CAPITOLO 26

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Uscí dalla doccia, guardandomi allo specchio, era come se non mi riconoscessi più. Era da tanto che non piangevo così, era da tanto che non pensavo a quelle cose brutte che in passato mi avevano stravolta e spinta nell abisso. Ero pronta ad alzarmi di nuovo, doveva rinascere una nuova Abby.

Carol non era ancora tornata al college, così apríí l'armadio e cercai tra i vestiti di Carol, qualcosa di carino. Sapevo che non se l'avrebbe presa. Condividevamo un sacco di cose io e lei, e avevamo condiviso anche in passato. Anche le cose più stupide e banali. Come mangiare dal suo piatto,

Nonostante potevo benissimo mangiare dal mio eh, però lei metteva molto cibo quindi mi diceva di mangiare con lei. È sempre stata molto buona nei miei confronti, mentre nei confronti degli altri si trasformava in una stronza, eh non è cambiata per niente sapete Hahaha, ha un bel caratterino ma io le voglio tanto bene anche così.

Mentre mandavo all aria l intero guardaroba di Carol, bonnie si tolse le cuffie per ridere. <<Ma che fai Hahhahah, sei impazzita? Sembri una scimmia con un asciugamano addosso>> ride lei. <<io non lo trovo affatto divertente! Le dissi.>> sembravo una scimmia perché, ora vi spiego...avevo fatto i peli in tutta la gamba tranne nella coscia, non dava molta importanza, tanto non si vedevano.

<<Aiutami a cercare un bel vestito, invece di ridere>> le dissi a Bonnie. <<Arrivo>> disse lei che a quanto pare non riusciva a smettere di ridere. Tolsi tutti i vestiti, e li esaminai per bene uno ad uno quando, trovai un vestitino fine, color bianco latte e tutto brillantinato. Non era aderente, era semplice, s intravedevano le mie forme e mi piaceva molto.

Lasciava spazio all immaginazione. Fuori faceva un pó di freddino, c era un venticello, si stava bene anche se avevo un pó di freddo. Cercai delle calze fini e trasparenti da mettermi sotto, si piedi misi delle ballerine nere, comode. Mi truccai, leggermente e mi sciolsi i capelli che al momento erano raccolti in una coda alta di cavallo.

Io avevo l abitudine di, sciogliere di capelli dall elastico quando c era freddo perché secondo la mia mente contorta potevo avere un pó di calduccio. Si lo so, tutto questo era bizzarro ma, chi non l ha mai fatto?. Mi spruzzai un pó di profumo, "Dior" per la precisione. <<Sei perfetta, sembri una bambola!>> mi disse bonnie entusiasta. <<Ora va, principessa! Ti aspetta la carrozza.>>

Disse lei. Anche se la carrozza purtroppo non c era, me la dovevo fare a piedi. Una cenerentola rimasta a piedi. Ma non lo dissi a Bonnie avrebbe pensato che avrei perso solo tempo. <<mi dispiace lasciarti tutta qui sola. Insomma...io E Carol siamo fuori mentre tu...Bhe...>> dissi io. Bonnie accennó un sorriso, accarezzandomi una mano. <<Non preoccuparti per me, mi guarderó un film su Youtube.>> Mi disse lei.

Mi diressi verso la porta, mentre lei si sedette sulla sua sedia indossando le sue cuffie nere e cercando qualche film da guardare. Uscí, lasciando che la porta si chiudesse da sola. Mentre attraversavo il corridoio nell ora in cui nessuno passava per di li, pensavo a Bonnie, quanto doveva essere triste per lei tutto ciò. Mi auguravo che anche lei un giorno potesse trovare la felicità.

Anche se a mio parere, se hai la felicità qualche briciolo di tristezza compare lo stesso, da quello che hai passato. Ero subito fuori, era buio, faceva buio presto, era cambiata l ora. Mi diressi verso il bosco del college ma prima dovevo attraversare una stradina tutta rotta dalla quale passavano i professori la mattina per arrivare subito a scuola dato che molti di loro abitavano molto lontano, in dei paesini.

Ero da sola e naturalmente l idea di andare da sola mi spaventava un pochino. Sembrava anche molto strano che Jacob non mi era venuto a prendere e mi aveva lasciata a fare tutta quella strada al buio. Ma Probabilmente, mi facevo troppi film mentali quindi passai sopra a questo pensiero. Camminai per circa mezz'ora quando finalmente raggiunsi il bosco che era affiancato alla stradina piena di pietroline e così pungente sotto le mie ballerine.

Avevo i piedi a pezzi. Entrai nel bosco, era buio, quasi non si vedeva niente, però i miei piedi mi ringraziavano sicuro. Attraversavo il bosco, così fitto e profumato di pini, era bello stare lì, anche se faceva un pó terrore la veritá. Vidi le luci della casa in lontananza, ero arrivata ed ero molto felice. Corsi con le gambe che effettivamente mi facevano malissimo.

Bussai, la porta era aperta, quella casetta ora era ordinata, non era più come la immaginavo alla festa, uno splendido divano bianco davanti ad una televisione moderna stazionava in soggiorno, in un bellissimo soggiorno, la cucina era staccata da un muro. Si potevano notare le pareti gialle da una finestrella aperta posta direttamente nel muro. Delle scale a chiocciola che portavano al piano di sopra dove probabilmente c erano le camere da letto. lui, non c era. Lo chiamai per nome. <<Jacob? Sei qui? O dai! Non farmi scherzi stupidi vieni fuori!>> nessuno rispose, qualcosa si ruppe in cucina, andai a vedere...

La cucina era ben illuminata come il resto della casa, un vaso tutto colorato e molto bello con delle rose dentro messe da poco direi perché a guardarle erano fresche fresche come appena comprate o raccolte. Era per terra, tutto rotto, ma come poteva essere caduto? Non c erano le finestre aperte. E poi doveva essere pieno d acqua e quindi pesante da non cascare in terra. Qualcuno di proposito l aveva fatto cadere, qualcuno che adesso era in questa stanza. Non era Jacob...dovevo scappare via.

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Povera Abby, è andata ad incontrare Jacob è qualcun altro era pronto a farle del male. Chi sarà mai?  E cosa vorrà da Abby? Scusate il ritardo nell aggiornare, dovevo avere ben chiare le idee su cosa scrivere💙
A voi i commenti a presto💙

Malata di te -COMPLETA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora