Lacrime

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(M)

Sono già cinque giorni che sono qui a Viadana dalla famiglia di Gaia, ogni volta che li vedo ridere insieme mi viene voglia di rimanerci per sempre qui con loro.
Ho un sorriso ebete stampato sulla faccia h 24, era tempo che non mi succedeva una cosa del genere e ogni volta mi viene un brivido al pensiero che la responsabile di tutta questa felicità è solo ed unicamente lei.
È bella, mi sembra che lo sia ogni giorno di più.
È bella quando gira per le stanze di questa casa enorme alla ricerca di qualcosa o qualcuno e mi lascia un bacio veloce sulle labbra se mi incrocia per il corridoio.
È bella quando rimprovera la mamma per battute che la imbarazzano, quando ride con Giorgia o abbraccia Frida.
È bella come l'aria che si respira dentro questa casa, un'aria d'amore, cura e protezione, che custodisce i ricordi di questa famiglia con gelosia.
È bella anche se la immagino da bambina, mentre muove i suoi primi passi sul prato del giardino di casa o mentre piange sul cuscino nella sua vecchia cameretta.

Anche stamattina mi sono alzata prima di lei, solitamente dorme sempre un po' più di me e neanche la sveglia riesce a sentire.
Mi dirigo verso la cucina per iniziare la mia colazione, forse giusto Luciana è sveglia a quest'ora dato che la tavola è già tutta preparata.
Mi siedo, aspettando che arrivi qualcuno ancora assonato a condividere un caffè con me.
Mentre do il primo morso al croissant alla marmellata lasciato al centro del tavolo, mi soffermo a pensare a questi giorni passati qui, mi sembra tutto troppo bello per una che la felicità è riuscita a toccarla con mano giusto una, forse due volte.
Eppure adesso, mi sembra di averla in mano la felicità, con lei e con l'amore che l'ha illuminata nel corso dei suoi anni di vita.
Penso alle sue sorelle, a Gio e a Frida, a quanto siano legate tra loro e a come sia bello vederle abbracciate su un divano la sera davanti un film.
Do un altro morso al croissant, stavolta i miei pensieri sono interrotti da dei passi che scendono lentamente le scale.

"Ah buongiorno, principessa!" è Giorgia a parlare, mentre si strofina ancora gli occhi assonnati.

"Ti sembro una principessa?" scherzo ironica con ancora il boccone tra i denti.

"Proprio no. Me l'hai fatto un caffè almeno?" domanda, punzecchiandomi.

"Menomale che ho scelto la sorella meno rompi palle." le rispondo con un sorriso, versando nella tazzina un po' di caffè ancora nella moka.

"A proposito, dove sta?" mi chiede, riferendosi a Gaia.

"Secondo te?"

"Allora non ti lamentare, solo una Gozzi ti fa compagnia a colazione." mi risponde lei, girando con un cucchiaino il fondo di zucchero nel caffè.

Dopo esserci perse in chiacchiere e battute, anche Frida ci raggiunge in cucina per mangiare i suoi soliti cinque biscotti con il latte.

"Menomale che sei arrivata, Giorgia dice che russo. Puoi dirle che non è vero per favore?" chiedo, rivolgendomi alla più piccola delle tre sorelle.

"È vero, non ha mai russato e ci dormo benissimo con lei." risponde, da quando siamo arrivate Fri ha voluto dormire sempre con Gaia, quindi ha occupato il posto di mezzo del letto matrimoniale.

"Sì, però amore stanotte dormi con la Gio perché stiamo troppo strette." urla Gaia da sopra le scale, cambio espressione ogni volta che la sento la mattina dopo una notte di silenzio.

"No, voglio dormire con voi." risponde la più piccola, facendo il muso alla sorella una volta arrivata in cucina.

"Dai Fri, lasciale un po' stare queste due!" si aggiunge Giorgia.

"Guardate che io dormo benissimo con Frida, eh. Almeno mi fa compagnia di notte, dato che tu ti addormenti subito." mi rivolgo a Gaia, che nel frattempo mi lascia un bacio a stampo sulle labbra.

Bela Flor - BeltrozziDove le storie prendono vita. Scoprilo ora