❁ fifty-one ❁

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“You're broken down and tired of living life on a merry go round and you can't find the fighter, but I see it in you so we gonna walk it out and move mountains, we gonna walk it out and move mountains and I'll rise up, I'll rise like the day, I'll rise up, I'll rise unafraid, I'll rise up and I'll do it a thousand times again.”

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Los Angeles, California. 2020

È passato un mese dalla morte di mia mamma.
Sono passati all'incirca tre mesi e mezzo dall'inizio della gravidanza.
Il tempo passa ed io sono ferma, immobile, incapace di reagire in alcun modo.

Non ho mai preso il mio cellulare, non ne ho avuto la forza, ho sentito Mel di tanto in tanto tramite quello di mio papà, ma nient'altro.
Ed ora, mentre sono qui, sdraiata sul mio letto a fissare il soffitto, mi sembra di star gettando la mia vita, quando invece dovrei far tesoro dell'opportunità che mi è stata data, sono sopravvissuta ad un incidente potenzialmente mortale e dovrei fare tutto, meno che sprecare le mie giornate.

-Tesoro, posso?- sento papà bussare alla porta della mia stanza, quindi mi metto a sedere

-sì..- biascico passandomi una mano sul viso

-hey- un sorriso sincero appare sulle sue labbra quando apre la porta, entra nella mia stanza e pian piano mi si avvicina sedendosi sul bordo del letto

-hey- ricambio il suo sorriso

-non pensi che sia arrivato il momento di alzarsi da questo letto..?- domanda papà passandomi dolcemente una mano tra i capelli

-non so..- mugolo

-so che è dura tesoro, lo so bene, lo è anche per me, ma lei non vorrebbe vederci così, dobbiamo farci forza perché più faremo passare il tempo, più sarà difficile rialzarsi, e non possiamo neppure continuare ad isolarci..- spiega

-lo so..- rispondo sospirando appena

-la vita è lì fuori Sunny, ci aspetta, e dobbiamo vivere sia per noi che per mamma..- mi ricorda, io sollevo leggermente lo sguardo incontrando il suo

-mi abbracci..?- domando

-certo che ti abbraccio, tesoro- immediatamente mi attira tra le sue braccia stringendomi forte, e in qualche modo riesce a tranquillizzarmi.

Quando sciogliamo l'abbraccio io deglutisco sonoramente, pronta a parlargli finalmente della gravidanza, ad uscire dal senso di colpa che mi assale, ma lui mi precede

-sai.. penso che dovresti tornare a Santa Monica..- suggerisce rompendo il silenzio, io sospiro sonoramente e abbasso leggermente lo sguardo

-ecco, a proposito di questo..- comincio, e sento già il cuore scalpitare nel petto, perché non posso immaginare la sua reazione, e perché ora, mi rendo conto che mamma non sapeva che sarebbe diventata nonna, non lo sapeva e mai lo saprà, al solo pensiero i miei occhi si riempiono di lacrime

-hey.. tesoro, cosa c'è? Va tutto bene, puoi parlarmi di qualunque cosa..- mi tranquillizza lui accarezzandomi una guancia, io prendo un profondo respiro

-o-okay, allora.. la sera che sono arrivata qui a Los Angeles, ecco i-io.. io non ero venuta qui da voi soltanto per una cena insieme..- spiego, mio papà corruga la fronte confuso
-avevo bisogno di parlarvi e dovevo farlo di persona..- confesso

-okay.. cosa avevi bisogno di dirci..?- domanda papà timoroso di conoscere la risposta

-non.. non è facile..- ammetto
-io.. tra me ed Harry c'è stato qualcosa- confesso
-c'è stato qualcosa ma insomma uh, non siamo mai stati fidanzati, eravamo semplicemente amici e..- delle lacrime rigano il mio viso e quando sollevo lo sguardo incapace di continuare a parlare, papà sgrana gli occhi come se una lampadina si fosse accesa nel suo cervello

-oh mio Dio- farfuglia, non aggiunge altro, ma mi attira subito tra le sue braccia
-oh mio Dio..- ripete accarezzandomi la schiena
-da quanto tempo?-

-tre mesi e mezzo..-

-e te lo sei tenuta dentro per tutto questo tempo? Avrei potuto starti vicino anche prima, non dovevi attraversare tutto questi da sola..- alle sue parole tiro un sospiro di sollievo e delle lacrime liberatorie scivolano sulle mie guance

-i-io.. avevo paura, tanta paura, e.. e se non fossi venuta qui, noi non saremmo usciti e..-

-no. Sunflower, non dirlo nemmeno per scherzo, non è stata colpa tua, non è colpa tua, toglietelo dalla testa. Dio, ma cosa vai a pensare?- papà mi stringe maggiormente nell'abbraccio, quando lo scioglie le sue mani prendono a coppa il mio viso e i suoi occhi incontrano i miei
-io sono con te, ti starò vicino, capito?- mette in chiaro, io titubante annuisco, poi però la sua espressione cambia
-lui.. Harry lo sa?- domanda, io scuoto la testa in segno negativo e lui sospira sonoramente
-cosa provi per lui?- chiede

-i-io.. non importa, neppure ci parliamo più a lui non importa nulla di me e..-

-Sunny, cosa provi per lui?- insiste

-lo amo- dico tutto d'un fiato, per la prima volta ad alta voce

-mi hai fatto una promessa, ricordi?- chiede, io incerta annuisco

-sì, lo ricordo- affermo

-devi parlare con lui..- dice fissando i suoi occhi nei miei
-qualunque cosa sia successa tra di voi, ora passa in secondo piano, lui è il padre del tuo bambino, è il ragazzo che ami Sunny, non puoi tenerlo all'oscuro dalla verità, dai tuoi sentimenti..- consiglia

-hai ragione- ammetto

-dobbiamo tornare a Santa Monica- afferma lui

-dobbiamo?- domando confusa corrugando la fronte

-sì, la tua vita è lì, io ed Oakley ci trasferiremo a Santa Monica per starti vicino, così qualunque cosa accada saprai sempre di poter venire alla nostra porta, ci troverai lì- spiega sorridendo dolcemente, io sospiro sollevata e un leggero sorriso appare sulle mie labbra, allungo le braccia verso di lui e lo stringo in un abbraccio

-grazie, papà.-

Spazio autrice

Hey!
Cosa ne pensate del capitolo?
Cosa succederà quando Sunny tornerà a Santa Monica? Parlerà con Harry? Se , come la prenderà?
Votate e commentate se vi va, fatemi sapere la vostra opinione, ci tengo sempre tantissimo, aggiorno presto!

All my love. G

Sunflower ❁ [h.s.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora