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“You better stop the things you do, I tell ya I ain't lyin', I ain't lyin', you know I can't stand it, you're runnin' around.”

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Santa Monica, California. 2020

-Ragazze, se non ci diamo una mossa i ragazzi ci lasceranno qui!- esclamo dal piano di sotto rivolgendomi a Dana e Margo che ancora non hanno terminato di prepararsi, Mel ridacchia alle mie parole

-stiamo arrivando, abbiamo finito!- quasi urla Dana dal piano superiore, i ragazzi sono in auto qui fuori e aspettano che li raggiungiamo per poterli seguire fino alla festa, ma non mi va che attendano ancora a lungo, è per questo che sto cercando di spronare le mie amiche a fare più in fretta.

Dato che non si tratta di una festa elegante, ho deciso di indossare una semplice t-shirt scura legata con un nodo sulla parte anteriore abbinata ad una minigonna in jeans chiaro e ad un paio di anfibi neri.
Anche le ragazze sono rimaste su uno stile semplice e comodo.

-Eccoci, ci siamo- Dana e Margo irrompono in soggiorno con il fiatone

-siete sempre le solite- ridacchia Mel scuotendo la testa
-su, andiamo- aggiunge invitandole a seguirci con un cenno della mano, quindi finalmente usciamo di casa e saliamo a bordo dell'auto di Mel, per poi seguire l'Audi bianca di Niall mentre sfreccia sull'asfalto scuro.

Non ci impieghiamo molto a raggiungere la nostra destinazione, e dopo aver trovato un parcheggio relativamente vicino alla casa in cui si tiene la festa, scendiamo dall'auto e raggiungiamo a piedi i ragazzi fino all'ingresso della casa.
Tra il caos proveniente dall'interno e la gente che spinge per entrare, riusciamo in qualche modo a salutarci, e posso distinguere la camicia nera e morbida di Harry abbinata a dei jeans chiari strappati sul ginocchio, sta davvero bene.
Come sempre d'altronde.

I ragazzi ci fanno un po' da scudo per riuscire ad entrare alla festa, ma quasi immediatamente mi pento di aver accettato l'invito.
Insomma, qui è tutto un casino, c'è gente ubriaca in ogni dove, le stanze sono talmente affollate da non poter respirare e la musica esageratamente alta.
Quindi dopo aver mangiucchiato qualcosa qua e là, anziché metterci in fila per i cocktail come avevamo programmato di fare, Louis ci attira in un angolino del soggiorno per proporci un'idea

-ascoltate, sul retro non c'è quasi nessuno, fuori in giardino ci sono dei divanetti e posso procurarmi il necessario per evitare che la serata sia un fiasco, vi fidate di me?- domanda alternando lo sguardo tra tutti noi, e non avendo molta scelta ci limitiamo ad annuire
-perfetto, allora aspettatemi in giardino, vi raggiungerò tra un istante- afferma allontanandosi per poi disperdersi tra la folla, fortunatamente anche gli altri ragazzi conoscono la casa, quindi ci guidano fino al retro e facendoci spazio tra la gente riusciamo a raggiungere il giardino

Sunflower ❁ [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora