45,ultimo capitolo.

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Perchè ero ancora attaccata alle labbra ryan?

No non potevo.

Non potevo fare questo a mattia,al mio mattia.

Mi staccai lentamente dalle labbra del ragazzo avanti a me,me esso posizionò la mano dietro la mia nuca e mi posizionò di nuovo sulle sue labbra.

È cosi provocante..

Cosa? Zitta tu!

Sexy..

Non ho bisogno di te

Perchè lo stai ancora baciando?

Non lo so.

«ryan» mi staccai «non posso,e lo sai» lo guardai negli occhi,era veramente bello.

Aveva dei capelli stupendi.

Meglio quelli di mattia

Degli occhi bellissimi

Non paragonabili a quelli di polibio

Le labbra rosee e gonfie

Ricorda le labbra di mattia,ricordatele.

Cazzo,hai ragione.

«tu non ami mattia» affermò «cosa? Ma tu che ne sai?» dissi scocciata.

«i 7 minuti sono-» cazzo «che cazzo fai con la mia ragazza» urlò mattia «ehy amico,tranquillo» si girò verso mattia «grace,perchè hai le labbra gonfie?» urlò «mattia calmati» mi avvicinai «non è assolutamente come pensi» gli accarezzai il braccio «tu adesso mi spieghi che cazzo dovrei farmene delle tue spiegazioni quando ti sei limonata tutto il tempo com questo...essere» sputò acido «mattia devi calmarti» mi tremavano le gambe.

«io non so più che dire» se ne andò.

«mattia!» lo rincorsi «dimmi cazzo» si girò con le lacrime agli occhi «mattia sono una pessima persona lo so,ma non ho mai avuto intenzione di farti soffrire» i miei occhi cominciarono a riempirsi di lacrime.

«grace io ti amo,ti amo più della mia vita,più di qualsiasi cazzo di cosa sulla terra. Non ce un minchia di giorno che non ti dimostro quanto stra cazzo ti amo e tu ti limoni con un pervertito che neanche conosci? Tu non sei grace» urlò in lacrime.

Avevo la testa in fiamme

Non sapevo minimante cosa fare.

Mi girai e vidi ryan con un sorriso beffardo in volto.

Mi avvicinai di scatto e gli diedi uno schiaffo talmente forte che si era sentito lo schiocco del palmo che si poggiava sulla guancia.

«sei un coglione! È tutta colpa tua!» urlai «non è colpa mia se mi hai ricambiato il bacio» fece le spallucce indifferente «sei un'idiota menefreghista,vaffanculo» me ne andai.

Arrivai al falò e non c'era più nessuno.

Wow.

Mi diressi verso casa.

Spalancai la porta di casa e vidi tutti seduti sul divano in silenzio.

«grace ti rendi conto?» esordì alejandro «si me ne rendo conto,ma cazzo,non so cosa e perchè l'ho fatto. Io non volevo baciarlo!» esclamai in preda ad un'attacco di panico.

Mentre alejandro mi urlava contro la mia mano seguita da tutti i miei arti cominciarono a tremare.

Porca puttana.

«stai bene grace?» si avvicinò charlie  «n-no» corsi in bagno.

Mi chiusi in esso e mi sciacquai velocemente il viso con l'acqua gelida.

I start again from you//mattia polibioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora