Capitolo 39 parte 1

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I tre ragazzi ancora stesi  al suolo di quell'umida e fredda grotta, si svegliarono contemporaneamente urlando e annaspando in cerca d'aria.
Stavano cercando di dimenticarsi le orribili esperienze che avevano avuto pochi secondi prima, segnandoli nel profondo.
Aurora era segnata dalle parole dalla sosia della sua cara sorella maggiore, era assai ferita dalle crude parole di ella, Aura era un pilastro fondamentale nella sua vita e allo stesso tempo un punto debole.
Nat invece era devastato dal suo scarso senso di controllo da se stesso e di aver ferito una creatura innocente, ove quella creatura stava solo proteggendo il proprio cucciolo, egli promise con una promessa silenziosa che nessuno sapeva tranne lui e la sua anima inghiottita dai sensi di colpa. L'ultimo ma non meno importante, Joshua, ebbe la prova più ardua di tutte,era pure  restio solo al pensiero di tornarvici con la mente e al parlarne lo rifiutava con tutto se stesso, non sarà per nulla semplice per Aurora sapere le sue recondite debolezze e paure che aveva celato con estrema cura dentro la coltre di una maschera di menefreghismo e indifferenza fortificata dall'avanzare del tempo. 
I tre si guardarono in giro, ma non tanto a lungo, si misero subito in allerta quando notarono una figura massiccia davanti a loro, Aurora trattene a stento un urlo stridulo,  il corpo della creatura era  fatto solo di un denso fumo nero mischiato dal colore blu notte, occhi rosso sangue, mani callose e grandi ove vi era circondata la stessa nebbia che vi era composto il suo corpo, aveva stampato un ghigno gelido che faceva accapponare la pelle ai tre, ma ai tre non sembrava che l'essere non dava l'intenzione di attaccarli e si rilassarono un poco continuando ovviamente ad avere una posizione di difesa e di attacco .

-spegnete i bollenti spiriti, non sono un vostro nemico, almeno non più, avente superato la mia prova, non sarò io ad attaccarvi per questa volta, adesso sta a qualcun'altro a "testarvi"- disse egli facendo le virgolette all'ultima parola - Io sono solo il guardiano di questa sperduta e dimenticata isola sovrannaturale.... venne scoperta dagli albori dei tempi, usata come casa dalle creature magiche che non si sapevano difendere e venne chiamata Dulyeoum, so benissimo cosa state cercando, ma non sarà per nulla facile prenderla o per meglio dire trovarla- disse la figura che fluttuava davanti agli occhi increduli dei ragazzi.

-Aspetta sottospecie di genio di una lampada di Aladino... prima di tutto chi sei? Secondo chi ci vuole mettere alla prova? E come fai a sapere molte cose di noi e di cosa vogliamo?- disse Joshua con la sua estrema finezza e garbo di un elefante maschio nella stagione degli amori

-Joshua, ma è mai possibile avere un po' di gentilezza da parte tua, non siamo nelle condizioni di essere così spavaldi, arroganti e sicuri di noi- disse Aurora tirandoli un'orecchio -ci scusi, per piacere ci può spiegare meglio cosa voleva intendere e le domande di questo ragazzo estremamente maleducato-disse Aurora per addolcire la pillola visto che quell'essere stava fulminando ancora con lo sguardo il principe dei vampiri, invece Nat scuoteva la testa esasperato pensando tale padre, tale figlio.

-non sarà una persona sovrannaturale a testarvi, ma l'isola stessa...giocherà con le vostre paure più nascoste e mai rivelate a nessuno, non come ho fatto io, ma tenete in conto che io ci sono andato piano, potevo ancora calcare di più la mano, vero Aurora? Vero Joshua?- domando ai due, con il vampiro che fece finta di nulla, invece la ragazza iniziò un poco a tremare.

La figura fluttuante, circondata da quella fastidiosa e perenne nube nera  si stagliava su di loro, come se fosse un dio onnipotente dicendo -io sono solo un'innocuo spettatore- finì con un ghigno verso Joshua, egli aveva visto nel sogno cosa lo spaventava più al mondo e non vedeva l'ora di vedere come se la sarebbe cavata, almeno così il suo ego si poteva sgonfiare accettando che non si può fare tutto da soli e che se avevi degli amici era un bene affidarsi a loro e non era uno stupido punto debole.

Quelli sicuri di loro sono sempre quelli che hanno più punti deboli da colpire... un classico che non passa mai di moda pensò la creatura sospirando, poi egli spostò lo sguardo su Aurora senza saperlo quella ragazza lo aveva aiutato ad uscire inspiegabilmente dal suo incubo ed introdursi nel suo ed aiutarla a sfuggire uno delle sue paure più profonde,sapevo benissimo che aveva la paura di essere odiata da sua sorella maggiore, non so ancora da cosa era derivata tutta questa paura ma dopo tutto non sono affari miei , ho giocato su quello per farle capire che le sue paura sono quelle che maggiormente ferirà i suoi due amici, so benissimo che l'isola ci andrà su pesante più di quello che ho fatto io e ho timore che non ne usciranno vivi da qui....c'è l'ha faranno questi stecchini?!...Mah staremo a vedere se mai li aiuterò un po' senza farmi scoprire ovviamente. Lo spirito ricominciò a parlare destando dai loro pensieri le povere cavie dell'isola, però venne interrotto da Nat prima che potesse emettere altri suoni. 

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