❁ thirty-four ❁

800 60 8
                                    

“And I am feeling so small, it was over my head I know nothing at all and I will stumble and fall, I'm still learning to love, just starting to crawl. Say something, I'm giving up on you, I'm sorry that I couldn't get to you, anywhere I would've followed you. Say something, I'm giving up on you and I will swallow my pride, you're the one that I love and I'm saying goodbye.”

❁ thirty-four ❁

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

❁ thirty-four ❁

Santa Monica, California. 2020

È assurdo come fino ad una settimana fa fossi completamente ed irrimediabilmente convinta dei miei sentimenti nei confronti di Harry, quel che è successo è stato letteralmente una doccia fredda, è stato come svegliarsi di colpo da un sonno profondo che mi teneva all'oscuro da tutto, da ogni cosa.
Sono caduta dalle nubi, la realtà mi ha travolta all'improvviso come un enorme tir e non ho idea di come comportarmi, non so cosa pensare, cosa fare, è una sensazione orrenda.
Quella che credevo fosse una bellissima amicizia accompagnata da una relazione sessuale era invece ben altro, e non so come abbia fatto a non capirlo prima, perché diamine, io sono innamorata di quel ragazzo, lo sono davvero e non avrei mai potuto limitare la nostra relazione a del banale sesso, non l'ho mai fatto nonostante pensassi l'esatto contrario.
La ragione? Semplice: quando due persone si limitano a del comune sesso non ci sono complicazioni, ci si incontra, c'è chimica, ci si provoca e si finisce a letto insieme, spogliarsi non è un gesto importante, toccarsi non ti fa sentire come se fossi dipendente da quel contatto, semplicemente si fa sesso e tutto finisce lì, è qualcosa che si potrebbe fare con chiunque.
Fare l'amore invece è tutt'altra cosa, amare è tutt'altra cosa, e me ne sono resa conto troppo tardi.
Perché amare non è fare sesso e basta, quando si ama non ci si spoglia solo dei vestiti, ci si spoglia di ogni timore, ogni incertezza, ogni scudo che invece si indossa con il resto del mondo.
Si può contare l'uno sull'altra, ci si può confidare, scherzare, chiedere un abbraccio o semplicemente passare del tempo insieme in silenzio.
Non si condivide soltanto un letto, si condivide la vita, anche i più piccoli momenti, ci si sveglia tra le sue braccia e c'è quel sorriso che nasce spontaneo perché il suo profumo è ancora addosso, perché il suo corpo caldo tiene al sicuro il tuo e realizzi che così potresti starci per sempre, senza mai stancarti.

Ecco, io tra le braccia di Harry potrei restarci per sempre e l'ho saputo fin dal primo istante, ma adesso è troppo tardi.
Adesso non ci sono più io, adesso c'è un'altra persona.

Per fortuna, o per sfortuna, dipende dai punti di vista, dopo quella mattina non siamo più uscite con i ragazzi, quindi non ho più visto Harry dato che abbiamo anche avuto turni diversi al Canyon Moon.
Non mi ha cercata, non mi ha scritto ed io, ovviamente, non ho cercato lui.
Le ragazze non sanno ancora nulla, non perché non mi fidi o roba del genere, ma non sono pronta a parlarne, gli unici al corrente dell'intera situazione sono Gabe e Melody, che mi sono stati vicini negli ultimi sette giorni in cui non ho letteralmente fatto altro che piangere.
E mi sento un'idiota per questo, perché per quanto io sappia che piangere sia umano, in questo momento mi fa sentire tremendamente debole e vorrei poter parlare con Harry e riportare tutto alla normalità, riavere indietro almeno la nostra amicizia, ma sono così furiosa con lui e forse anche più con me, perché non ho ragioni per esserlo, Harry non ha fatto nulla di male, non eravamo in una relazione.

-Sunny?- sento la voce di Margo quasi come fosse in lontananza mentre lucido il bancone del Canyon Moon

-Sunny? Ma dove hai la testa? Sei ancora qui con noi?- ridacchia Dana sventolando una mano davanti al mio viso

-oh uh, sì, sì, tutto okay- mento mettendo su un sorriso

-ragazze, ho appena parlato con Elijah- afferma Mel tornando verso il bancone dopo la sua pausa di dieci minuti
-questa sera i ragazzi ci hanno invitato per una serata all'O'Brians Irish Pub- afferma, e alla sola idea di dover rivedere Harry il mio cuore perde un battito
-oh e mi hanno chiesto di invitare anche Gabe- aggiunge rivolgendomi uno sguardo, io mi limito ad annuire e poso sul bancone lo straccio che avevo tra le mani

-nessun problema, lo chiamo subito per sapere se ci sarà- dico allontanandomi dal bancone
-ci metterò pochissimo- aggiungo, le ragazze mi tranquillizzano dicendomi di non avere fretta, quindi esco sul retro della caffetteria e dopo aver preso un profondo respiro tiro fuori il cellulare dalla tasca e compongo il numero di Gabe.

Tra uno squillo e l'altro sento i pensieri cominciare a prendere il sopravvento, il panico iniziare a scorrermi nelle vene, e spero che la voce di mio cugino appaia al più presto per calmarmi

-Lilo? Tutto bene?- domanda subito non appena accettata la chiamata

-hey G..- mormoro deglutendo

-mh.. conosco quel tono di voce, cos'è successo?- domanda preoccupato

-siamo stati invitati all'O'Brians Irish Pub questa sera, dovevo riferirtelo, ma..- un sospiro abbandona le mie labbra

-ma non sai che reazione potresti avere rivedendo Harry ad una settimana di distanza da ciò che è successo, giusto?- domanda conoscendomi meglio di quanto conosca sé stesso

-esatto..- mugolo passandomi una mano sul viso stanco

-Sunny, non sei costretta ad andarci, lo sai vero?- mette in chiaro

-lo so, ma immagina quanto sarebbe imbarazzante se non mi ci presentassi, cosa penserebbe lui? E gli altri? Non voglio rendere la situazione più tesa di quanto già non sia, devo andarci per forza..- spiego

-okay okay, ho capito- afferma
-allora faremo così, ci andremo ed io starò incollato a te per tutto il tempo, non ti lascerò sola neppure per un istante, che ne pensi?- propone, un leggero sorriso appare sulle mie labbra alle sue parole e mi sento così immensamente grata di averlo nella mia vita

-ti voglio bene, lo sai, vero?- dico

-certo che lo so, sono il tuo cugino preferito, la spalla perfetta, il tuo partner in crime- comincia una lista di pregi egocentrici facendomi scoppiare a ridere, poi ride anche lui perché so bene che nonostante le cose che dice siano vere, non sarebbe mai così arrogante da vantarsene
-e ti voglio bene anch'io- aggiunge tornando serio

-ora devo andare Stitch, il lavoro chiama- spiego

-d'accordo Lilo, ci vediamo stasera- afferma

-a stasera- cosa succederà stasera?

Spazio autrice

Hey! Cosa ne pensate del capitolo? Come andrà la serata? Votate e commentate se vi va, fatemi sapere la vostra opinione, ci tengo sempre tantissimo, aggiorno presto.

All my love. G

Sunflower ❁ [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora