Aspetto te

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(M)

Le mie mani le sfiorano ancora il ventre, non riesco a distogliere lo sguardo dal suo viso, in questo momento è così bella che mi mozza il fiato.

Incastra i suoi occhi nei miei quando la blocco per un secondo, vedo una sicurezza diversa in quel blu che si riflette nella stanza.

"Marti, non pensare, non ora." mi dice, stringendomi più stretta a sé, sembra aver paura di un mio allontanamento, sembra aver paura che il contatto delle nostre pelli possa interrompersi da un momento all'altro.

"Lo so, Bibi. Ho desiderato tutto questo per mesi interi, solo il tempo conosce la voglia che ho di te e di questo.." faccio riferimento al suo corpo, che ora percorro con lo sguardo.

Mi bruciano gli occhi, quanto bella sei?

"Non voglio tu faccia qualcosa per la quale possa pentirti, domani." concludo, questa volta incastro i miei occhi nei suoi.

"Martina, guardami negli occhi e dimmi se pensi davvero che domani io possa pentirmi di tutto questo. Non lo penso e penserò, non dopo che mi sto concedendo a te come non ho mai fatto con nessuno, non dopo che l'unica cosa che desidero in questo momento è sentirti così vicina."

Ed eccoci di nuovo, a lasciare le nostre emozioni libere nell'aria, a non pensare alle conseguenze.

"Gì, veramente ti sto parlando. Non posso controllarmi più di fronte questo, non dopo che l'ho voluto ogni giorno. Non voglio sbagliare. " le dico, non so neanche dove trovo il coraggio di dire queste cose, ma il suo corpo brucia sotto il mio e non riesco a staccarmi, non riesco a non perdere il controllo.

"Martina." mi dice lei, dandomi una spinta che mi fa cadere sul letto e che la porta ad appoggiarsi sul mio corpo sdraiato, senza farmi male.

Che determinazione, Gozzi.
Non pensavo avessi coraggio anche in questo.

È sempre stata la più razionale delle due, quella che prima di concedersi a qualcuno si riempie la testa di domande, quella che, prima di buttarsi a capofitto da un burrone, controlla se sotto c'è la terra su cui poggiare i piedi.
Io sono sempre stata quella impulsiva, quella che pensavo poco e davanti a ciò so di essere incapace di controllare l'istinto delle mie emozioni.

"Veramente, Martina? Adesso devo essere io a chiederti di andare oltre, senza doverci neanche pensare?" mi domanda, con un tono ironico, mentre i suoi occhi blu sono incastrati nei miei e i nostri corpi sono a contatto su questo letto.

"Beh, credo sia il minimo dopo mesi in cui non ho fatto altro che desiderarti da lontano." le rispondo divertita, non mi stancherò mai di provocarla.


Siamo ancora immobili, nella stessa posizione di poco tempo fa, di fronte allo stesso contatto.
Ho mille pensieri che offuscano la mente in questo momento, la voglia di farla mia per una notte e il desiderio di addormentarti sulla sua pelle calda si mischiano alla paura di sbagliare, di allontanarla, di spaventarla con l'amore che so sprigionerò ad ogni suo tocco.

Lei sembra accorgersi dei miei pensieri, so bene che è perfettamente in grado di leggermi.

"Che succede, Marti?" mi chiede, mentre poggia la sua mano sul mio viso.

"Mi fa ridere, ma credo di essere io ad aver paura ora." le rispondo, mentre chiudo gli occhi non appena sento la sua mano accarezzarmi.

"Non mi posso pentire di una cosa del genere, fidati di me quando te lo dico, per favore." mi prega, quasi sussurrando sulle mie labbra.

Sono ancora ad occhi chiusi, faccio un sospiro profondo prima di iniziare a parlare, so già che nel momento in cui li aprirò tornerò a navigare in quell'oceano di emozioni che solo lei è in grado di pilotare.

Bela Flor - BeltrozziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora