Bela Flor - Beltrozzi

Pelle d'oca

(G)

Sono passate due settimane dalla fine di Amici, sono ancora a Roma, Maria mi ha offerto di partecipare ad un suo programma che inizierà a breve ed io, entusiasta per la proposta, ho finito per accettarla.
Cantare sul palco, fare musica, ricercare melodie, passare giornate intere in studio sono il mio pane quotidiano, poterlo condividere con qualcuno credo sia un gesto d'amore immenso.
La musica è amore, è un misto tra condivisione e intimità, è conforto e divertimento allo stesso tempo, trasmette caldo se hai freddo e freddo se hai caldo.

Stamattina Roma sembra triste.
Il cielo è cupo, il terrazzo dell'appartamento della mia manager sembra catturare il vento che sbatte rumoroso contro le finestre, gli uccelli hanno anche smesso di cantare oggi.
Raggiungo la cucina, ho bisogno di un caffè, ormai molto spesso mi capita di non dormire di notte, ho mille cose a cui pensare, mille impegni da sostenere e l'euforia del momento non mi permette neanche di chiudere occhio.
Prendo il telefono, faccio partire la mia playlist.
Grazie musica, menomale che ci sei tu.
Riproduzione casule? Ma si, dai.
Flashlight, cazzo. Proprio questa doveva capitare?

Mi ricorda lei, vorrei non fosse così.
Mi ricorda lei ed è ormai inevitabile.

La sento spesso, per messaggio o per telefono. Ultimamente la mia mente ha smesso di cercare di dare una spiegazione a ciò che sento, o perlomeno a ciò che penso di sentire.
Forse è solo la mancanza, forse è normale. Ho condiviso con lei mesi dentro quella scuola, abbiamo pianto l'una sull'altra, riso l'una con l'altra e forse era diventata un'abitudine vederla tutti i giorni.
So da sempre quello che Marti sente per me, me l'ha confessato diverse volte e io sono stata sempre pronta a respingerla, sono fidanzata da diversi mesi e credo anche innamorata.
Non capisco però perché una canzone casuale della mia playlist ora mi ricordi lei.
Non so se è normale, forse capita, non mi è mai successo di sentirmi legata ad una canzone così tanto, probabilmente è il frutto dell'amicizia che abbiamo creato in questi mesi e del bene reciproco che ci siamo scambiate, con affetto.

Presa dai miei mille pensieri e dalle emozioni che cerco, invano, di reprimere, non mi accorgo nemmeno che sullo screen del mio telefono è arrivata la notifica di un suo messaggio.
Ormai sentirla per messaggio è un'abitudine, le piace raccontarmi cosa le succede durante il giorno, a volte si fa scappare qualche "mi manchi" di troppo, ma ho sempre adorato ascoltarla, darle conforto mi fa sentire migliore.
Migliore per me, o forse per lei.

Sblocco il telefono, sicuro mi scrive per raccontarmi qualche gossip o qualche notizia che ha sentito, è un'impicciona e si diverte a prendermi in giro con le fake news che girano.

"Buongiorno, Bibi. Non so se stai dormendo, volevo dirti che mia madre mi ha proposto di scendere a Roma per qualche giorno per andare a trovare zia. Quindi, per tua immensa fortuna, ci vediamo dopodomani! Buona giornata."

Ecco, sicuramente questo io non lo chiamo gossip.
Ecco, i miei pensieri tornano a riempirmi di domande, a colmarmi con emozioni sconosciute, a confrontarmi con situazioni che non pensavo di vivere, non così, non con lei.
Perché mi sento felice?
Perché ho paura?
Perché la mia pelle brucia già, sapendo che verrà stretta di nuovo tra le sue braccia?

Dio Gaia, quante paranoie ti fai.

Infondo non è un caso che questa giornata oggi sappia proprio di nuvole e paranoie.

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"Sono in viaggio, ti passo a salutare stasera se mi mandi l'indirizzo. Un bacio Gigi."

Mi sveglio con questo messaggio di Martina.
Già sono passati due giorni? Il tempo sembra volare, che strano.
Tremo un po' al pensiero di rivederla, le gambe non riescono a stare molto ferme oggi. Quando si parla di lei mi sembra sempre di ballarla quella samba, senza gravità.