CAPITOLO VENTIQUATTRO - Catherine

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Ero così preoccupata per mio padre. Non mi ero mai accorta di quanto anche lui stesse soffrendo per Pa'. Lui era suo marito, è ovvio che stia soffrendo, però me ne sono accorta solo ora. Non sapevo cosa fare o cosa dire. Meno male che c'era Noah perché sennò non so cosa sarebbe successo.

Io non voglio conoscere Cassandra. Lei non accetta l'amore dei miei papà perciò io non posso accettarla.

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensano i miei fratelli ma non faccio in tempo a chiederlo che il campanello suona e dalla porta entra Denys.

"Ciao Cathy!" mi dice non appena mi vede.

Peter e Christopher mi guardano con una faccia interrogativa. Nessuno mi chiama Cathy a parte la mia famiglia.

Denys ed io ci abbracciamo affettuosamente e poi va a dare una pacca sulla spalla a Peter.

"Ciao... Ross?" dice con voce poco sicura.

"Peter"

"Oh, scusa. Siete troppo uguali"

"Non ti preoccupare" dice ridendo mio fratello.

Denys poi saluta Christopher scompigliandogli i capelli.

"Ciao, Denys! Spero ti piaccia la carne perché sennò digiunerai oggi" dice mio padre ridendo.

"Salve, signor Jensen-Ball. Non si preoccupi, mi piace molto la carne"

"Jess, solo Jess"

Prendo la mano di Denys e lo porto in camera mia. Voglio risparmiargli l'imbarazzo con mio padre. Invece mio padre non è d'accordo perché richiama subito la mia attenzione dicendo a Denys se vuole vedere le mie foto da piccola.

Certo che non le vuole vedere, papà.

Perché dovrebbe interessargli?

"Denys, lascialo perdere" dico ridendo.

"No, voglio proprio vederle" dice lui ridendo ancora di più.

"Vedi?" dice mio padre compiaciuto.

Corre verso il mobiletto sorridendo ma, per fortuna, Noah mi salva perché entra in casa urlando 'Buongiorno, Jensen-Ball'.

Noah arriva sempre nei momenti adatti.

Non appena mio papà lo vede, corre verso di lui ad abbracciarlo.

"Grazie, Noey" dice ancora tra le sue braccia.

Mentre quei due si abbracciano, ne approfitto per portare, questa volta sul serio, Denys in camera mia. Il mio amico si siede direttamente sul mio letto appoggiando le braccia dietro di sé. Mi fa un sorrisetto strano che non ho mai visto nessuno fare e mi siedo da parte a lui.

"Mi avevi detto che erano amici" dice.

"Chi?"

"Tuo padre e Noah"

"Lo sono. Migliori amici"

"A me non è sembrato, Cathy. Scommetto che è nel letto di tuo padre tutte le sere"

Lo guardo male fingendomi offesa.

"Denys" dico tirandogli il mio cuscino addosso "Pa' ama ancora mio padre. Prima è arrivata nostra nonna e ha dato di matto. Non riusciva più a respirare, Den" dico poi tornando seria.

"Come mai?"

"Non lo so. Non sapevo cosa fare. Mi sono spaventata tantissimo"

Denys si avvicina e mi abbraccia. Neanche un po' in imbarazzo, mi stringo a lui appoggiando la mia testa al suo petto.

È normale che sia stato male. Pensa a Logan, so che non è lo stesso perché vi frequentate da poco, ma il senso è quello. Se non potessi più vederlo né sentirlo, saresti nelle sue stesse condizioni"

Ci penso un attimo, ancora stretta a lui. È vero? Tengo così tanto a Logan da non poter più respirare in sua assenza? Non penso che reagirei proprio così. Forse è ancora troppo presto per star così male in sua assenza.

"Catherine Jensen-Ball! Come va la vita senza il tuo fratello preferito?" chiede Roswell entrando in camera mia.

"Ti ho sentito" grida Peter dalla sala "Lo sanno tutti che sono io il suo preferito" dice poi entrando anche lui in camera mia.

Abbraccio Ross e faccio la linguaccia a Peter.

"Scusate ragazzi ma preferisco Kit" dico indicando una foto di noi due da piccoli.

In quella foto avevo tredici anni e lui sei, o qualcosa del genere. Non aveva i due denti davanti ed era troppo tenero. Io ero dietro di lui e gli tiravo le guance per far vedere a Pa' che aveva perso anche il secondo dentino. Christopher, invece, aveva la bocca ovviamente aperta, la lingua di fuori e gli occhi chiusi.

È una delle foto che preferisco.

"Traditrice. Denys, come va?"

"Bene e tu? Prima ti ho confuso con il tuo gemello. Siete troppo identici"

"Ross è fortunato ad avere la mia stessa faccia" dice Peter ridendo.

Roswell si avvicina a lui e gli scompiglia i capelli con una faccia assatanata che se non sapessi che la usa sempre quando picchia Peter, mi spaventerei.

"Come è andata ieri sera con Logan?" chiede poi Roswell sedendosi sulla mia scrivania.

È andata diciamo.

Logan è simpatico e gentile e anche se non vuole far altro che baciarmi lo capisco. Cioè, in fondo è questo che vuol dire essere fidanzati. È ovvio che lui mi voglia baciare continuamente.

"Bene, Logan è fantastico"

"Deve esserlo" dice serio Peter "Potrei prenderlo a calci se non dovesse esserlo"

"P, smettila! Sei già stato espulso per aver picchiato qualcuno"

"Edwin ha iniziato" dice subito Ross.

"Ha iniziato insultandovi ma voi avete cominciato a picchiarlo. Non penso che questo vi renda innocenti"

Roswell incrocia le braccia e guarda suo fratello che fa lo stesso.

"E' una cosa da maschi, vero Denys?"

"Scusate ragazzi ma Cathy ha ragione"

Stringo il pugno in alto sorridendo in segno di vittoria e mi siedo vicino a Denys di nuovo. Mi piace Denys. Penso sia un vero amico, un grande amico. Potremmo diventare inseparabili, anzi non mi stupirei se lo fossimo già diventati. Con lui riesco a essere me stessa definitivamente. Senza timori e senza preoccupazioni. È come se ci conoscessimo da anni senza però sapere niente di noi.

"Oh, Cathy! I miei genitori ti hanno invitata a mangiare da noi la settimana prossima. Per ricambiare di oggi penso"

"Dovrei esserci. Ross, P, non festeggiate questo weekend?"

"No quella dopo"

"E' il vostro compleanno?" chiede Denys entusiasta.

"Il ventisei. Lunedì"

Una delle cose che mi fa desiderare avere una gemella è proprio per il compleanno. Non mi piace essere al centro dell'attenzione, perciò avere una festeggiata in più significherebbe la metà delle attenzioni. E poi mi piacerebbe moltissimo avere qualcuno con cui soffiare le candeline. Roswell e Peter hanno questa tradizione in cui insieme soffiano le candeline della stessa torta, anche se poi i nostri padri ne fanno due. Dopo aver soffiato le candeline, scrivono su un foglietto il loro desiderio e lo bruciano in una candela. Secondo loro così il loro desiderio si avvererà per forza.

Non credo sia vero ma lo fanno da quando ho memoria quindi non penso smetteranno solo perché il loro desiderio non si avvera sul serio.

MERAVIGLIEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora