Alessandro's pov
Volevo fare una sorpresa a Sandra andando a casa sua e passare il Natale insieme. Invece mi ritrovo il padre davanti che mi guarda con espressione disgustata,forse a causa dei tatuaggi. Almeno la madre è simpatica. Ci sediamo a tavola. Sandra sta alla mia destra e il padre davanti a me. Mentre aspettiamo che la madre di Sandra metta i piatti a tavola,il padre appoggia i gomiti sul tavolo, unisce le mani e ci poggia il mento sopra. Mi guarda come un leone guarda la sua preda. Picchietto nervosamente le dita sulle mie ginocchia sotto il tavolo. La madre di Sandra mette i piatti di pasta a tavola. Sinceramente non ho molta fame e penso anche Sandra. Da quando ci siamo seduti non ha detto niente ed è rimasta a testa bassa giocherellando con l'orlo della tovaglia.
"Alessandro non mangi?" Mi risveglio dai pensieri quando sento la voce della madre di Sandra.
"Eh..uhm...certo signora" prendo la forchetta e inizio mangiare. C'è tensione nell'aria.
"Caro puoi chiamarmi Angela" mi dice la madre di Sandra con un dolce sorriso sulle labbra.
Poi la vedo dare una piccola gomitata al marito.
"Cosa!?" Chiede il marito alzando un sopracciglio
"Presentati" sussurra Angela
"Ah...si...il mio nome è Sergio...ma per te sono signor Sergio" Ok ho capito di non essergli simpatico...
"Ok" sussuro
Sandra ancora non parla,sta mangiando e non presta attenzione a noi.
Quando finiamo di mangiare la prima portata Ser-, il signor Sergio, si schiarisce la voce e questo gesto fa sobbalzare Sandra.
"Allora Alessandro parlami un pó di te"
Ed ecco che il padre inizia con le domande.
Vedo Sandra degludire e finalmente alza la testa per guardare il padre. Non so se è nervosa per cosa potrei dirgli o arrabbiata per il suo comportamento.
"Papà te l' ho già detto è un mio compagno di classe" dice nervosamente
"Voglio solo conoscere la gente che ti circonda Sandra. Allora Alessandro cosa ti ha spinto a scegliere l'artistico ?"
"Bhe...mi piace molto disegnare,per me è un modo per esprimermi e-"
"Si si molto interessante..."
Dopo avermi squadrato per l'ennesima volta si volta verso Sandra
"Sicura che sta in classe con te? Lo vedo piuttosto grande"
Sandra sbarra gli occhi alla domanda del padre.
"Si...bhe...lui"
Intervengo io
" In realtà ho preso tutto da mio padre,anche lui alla mia età si portava più grande"
"Anche tu tesoro alla sua età eri un bel pezzo di ragazzo" Dopo quello che aveva detto Angela mi veniva da ridere,insomma come posso immaginarlo un 'belpezzodiragazzo' se ora è il contrario...con quell' airbag al posto della pancia poi.
"Alessandro a noi farebbe piacere conoscere i tuoi genitori...vero Sergio?" La donna gli lancia un'occhiataccia
"Si,davvero molto piacere" e lo vedo sbuffare non prima di essersi coperto la bocca con la mano.
All'improvviso la voglia di ridere scompare lasciando spazio alla tristezza.
"I miei genitori sono morti" dico senza far trasparire nessuna emozione
Sandra si gira di scatto verso di me e sussulta leggermente,così come la madre. Sergio invece rimane impassibile.
"Oh caro mi spiace io-" Angela cerca di rimediare a ciò che ha detto,ma senza successo.
"No,fa niente. Ormai ci ho fatto l'abitudine"
"Non me lo hai mai detto" mi sussurra Sandra così che possa sentirla solo io
"Non lo ritenevo importante" le sussurro a mia volta
"Come sono morti,se si può sapere" Mi volto verso la voce e rimango sorpreso nel scoprire che è il padre di Sandra ad avermi rivolto la domanda
"Mia madre è morta per un tumore al cervello,mentre mio padre dopo la morte di mia madre è andato in depressione finché non ha deciso di togliersi la vita "
"Bhe mi dispiace ragazzo" stavolta vedo nei suoi occhi un velo di dispiacere.
Non rispondo e continuo a fissare il tavolo. Poi sento una mano prendere la mia mano e intrecciarle insieme. Capisco subito che è di Sandra e mi volto verso di lei sorridendole.
"Cambiando argomento... che rapporto hai con mia figlia?"
"Come le ha detto Sandra sono un suo compagno di classe e per me è una grande amica"
Bevo un pó d'acqua per l'improvvisa gola secca
"Anche mia moglie era una mia grande amica e alla fine ci siamo sposati "
Dice tremendamente serio e io per poco non mi strozzo con l'acqua.
"Ma conoscendo mia figlia so che non si innamorerebbe mai di uno come te" dice ghignando.
Serro la mascella e stringo di più la mano di Sandra che ha sua volta accarezza la mia per calmarmi.
"Eh perché no?" Dico con un sorrisetto sul volto
"Bhe so già per certo che non sei il suo tipo,poi a lei non piacciono i tipi tatuati...ragazzo lei è troppo per te"
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso,ma non a me.
Sandra si alza dalla sedia sciogliendo le mani e sul suo volto si legge solo rabbia.
"BASTA PAPÀ! " Il padre la guarda sorpreso per la sua reazione,poi ritorna alla sua espressione seria.
"Non alzare la voce con me Sandra!" La sua voce è autoritaria e forte
"Stai esagerando,da quando è arrivato Ale tu-"
"Adesso per te è Ale?!" Dice alquanto infastidito
"Non interrompermi! Lo stai trattando di merda...si può sapere cosa ti ha fatto?"
Anche il padre si alza dalla sedia e batte le mani sul tavolo
"Io mi preoccupo solo per te,lo vuoi capire!"
"Non così! Sono abbastanza matura per scegliere i miei amici!"
Entrambi stanno urlando
"Ma non abbastanza per me!"
Sandra's pov
Non sono abbastanza matura per mio padre? Mi sento davvero male.
Sento gli occhi pizzicare e il labbro tremarmi.
Esco dalla cucina e vado in camera mia. Chiudo a chiave e mi butto sul letto cominciando a piangere.
Davvero un bel Natale!
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Spazio me
Eccomi con un altro capitolo.
Spero vi piaccia. Povera Sandra...proprio un brutto Natale...ma non è detta l'ultima parola
Continuate a leggere,votare e commentare.
Buon anno
Vi amo
Baci Anonima2 ❤
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storie di una ragazza
Novela JuvenilSandra,quindicenne che si trasferisce a Napoli per seguire la sua passione per l'arte ,ma che succede se incontra un ragazzo?Alessandro, il classico bad boy? E se ritornasse il suo ex Carmine ? Il primo abbandonerà quella maschera da duro e si lasc...