Capitolo 27

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-venite su, io da solo con Lem non c'è l'ha facciamo, su seguitemi- disse Joshua palesandosi  dal nulla in mezzo al salotto per poi prendendo Aurora e Nat per le braccia e trascinandoli al piano di sopra come fossero nulla, delle piume, erano facilmente trainabili, i due non si opposero, tranne all'inizio Nat non voleva lasciare sola la sorella, ma si arrese e seguì il vampiro, ma non sapevano cosa gli aspettava quando varcheranno la porta della stanza dove vi erano i due svenuti e Lem.








....il vampiro ed i due licantropi arrivarono davanti alla porta, la aprirono trovandosi una scena immaginabile alle loro menti ed ai loro occhi, videro la figura slanciata di Lem chinata, protesa verso i polsi sanguinanti di Uriel, ed in quel preciso istante egli si girò verso i tre facendo vedere il suo volto che lasciò sconvolta Aurora e sorpreso Nat, ma non né aveva paura, in realtà né era affascinato dalla singolarità della cosa, invece Joshua aveva un volto neutro, inespressivo e duro come il marmo, egli si aspettava una cosa  del genere da un giorno all'altro, ma non si aspettava che accadesse così velocemente, sperò che poteva gestire il tutto con maestria e sistemare quella situazione critica quanto singolare.
Lem in quel preciso istante aveva qualcosa di strano nei suoi occhi, dalla parte destra aveva acquisito una nuovo colore ha detta di Aurora era parecchio allarmante, ma non era così, era la sua vera essenza e natura che chiamava dirompente, cercando di scalpitare per poter uscire allo scoperto e far vedere le sue potenzialità.
Lem aveva la pupilla rosso come il sangue ed l'iride completamente nera come un buco nero, il colore rosso dirompeva come una fiamma viva e brillante come un rubino.
Egli stava uccidendo con lo sguardo i tre ragazzi per averlo  interrotto, Lem non aveva più il controllo della sua mente e delle sue facoltà, era come un'animale feroce che non vedeva l'ora di azzannare e gustare la sua prelibata preda tanto attesa.
Aurora non si fece spaventare od intimorire, fece un passo ma Lem scoprì i canini contemporaneamente avanzò lanciando un comodino con sopra una lampada, ella si abbassò e la schivò. Joshua prese da un braccio Aurora e se la mise dietro di sé, accurandosi di non farsi ammazzare, il principe dei vampiri anche egli scoprì sia i suoi canini lattei come un bagliore di luce lunare ed facendo brillare i suoi occhi come due  gemme rosse assi  preziose, erano come carboni ardenti ed allo stesso tempo freddi come le calotte polari ed affilati come lame taglienti.

-Lem adesso tu vieni con me- disse Joshua con tono autoritario ed assai freddo, il suo tono non ammetteva replica, era il tono di un capo Clan che sta dando ordini al suo branco

Lem era assai iracondo che tirò un pugno al muro da frantumarequella parte ed scattò in avanti pronto a fendere il suo calcolato e netto attacco impiegato ad una parte specifica del corpo del vampiro, tutto venne fermato da Nat che si contrappose tra i due ragazzi  abbracciando di slancio il suo migliore da fargli cadere in un sordo tonfo sordo, i due amici non avevano nessun segreto tra di loro si raccontavano tutto, anche di quelle piccole che agli occhi degli altri avevano poco valore o stupide, ma non per loro due, uno conosceva ogni segreto dell'altro, insicurezza e paura dell'altro, ecco perché avrebbe fatto qualsiasi cosa per lui anche lanciarsi tra le sue braccia quando non era in se, con il pericolo che lo attacchi, sarebbe pure morto per lui.
Nat era ancora giovane per avere un sentimento di amicizia così profondo ma era estremamente intelligente e razionale da poterselo permettere.

- ti prego ritorna in te- disse Nat ad alta voce per poi sussurrare- torna da me...ti prego- finì che anche una piccola e solitaria lacrima a solcargli il viso diafano come la neve fresca, poi molte altre lacrime salate da bagnare la maglietta dell'altro

Lem si destò solo quando sentì all'altezza del suo cuore palpitante, coperta dalla maglietta scura che aveva indosso inzuppata da lacrime piene di sentimenti alquanto contrastanti.
Egli quando riaquisto il suo occhio destro mise le sue mani sulla vita del più piccolo ed sussurrò un percettibile "Nat" che face spalancare gli occhi al più piccolo che accennò un piccolo sorriso.
Joshua approfittò della distrazione dei due, prese dalla vita di Nat e lo alzò da sopra Lem e lo mise vicino ad Aurora che non aveva proferito alcuna parola.
Joshua poi prese il polso di Lem che era alquanto scombussolato dagli eventi e dai forti connotati di vomito che gli arrivavano in quel preciso istante, ricordandosi quello che aveva fatto e domandandosi: perché l'ho fatto? Che cosa mi era preso? Cosa sono diventato? Sono una persona orribile o come ho potuto fare una cosa del genere

-noi andiamo fuori a risolvere due cosucce da nulla, intanto voi prendetevi cura dei due feriti-disse Joshua trascinando Lem fuori dalla grande stanza

Joshua aprì la porta e vi trovò Crystal, Aura e Noah pronti a irrompere nella camera ma si fermarono in tempo dal non andre addosso ai due ragazzi ed a fare una strage di corpi

-che sta succedendo qua, vi avevo detto di prendervi cura dei feriti non di fare una terza guerra mondiale- disse Noah con un sopracciglio alzato

-ahahah spiritoso- disse egli sarcastico -non è successo nulla di grave...adesso se non vi dispiace, noi due andiamo a parlare, ritorneremo tra poco- disse Joshua quando stava per uscire dalla stanza ma venne fermato da Crystal

-Aspettate nanca qualcuno nella stanza...manca Natasha, dove sarà andata a finire?- disse Crystal sospettosa, ella non si era mai fidata di quella ragazza, aveva troppa oscurità dentro di sé, se né percepiva fin troppa per i gusti della ragazza, che ogni volta doveva reprimere l'istinto di pensare che era una creatura maligna

-Ci pensiamo dopo...voi andate e sbrigatevi non voglio altri guai, intanto noi dobbiamo trovare una soluzione per Uriel e Nash- disse Noah con una postura rigida, con le braccia incrociate al petto, aveva una postura autoritaria, da vero Alpha

E con questo Joshua e Lem lasciarono dalla stanza, con il secondo pieno di domande e domande con le risposte mancate che forse poteva dargli il principe dei vampiri.
Intanto gli altri si misero al lavoro con Aura che dava istruzioni ad Crystal, era in grado solo lei di aiutarli nella guarigione, essendo che l'unico che conosceva un minimo di medicina era steso a pancia in giù sul letto che mugugnava di dolore e con il respiro pensante ed affannato

-forse abbiamo un nuovo nemico... questa persona dice di essere la discendente di Eris o qualcosa del genere ed è lei che ha ferito Nash quando stavamo attraversando il portale...forse l'ho fatta un po' irritare ecco- disse Aura dopo aver guarito i due e senza accorgersene aveva sganciando una bomba su battibecchi ed altro

-Hai detto Eris....mmh siamo un po' nei guai...Eris è una Divinità della mitologia greca ed è la Dea della discordia, ella è una Divinità spietata, animatrice di conflitti, semina odio in tutti gli esseri viventi senza che quelli che né subiscono la sua influenza se né  accorgano, era anche animatrice delle guerre degli uomini, ci gode pure, è un divertimento per la Dea.
Ah...a come  arma aveva una lancia in grado si squarciare il cielo in un sol fendente, dalla sua bocca si sprigionano fiamme spaventose, mentre la sua voce tonante accende gli animi degli uomini verso il male...e se abbiamo come nemico che ha la sua discendenza non è la cosa più bella del mondo...sono sicura che la ragazza che discende dalla divinità è in grado di soggiogare qualsiasi mente, è un nemico da temere e da non prendere sotto gamba- disse Crystal assopita nei suoi pensieri che gli aveva esternati senza volere esternati ad alta voce da farsi sentire da tutti quanti in quella stanza

-perfetto c'è lo potevi dire prima questa cosa non credi- disse Aurora che senza volere attaccò ingiustamente sua sorella maggiore

-ma...COSA STAI DICENDO... non avevamo nemmeno il tempo di tirare sospiro di sollievo che ci attaccavano, ADESSO AUTORA DIMMI COME..come avrei potuto dirvelo- disse Aura un poco ferita dalle parole della sorella che gli aveva rivolto -guardate fate come volete, io vado di sotto se avete bisogno o di rifacciarmi di qualcos'altro, mi trovate lì- disse prima di chiudere in modo poco aggraziato la porta dietro di sé ed andare al piano di sotto senza guardarsi indietro o ripensare e fare un passo indietro

-hai sbagliato Aurora...tua sorella aveva rischiato di morire pochi minuti fa e siamo riusciti a prevenire questa cosa solo con un sigillo...l'hai attaccata ingiustamente è meglio che le vai a parlare-disse Crystal con voce pacata

-hai ragione- disse Aurora

-cercate di non scannarvi a vicenda- disse Nat in mondo scherzoso ed in modo affabile

-ah ah molto divertente-disse Aurora sorridendogli in modo dolce ed amichevole

Crystal su molte cose aveva ragione, ma in una né aveva più delle altre e che il loro multi-nemico aveva molte risorse, molti assi nella manica e piani subdoli, come la discendente di Eris che stava già agendo nell'ombra, in modo assai contorto e subdolo

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Ciao a tutti,
Ecco a voi un altro capitolo, sperando che non si sposti di posto ma su questa cosa io non ho potere di cambiare questa cosa...spero che vi sia piaciuto il capitolo (commentate se volete, a me farebbe molto piacere sapere cosa né pensiate)...con ciò auguro a tutti una buona giornata

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