Cammino lenta e pacata per i corridoi della scuola. Ho paura di incontrare Landon prima di entrare in classe e non credo di essere pronta a un confronto con lui ancora. Probabilmente basterebbe spiegargli la situazione e chiedergli scusa ma non voglio parlare con lui della mia situazione, né dimostrarmi debole.
Attraverso l'atrio con gli occhiali da sole come se mi stessi camuffando per qualche missione speciale. -Magari fossi in un film ora. Sarebbe tutto più semplice.-
Quando entro in classe scopro sorprendentemente che Landon è già dentro. E' appoggiato al banco e tiene le mani nelle tasche dei pantaloni. Il suo ciuffo riccio ed un po' spettinato gli dona un'aria ribelle e le sue guance sono coperte da una leggera velatura di barba. Quando vede fare il mio ingresso mi lancia un'occhiata torva. Lo ignoro e vado a sedermi al mio posto. Non si gira nella mia direzione per continuarmi a guardare, ma riprende con semplicità a chiacchierare con i suoi amici.
-Ehi!- mi saluta Camilla come arriva -Novità?- mi domanda sistemando la borsa dietro la sedia e dandosi un'aggiustata ai capelli -Il casco me li appiattisce tutti.- bofonchia afferrando lo specchietto dalla pochette.
-No, tutto nella norma-mento voltandomi verso di lei -Te?-
-Si!- esclama euforica -Ieri ho conosciuto un ragazzo agli allenamenti. Fa parte della squadra di football.-
-E com'è carino?- mi interesso curiosa
-Si da morire. Frequenta l'ultimo anno ed è un gran figo. Ora te lo faccio vedere.- Prende il suo telefono ed apre Instagram: -Martino Manfredi- digita nella sezione "cerca" del social. -Mi ha subito iniziato a seguire.- aggiunge con un pizzico di vanità.
Pochi istanti dopo si apre il suo profilo zeppo di immagini che lo ritraggono nei contesti più disparati: mentre gioca a calcio, mentre beve o balla con i suoi amici, a torso nudo al mare...-
-Bello eh!- esclama di nuovo scorrendo le sue foto l'una dopo l'altra.
-Non si può affermare il contrario.- la compiaccio ridendo. Martino è indiscutibilmente un bel ragazzo nonostante non rappresenti proprio il mio tipo. Ha un fisico definito, anche se leggermente tozzo, e porta i capelli di un biondo cenere in un caschetto che gli incornicia il viso. Attirano l'attenzione i suoi occhi di un verde chiaro ed a tratti azzurri a seconda della posizione della luce.
-Non vedo l'ora di uscirci.- continua Camilla ancora euforica
-Avete già fissato una data?- domando tirando fuori il libro di lettere per la prima ora
-No, ma succederà molto presto. Sto incalzando già per un caffè nei prossimi giorni.-
-Bene, ma non essere troppo impulsiva. Stai attenta.- le dico premurosamente
-Perché dovrei esserlo? Mica mi mangia.-
-Perché non vorrei che finisse come l'ultima volta. Ti fai tante speranze ed aspettative e poi lui si scopre essere solo uno scemo che si vuole divertire. Considerando che Martino è anche più grande io ci andrei con i piedi di piombo.-
-Sei esagerata.- commenta risentita. Aver tirato fuori il suo ultimo colpo di fulmine andato in fuga forse non è stata un'ottima idea. – E poi chi ha detto che non mi voglia divertire anche io.-
-Camilla...- inizio per ribattere. Purtroppo vengo interrotta immediatamente dal buongiorno della prof che fa il suo ingresso in classe .
-Ne riparliamo dopo- mi ammonisce Camilla voltandosi verso la prof. Conoscendola, so già che non riaffronteremo l'argomento ma il mio senso di protezione nei suoi confronti è inevitabile. Le starò accanto in ogni secondo qualsiasi cosa accada. Non voglio che soffra come l'ultima volta.
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Il Sapore della felicità
Teen FictionIl romanzo che vi propongo è un viaggio verso la ricerca di se stessi e della propria identità attraverso un percorso fatto di salite e discese, esperienze e riflessioni. Nel mio scritto ho cercato di ricordare i bisogni e le bellezze della vita, co...