Capitolo 17

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Demon si era da un bel po' trasformato in una bestia ripiena di dolore e rabbia, stava sfogando su ogni cosa e sul suo fratellastro, egli non si poteva definire un Alpha era troppo grande forse anche di suo padre, che aveva colto le potenzialità del figlio, Saumis provava molta invidia e voleva che diventasse come lui o se non peggio, ma il piano fallì molte volte, allora Saumis voleva provare un altra volta a farlo diventare come lui e si voleva servire di Armony e dei suoi nipotini, Saumis voleva creare una bestia che voleva controllarla a proprio piacimento, ma gli servivano i poteri della Dea Lupa e adesso ne aveva a disposizione ben tre da sfruttare a suo piacimento, egli voleva un mostro assetato di sangue pronto ad uccidere tutti che si pongano sulla sua strada, voleva la distruzione di tutto, così per poter costruire il suo mondo ideale, dove i più forti dominano e mangiano i più deboli, venivano sottomessi o peggio, uccisi e questa visione a Saumis lo allettava molto e si pregustava la sua vittoria ogni volta che ci pensava  

in quel momento i  due fratelli, si stavano fronteggiando senza esclusioni di colpi, Shin cercava di portarlo alla ragione ma fu tutto inutile, egli distruggeva tutto senza fermarsi, era una macchina in quel preciso istante, una bestia predominata dall'ira più cieca, Cass cercava in tutti i modi di aiutare con i suoi poteri da sacerdotessa ma poi ella si fermò all'improvviso sentendo una sensazione sgradevole alla guancia, le bruciava, lì Cass capì che stava succedendo qualcosa ad Armony essendo che era ed è la guardiana della Dea Lupa, erano collegate da un filo invisibile, quello di un giuramento che poi dovrà fare anche Aura, sua ormai figlia, si Cass la considera sangue del suo sangue, Cass si avvicinò ad Erick  

-Erick io devo andare a salvare la mia migliore amica,  adesso so dove si trova e nessuno mi fermerà ad andarla ad aiutarla, Demon non è nelle condizioni di venire con me, prima deve calmasi, ci andrò con Raina al massimo so di cosa è capace, sento la sua aura che è più forte di quando era viva, avrà fatto un patto con uno spirito di una divinità buona o qualcosa del genere, lì avrà prestato i suoi poteri o altro, l'unica che ce l'ho può dire è lei- sussurrò Cass all'orecchio di Erick che sbarrò gli occhi

-No aspetta dove credi andare...io vengo con te, è fuori discussione che vi lasci andare da sole- sibilo Erick prendendole il polso prima che potesse fuggire via d lui

-tu devi stare qui con Shin, non ce la può fare da solo, con un bestione fuori controllo e che sta radendo questo posto al suolo- disse Cass cercando di liberarsi dalla presa di Erick sbuffò  

-okay, ma portati dietro anche Kris, miglio tre che due- disse Erick non volendosi sentire un no

-ehi io che centro adesso tenetemi fuori da questa storia assurda-disse il vampiro 

-Zitto tu- dissero Cass ed Erick fulminandolo con lo sguardo 

-invece di blaterare a vuoto chiama gli altri vampiri per un eventuale battaglia- disse Raina 

-Prima andate da Armony e poi i rinforzi- disse Erick 

-affare fatto- disse Cass poi Erick le lasciò libero il polso -andiamo, non voglio perdere le tracce di Armony-

quella confusione attirò Demon che scattò verso i tre che stavano uscendo dalla Casa Branco, Shin a quello scattò fulmineo di suo fratello venne scaraventato per terra e Yerin lo andò subito a soccorrere, Erick si mise sulla strada di Demon e lo  ferì al fianco, Demon per un secondo si accasciò al suolo a uggiolare di dolore ma non molò la spugna si rialzò anche se un po' di sangue si depositò sul suolo e ringhiò a egli che lo ebbe ferito 

-scusa amico mio ma non permetto a nessuno di ferire la mia compagna e di cercare di uccidere i miei amici....ma adesso devi calmarti loro stanno andando a salvare Armony mi hai capito zuccone che non sei altro- disse Erick cercando di distrarlo facendo in modo che Yerin si avvicinasse silenziosamente con in mano una siringa in mano pieno di tranquillante che poteva stendere un elefante, Yerin saltò addosso al lupo e Demon cominciò a dimenarsi come un toro imbufalito, ignorando il dolore al suo fianco, come se non esistesse, la donna conficcò la siringa sul retro del collo dell'animale indemoniato che tirò un ringhio gutturale, ella iniettò il contenuto della siringa, che dopo un paio di minuti Demon cadde a terra, poco a poco ritornò nella sua forma umana con i suoi vestiti a dosso anche alle estremità erano un po' rotti, con il fianco un po' sanguinante che imbrattò leggermente quello che aveva indosso  

-mmh...metodo interessante da usare- disse Erick pulendo il pugnale  

-meglio del tuo....adesso dove troviamo il medico del branco secondo te, sono tutti sparpagliati chi sa dove-disse Yerin 


Intanto Noah si era piano piano calmato, ma rimaneva comunque abbracciato alla ragazza per paura di perderla non smettendo di tenere stretto il suo forte ma allo stesso tempo fragile corpo, il cui era pronto a donargli amore e riparare le sue ferite ed al suo baglio più grande, ferire la persona che gli era sempre stata vicina e che lui ha allontanato nei peggiori modi possibili, l'aveva ferirla da portarla a farla cambiare così drasticamente, da non vedere più quella bontà che la caratterizzava, invece da parte di Crystal cera solo una grande confusione che non riusciva a sgarbugliare senza un aiuto, ma non sapeva a chi chiedere, non sapeva più come farlo, ma soprattutto non voleva chiedere più nessun aiuto, voleva solo sua madre che era un ottima consigliera, sapeva sempre cosa fare, ma lei non cera e si sentiva in colpa, molto in colpa, Crystal promise a se stessa che avrebbe protetto i suoi amici e il suo amato fratello, ella fece un'altra silenziosa promessa che avrebbe rivelato più in la sia a se stessa e alla sua coscienza, che ancora si rifiutava renderla realtà o solo di concepirla, per il suo subconscio era ancora una cosa irrealizzabile, ma col tempo e provandoci seriamente potrà farcela

-Noah, stai cominciando seriamente a pesare spostati per favore- disse Crystal con la sua solita voce fredda ma con anche un accentuata morbidezza sul suo tono ancora piatto e privo di alcun sentimento apparente 

-No non voglio che le cose ritornino come prima- disse Noah stingendola a sé come a tenere di perdere la sua anima gemella per sempre e per lui era inconcepibile di perdere la sua Mate, una persona  importante per egli anche prima di rendersene veramente conto  

-ti ho fatto una promessa ricordi e non sono una che infrange le promesse- disse Crystal in uno sbuffo 

-no tu mi hai dato una chance non una promessa che avresti potuto perdonarmi e in seguito un giorno amarmi- disse Noah con testardaggine non smettendo un attimo di fissarla con i suoi splendidi e scuri occhi a mandorla, che la incantavano ogni volta, ma ella non era disposta ad ammetterlo a se stessa e benché minimo agli altri, soprattutto a Noah che avrebbe solo fatto gonfiare maggiormente  il suo ego, la ragazza aprì la bocca per darli la sua risposta ma un fragore  proveniente dal piano di sotto, fece alzare i due dal letto e precipitarsi al piano di sotto

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Ciao ragazz*
Scusate del ritardo spero vi possa piacere questo capitolo spero che ci possano essere commenti adoro leggere cosa pensate del libro o del capitolo
Scusate per eventuali errori
Ringrazio per le persone che continuano a leggere la mia storia
Ringrazio anche le persone che commentano e votano la storia grazie per il supporto che mi date...veramente grazie


             

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