispondere e mi appresto ad andare da lei.
La trovo seduta su un divanetto con la testa fra le mani. Resto un po' in silenzio. Lei solleva la testa e posso dire di vederla stare proprio una merda.
«Andiamo.» La prendo per il braccio ma lei si scansa.«Non ci sto con te.» Risponde, masticando le parole tra sè e sè. È fradicia.
«Non ti lascio qua a fare cazzate mentre non ci sono.»
Lei si alza barcollando. Mi guarda dal basso sotto le sue lunghe ciglia e con uno sguardo così sexy che la sbatterei qui su questo divanetto, pronuncia:
«Non avevi detto che sono proprietà di Jonah? E che non sono più un tuo problema?»Sollevo lo sguardo per non guardarla mentre il suo seno mi si piazza ad un centimetro dal petto.
Prendo un respiro profondo e rispondo:
«Si ma Jonah non c'è adesso perciò ti tengo d'occhio io.»Lei si allontana un po' barcollando.
«Non ho bisogno di te, ho i miei amici.»
Si gira rendendosi conto che non c'è nessuno.
«Va bene, mi costringi tu.»Sollevo i pantaloni e mi slancio per afferrarla. La carico sulla spalla e me la porto via.
Lei strepita e urla, battendo le mani sulla mia schiena.
«Max! Lasciami!»
«Ti riporto da Priya, mi ringrazierai.» Rispondo con fatica.Dopo aver fatto qualche metro, raggiungo la macchina. La poggio accanto a me ed apro la portiera.
«Entra.» Lei incrocia le braccia facendo di nuovo uscire il prosperoso seno. Guardo altrove. «Vanessa, entra.»
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Max Level 2 || Arón Piper
FanficSono passati due anni dall'ultimo incontro tra Max e Vanessa. Lei ha proseguito i suoi studi e lo stage di lavoro; lui è uscito dalla sua dipendenza e sta lavorando per ottenere l'affidamento di suo figlio Thomas. Alla festa di laurea di un amico di...