Io e Ross non siamo quasi mai senza l'altro e, infatti, papà ci dice sempre che se non impariamo a stare senza il nostro gemello, finiremo per non separarci mai più. Il college dovrà essere lo stesso, dovremo fare lo stesso lavoro, non ci dovremo sposare e altre cose che si aggiungono alla lista di 'come diventerà la vita dei gemelli Jensen-Ball se non imparano a stare soli'.
L'unica cosa che ci separa è la musica. Roswell suona la chitarra per cui quando lui deve suonare o quando ha lezione io sono da solo.
Ora è uno di quei momenti.
Roswell è appena uscito di casa per la sua lezione e io già mi sto annoiando. Forse papà ha ragione. Dovrei provare a cambiare amicizie o a trovare un hobby tutto mio. Non mi interessa niente in particolare, però. L'unico sport che mi piace oltre al basket è il nuoto ma cosa mi serve andare in piscina quando ho il mare a due passi? Non è un hobby che fa per me. Non so disegnare e, anche se fossi capace, non avrei nemmeno voglia di fare delle lezioni d'arte. Non mi piace suonare nessun tipo di strumento. L'unico che mi ispira è il pianoforte ma non so perché non l'ho mai detto a papà e quindi non ne abbiamo mai comprato uno e non mi ha nemmeno mai iscritto a qualche corso.
Per fortuna il mio cellulare squilla e riesco ad uscire da quello stato di noia che mi stava già iniziando a schiacciare.
"Pronto?"
'Peter, sono Kevin. Vi va di venire da me? Mi sto annoiando e non c'è nessuno in casa'
"Anche io mi sto annoiando. Ross è a chitarra. Fra dieci minuti posso essere da te"
'Perfetto. Sei il mio salvatore'
Ridacchio e poi attacco velocemente.
Dopo aver ripreso fiato, mi guardo allo specchio. Il ciuffo castano è tutto in disordine e la maglietta bianca è stropicciata.
Prendo un'altra maglietta totalmente bianca e la indosso. Così va già meglio.
In bagno cerco di sistemarmi i capelli dandogli una forma quanto meno accettabile poi metto di corsa le scarpe e vado in camera di Christopher.
"Kit, vado da Kevin. Fra dieci minuti arriva papà. Non aprire a nessuno"
"Va bene. Ross e Cathy quando arrivano?"
"Ross fra un'ora e mezza. Catherine fra due ore. A dopo, piccoletto"
Chiude la porta a chiave per sicurezza e poi mi dirigo verso casa di Kevin.
Non abitiamo molto lontani per fortuna. E' il più vicino fra tutti i miei amici.
Mentre cammino, mi sento osservato. Mi sento sempre osservato quando sto andando verso casa di Kev o quando sono in sua compagnia. E' come se la gente mi accusasse del fatto che mi piace il mio migliore amico.
Ormai mi piace da un anno. Sto cercando di farmi passare i sentimenti che provo per lui da molto tempo perché so che lui non ricambia, però proprio non ci riesco. In più se aggiungiamo il fatto che nessuno e dico nessuno sa che mi piacciono i ragazzi e non le ragazze rende il tutto ancora più colpevolizzante Nemmeno Ross lo sa e lui è la persona di cui mi fido di più.
Non è che non glielo voglia dire perché ho paura che lo vada a dire a Kevin o a tutto il mondo, è che ho paura di deluderlo. Mi parla sempre di quanto sia bella quella ragazza, quanto sia simpatica l'altra e... guarda l'amica di Catherine! Gli piaccio sicuramente.
Ross ne rimarrebbe deluso ed io non voglio ferirlo.
La gente che mi passa accanto, però, sembra che sappia tutto su di me come se davanti agli sconosciuti fossi un libro aperto.
STAI LEGGENDO
MERAVIGLIE
RomanceSEQUEL DI MERAVIGLIA Consiglio di leggere prima 'Meraviglia' ma è possibile leggerli separatamente Jess è diventato adulto e ha quattro splendidi figli. Aveva immaginato di poter diventare padre con al suo fianco Noah, sia come migliore amico che co...