La mattinata sembra non finire mai e quando la campanella annuncia finalmente la pausa pranzo, nella classe si alza un sospiro di sollievo. Riprendere la routine dopo un'estate spensierata è difficile per tutti.
Per le cinque ore appena trascorse non ho fatto altro che lanciare occhiate furtive verso Landon. E' un ragazzo sveglio e ciò si intuisce subito da come risponde prontamente alle domande dei professori e da come si accinge a riportare tutto quello che dicono sul suo taccuino degli appunti. C'è stato un attimo in cui i suoi occhi voltandosi hanno incrociato i miei. In quell'attimo fuggente, ho potuto scorgere velocemente delle pagliuzze verdi e luminose ed un volto sereno e rilassato dalle labbra schiuse in un tenero sorriso. Ho distolto subito lo sguardo e sono tornata a concentrarmi sulla lavagna. Qualcosa di lui mi attira e mi colpisce al tempo stesso lasciandomi in sospeso ed in una frenetica voglia ed attesa di conoscerlo meglio; una voglia che però viene subito soffocata dalla paura e dalla vergogna.
Camilla ed io ci alziamo ed afferriamo le nostre cose per raggiungere la mensa, quando mi sento chiamare dalla professoressa di chimica.
-Adele per favore, posso disturbarti un secondo?-
-Certo- rispondo prontamente. Mi avvicino alla cattedra ed aspetto che proferisca parola dopo aver sistemato le sue carte.
-Ti volevo chiedere se ti andava di far fare un giro della scuola a Landon durante la pausa pranzo e di accompagnarlo alla mensa, come se fosse un rituale di benvenuto diciamo... spero non sia un problema- Solo ora noto la sua figura dietro la prof. Il suo volto è illuminato da un sorriso smagliante ed è incorniciato da ricci neri un po' in disordine che gli donano un'aria sbarazzina.
Distendo timidamente le labbra e rispondo prontamente – No affatto, è un piacere.- L' espressione della docente diventa immediatamente più sollevata ed ancora una volta penso di aver preso un punto come studentessa modello.
-Grazie mille. Lo avrei fatto io ma abbiamo una riunione tra colleghi e...- borbotta scusandosi. Da quando hanno appreso la notizia della mia malattia sono tutti molto cauti con me e con le loro richieste. Sembra quasi che abbiano paura di caricarmi di troppe responsabilità.
-Nessun problema, veramente- ribadisco con fare sicuro.
-Bene.- sospira poi facendo un cenno a Landon – Ti affido a buone mani non ti preoccupare. Adele è una delle nostre migliori studentesse. Insieme a Camilla ovviamente.- conclude notandola sull'uscio della porta.
Camilla accenna un cenno di ringraziamento da lontano e subito interviene per sbloccare la situazione ed uscire al più presto possibile dalla classe. Conoscendola starà morendo di fame. -Vieni Landon. Ti faremo da ciceroni.- afferma decisa.
-Vedrai che con noi non ti sembrerà più così pallosa questa scuola- la segue Vittorio poggiando un braccio sopra la spalla di Landon.
La prof scuote la testa in segno di dissenso. Vittorio rimane sempre Vittorio, con le sue battute e la sua spensieratezza, la sua leggerezza di vivere la vita per come viene. E' per questo che è il mio migliore amico.
Iniziamo un breve giro dell'istituto in cui gli mostro la palestra, la biblioteca, i laboratori di scienze, musica e arte e in cui gli spiego le varie attività curriculari ed extracurriculari che può intraprendere. Infine ci dirigiamo finalmente verso la mensa per la pausa pranzo.
-Il cibo che prepara la scuola non è niente di che- commenta Camilla.
-Fa proprio schifo- puntualizza Vittorio cercando un posto libero. La mensa è piena di ragazzi che sghignazzano, lanciano oggetti ed affondano i loro denti nei cibi più disparati per calmare il brontolio dei loro stomachi. L'aria è viziata, piena di odori che entrano nelle narici ed arrivano fino al ventre procurandomi un rigurgito. In quell'ambiente chiuso e pieno di studenti, sono dispersi troppi sapori mischiati l'uno con l'altro, che si dissolvono lentamente dandomi un senso incontenibile di nausea.
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Il Sapore della felicità
Fiksi RemajaIl romanzo che vi propongo è un viaggio verso la ricerca di se stessi e della propria identità attraverso un percorso fatto di salite e discese, esperienze e riflessioni. Nel mio scritto ho cercato di ricordare i bisogni e le bellezze della vita, co...