Non volevo che Roswell se ne andasse ma forse la solitudine mi farà bene.
Papà mi ha concesso di andare agli allenamenti mentre Ross è andato da Spencer a mettere a posto i suoi bagagli.
Mi fa strano pensare che lo potrò vedere solo a scuola e agli allenamenti. Non sono mai stato senza di lui e ora dovrò vivere due settimane senza vederlo ogni mattina e senza dargli la buonanotte la sera.
"Tuo zio abita qui vicino, vero?" dice Kevin.
Siamo appena arrivati a casa di Kevin che, dopo gli allenamenti, ci ha chiesto di passare il pomeriggio insieme.
"Nella casa gialla, se non ricordo male" risponde Jasper al posto mio "Secondo me vostro padre ha fatto bene. Certe volte sembrava di parlare con una persona sola"
"Lo so. Roswell ed io non possiamo farne a meno. Non è che a me piaccia l'idea di condividere la stessa mente di mio fratello. Mi viene naturale difenderlo e fare tutto quello che fa lui"
"Agli allenamenti verrà?"
"Certo. Anche a scuola. L'isolamento conta solo fuori dalla scuola"
Il cellulare di Jasper inizia a squillare, perciò alza la mano in segno di scusa ed esce in giardino.
"Clarissa se l'è bevuta, tesoro?" dice Kevin ridendo.
"Sì al cento per cento. Ross e Cathy sono venuti subito a chiedermi se sono veramente gay"
"E sarebbe così male?" chiede con voce ferma Kevin.
Non faccio in tempo a rispondere che entra di nuovo Jasper dicendoci che deve andare a casa. Sua madre è arrabbiata perché ha scoperto che ha preso un'insufficienza in chimica e in storia. È in punizione fino a chissà quando.
La mamma di Jasper è sempre stata la più severa e molte volte si è fermato a casa mia in modo da evitare sua madre.
"Dicevi?" dico nonostante mi ricordi benissimo la domanda di Kevin.
"No, niente. Cosa hai detto a Roswell?"
"Che era tutto fatto apposta"
"Ah, capito. Beh, se avrai bisogno di un fidanzato falso, chiamami" dice sorridendo.
"Non è colpa mia se sono attraente" dico ridendo.
È tutta apparenza, Pete. Avresti bisogno un po' del mio cervello" dice facendomi ridere mentre mi lancio sul suo divano.
"Hai qualcosa da mangiare?" chiedo sentendo la mia pancia brontolare.
"Nel solito armadietto ci sono delle patatine. Prendi due pacchetti"
Mi alzo e vado in cucina. Apro il primo armadietto a destra in alto dove la famiglia di Kevin tiene tutte le merendine e prendo due piccoli pacchetti di patatine.
Ne lancio uno addosso a Kevin e mi siedo di nuovo sul divano.
"Posso farti una domanda?" mi chiede tornando serio.
Annuisco sorridendo.
"Com'è vivere con un genitore solo?"
Questa domanda mi prende alla sprovvista. Kevin è una persona seria e profonda quando vuole, ma sia lui che tutti i miei amici cercano di evitare l'argomento della morte di mio padre perché sanno che ci soffro ancora e tanto. Quindi se Kevin mi ha appena fatto una domanda proprio su questa tematica, vuol dire che c'è qualcosa sotto.
"Non è male. Vado d'accordo con mio papà. E poi spesso c'è anche Noah da noi. Perché?"
"Niente"
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MERAVIGLIE
RomanceSEQUEL DI MERAVIGLIA Consiglio di leggere prima 'Meraviglia' ma è possibile leggerli separatamente Jess è diventato adulto e ha quattro splendidi figli. Aveva immaginato di poter diventare padre con al suo fianco Noah, sia come migliore amico che co...