Se ne erano andati tutti.
Le mia amiche si erano assicurate che stessi bene e se ne andarono dato che sarebbe stato un giorno scolastico.Decisi di entrare in terza ora,ma dato il mio già ritardo incominciai a prepararmi.
Feci una cipolla disordinata e misi gli occhiali da vista dato che non mi andava di portare le lenti.
Mi vestì quasi praticamente a caso,non mi andava di fare una cosa troppo elaborata.
Indossai una felpa extra large nera con dei pantaloncini del medesimo colore,con sotto le jordan one nere.
Presi lo zaino,lo skate e il telefono.
Arrivai a scuola e filmai l'entrata in ritardo.
Entrai in classe e porsi svogliatamente le scuse alla prof di economia,mi diressi all'ultimo banco e mi accasciai sul tavolino non ascoltando minimante la lezione.
Finalmente la tortura finì,dato che non mi sentivo bene presi il mio zaino e mi diressi da dunkin per prendere qualcosa da mangiare per poi tornare a casa.
Ero appena arrivata a casa e la mia mano cominciò a tremare senza un motivo preciso.
Decisi di non farmi prendere dal panico e inalai più aria possibile per calmarmi,cosa praticamente inutili dato che anche le mie gambe cominciarono a tremare.
La testa mi girava e il petto mi pulsava ripetutamente dato il battito accelerato del mio cuore.
Quasi non mi reggevo in piedi,mi tenni ben salda alla maniglia della porta e digitai il numero di alejandro.
Chiamata.
Alejandro: dimmi gre
Io: a-ale vieni a casa perfavore
Alejandro: che succede?!
Io: c-credo che stia s-succedendo di nuovo
Alejandro: arrivo,tranquilla fai gli esercizi che ti diede la terapista.
—Attaccai la telefonata e come disse ale cominciai a muovere freneticamente le dita e pensare a cose positive.
Andai in bagno e bagnai polsi e faccia con acqua congelata,faceva parte degli esercizi della terapista.
Alejandro spalancò la porta e venne subito sù seguito da non so chi.
«grace!» urlò «s-sono in bagno» balbettai singhiozzando «stai calma» mi sorrise «respira profondamente» disse,cominciai a piangere,mi abbracciò subito stringendomi,avevo bisogno propio di quello,un'abbraccio di mio fratello.
«so che avevate discusso ma ha insistito» fece entrare mattia,mi fece un lieve sorriso e mi asciugai le lacrime.
«ehy» sussurrò il moro avvinandosi
«ciao» dissi fredda «sei ancora arrabbiata» si mise avanti a me «si» mi girai dal lato opposto del suo viso «guardami» girò con due dita il mio viso contro il suo.Forse in quel momento ero debole e stanca ma il mio istinto mi disse precisamente cosa fare.
Lo baciai.
Si staccò e mi fece un sorriso a 32 denti «scusa» mi disse «eri nervoso,ti capisco» sorrisi baciandolo.
«stasera rimani qui?» chiesi al moro «certo» sorrise «ordiniamo il sushi?» chiese «vabenee» risposi entusiasta.
Ordinammo il cibo e poco dopo arrivò e mangiammo come matti.
«sto per scoppiare» disse mattia massaggiandosi la pancia «si anche io» risi «che facciamoo» dissi annoiata «vestiti,ti porto in un posto..ah prendi lo skate io vado a prendere il mio e torno» disse per poi lasciarmi sola in casa con i miei soliti dubbi.
Corsi in camera e presi le prime cose che mi capitarono.
Indossai un jeans attillato e una maglia oversize che misi sblusata nel pantalone.
Sotto misi le air max 97 e presi il mio zaino e poi misi sotto braccio lo skate.Mattia aprì la porta e indossava un cappello nero,una maglia bianca con dei jeans neri.
«andiamo?» mi svegliò dai miei pensieri «ok» mi diressi verso di lui e montammo sullo skate.
«sei una capra» urlai tra il vento ridendo «ao ti metto sotto» urlò a sua volta,risi e scalciai sul suolo per andare più veloce,stessa cosa fece lui.
«tanto non mi raggiungiii» risi «gne gne» si lagnò.
Arrivammo nel posto,ero a dir poco affascinata.
Mi aveva portato in un campo di girasoli.
Era stupendo.
«m-mattia io» balbettai guardando l'orizzonte «shh» mi azzittì,mi abbracciò.
Per quanto quel gesto sia banale per me significava tanto,troppo.Lo amavo tantissimo,era tutto per me.
«grazie» sussurrai «grazie di tutto» strinsi la sua felpa per non piangere «ehy» mi accarezzò i capelli «grace capisci che senza di te sarei fottutamente perso? Io ti amo da morire,non so come spiegartelo,è il minimo che posso fare. Vorrei fare tutto quello di cui tu hai bisogno,ogni volta che avrai una difficoltà vorrei essere sempre lì a sostenerti e aiutarti,non desidero altro,voglio che tu stia bene»
Non risposi,ero troppo impegnata a piangere.
—
Spazio autrice:
Ok amo tutto ciò OAOXOOA
Voglio anche io un ragazzo come mattia:,,,,,(
Vabbe lol
ANDATE A LEGGERE LA MIA STORIA SU ALEJANDRO GRAZIE KISSSSS❤️
Votate addio vi amo
STAI LEGGENDO
I start again from you//mattia polibio
ChickLit//completa❤️\\ grace,16 anni. una ragazza decisa e vendicativa che ne sarà di lei quando rincontrerà quello che era il suo incubo fatto a persona?