CAPITOLO 13

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<<No, e che sembra che mi stai ignorando>> disse lui, sembra o mi stai ignorando? Perché sembra che non ci voglia molto a capire quando qualcuno ha bisogno di stare un pó da sola. Lo guardai e decisi di rispondergli. <<Può darsi che ti stia ignorando, ho solo bisogno di stare un pó da sola. Questo tema è stato un errore farlo.>>

Carol mi lanció un occhiata perché oggi dovevamo andare a seguire Cameron ed io ero ancora qui aspettando la risposta di Jacob. <<D accordo scusami, ne parleremo quando sarai pronta. Io voglio solo conoscerti.>> mi disse. Allora, mi venne un idea. <<Allora, facciamo così. Tu mi aiuti a spiare il ragazzo di Carol ed io in cambio mi farò conoscere di più>>

Le dissi io girandomi facendo l occhiolino a Carol. Lui ci penso per 3 minuti <<Accetto>> <<Verso le 20:00 fatti trovare giù nel giardino>> le dissi e mi voltai andando da Carol e bonnie. <<So come andare fuori dal campus per spiare Cameron>> <<No, non dirmi che..il professore ci aiuterà?>> Mi disse Carol. Ed io annui <<Brava Abby essere in amicizia con un professore ha i suoi vantaggi>> <<Smettila!>> risi.

Intanto Bonnie, era sdraiata nel letto e aveva raccontato tutto a Carol. <<Mi spiace, per non esserti andata in contro quando ti ho vista andare via>> le disse Carol in colpa. <<Non fa niente, tranquilla non potevi saperlo. Comunque sono felice di essere qui con voi.>> l abbracciammo.

Dissi a Carol, di trovare dei vestiti da mettersi ora, perché ci avrebbe messo sicuro 3 ore per trovare un bel vestito. Dalla sua valigia, prese un vestitino bianco, bellissimo, con l apertura sul petto a V. Mentre io sapevo cosa mettermi, chiesi a bonnie, di prestarmi il completino con la gonna che si era messa alla festa.

<<Tu, verrai?>> Chiesi a bonnie. <<No, ragazze. Vorrei stare un pó da sola.>> Ci disse con aria stanca. Le ore passarono in fretta, mentre io e Carol andavamo su e giù per il college per vedere ogni mossa di Cameron prima di andare. La cosa che abbiamo notato più strana è che chiamó qualcuno dicendogli che s'incontravano da Tiffany.

Carol non la prese bene, e si chiese chi fosse questa "Tiffany", o che magari era già fidanzato, aveva figli fuori dal college. Io la tranquillizzai facendoli pensare che forse poteva essere sua madre che era venuta a trovarlo. <<Abby, è troppo strano. Sua madre non si chiama Tiffany. Mi ha raccontato tutto di lui e della sua famiglia. Sua madre lavora fuori all estero e di certo non avrebbe avuto tempo di venire. e, suo padre lavora

In una banca.>> <<Non pensarci. Manca poco e lo staneremo.>> gli dissi io che non vedevo l ora onestamente di tirargli un ceffone per aver fatto soffrire Carol.  Ci avviammo a passo veloce verso il giardino. Jacob scese dall auto per farci vedere che era nascosto dietro agli alberi. Cameron si diresse fuori dal college, un tipo in un auto color rosso fiamma lo aspettava.

Lui salí guardandosi attorno, (meno male non ci vedevamo) e frecciarono con l auto verso la strada principale. <<Jacob, seguilo, dobbiamo stargli dietro senza dare nell occhio.>> sembravamo detective all azione. Dopo un ora di viaggio, eravamo stati dietro la macchina, passando per le stradine rovinate a pochi metri da lui per non essere Viste.

L auto si parcheggió difronte ad un negozio d abbigliamento, c erano i più bei vestiti di Los Angeles. <<Sta a vedere che sta comprando un vestito per la sua fidanzata.>> disse Carol triste. <<Ragazze, se una di voi non scende non lo sapremo mai>> si girò Jacob verso di noi. <<Scendiamo tutti e due>> disse Carol. Ci avviammo verso il negozio, passammo davanti al tipo che era nella macchina che non ci conosceva.

Entrammo e veloce ci nascondemmo in uno spoiatoio. Jacob era vicino ad una tipa che avrebbe dovuto avere 20 anni, alta, vestita elegante e con dei capelli biondo cenere ben curati, senza neanche bruciature da piastra. Notammo il suo comportamento con questa ragazza. Rideva con lei, l aveva abbracciata e addirittura le aveva messo una mano su un fianco.

<<Oh, adesso basta. È lei Tiffany.>> disse Carol arrabbiata sbucando fuori dallo spogliatoio. <<Tu, come hai potuto. Eri già fidanzato e non mi hai detto niente. Sei uguale a tutti gli altri!>> disse Carol mentre io stavo per lanciare un ceffone al ragazzo, lui alzó le mani in alto <<Ei, ei lei è una mia amica Trans che lavora in questo negozio. E ora che tu sei qui..ero andato a comprare quel vestito che avevi visto su questa vetrina una settimana fa quando eravamo usciti insieme.>>

<<La ragazza annui dicendo che fosse tutto vero, infatti lo dimostrava la sua voce ancora da uomo.>> Carol si mise una mano in faccia per la vergogna e lo abbracció. <<Ed io che ti volevo schiaffeggiare.>> Dissi a Cameron. <<devi essere la sua migliore amica tu. Carol non fa altro che parlarmi di te!>> disse lui.

Lasciai Carol con cameron, che sarebbe venuta dopo.. e intanto andai in macchina da Jacob. <<un altra figuraccia eh?>> <<Si, il ragazzo voleva comprarle un vestito a Carol.>> <<Non immagino l entrata trionfale di Carol, sgridandolo.>> si mise a ridere lui e Poggió la sua mano nella mia.

<<Portami al college. L appuntamento è per..domani sera, dopo la lezione di matematica, verso le 20:00>> le dissi io portando a termine anche quello che li avevo promesso.

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Carol fa più figuraccie di me. Povero Cameron, se ne vedranno delle belle. Nel prossimo capitolo apparirà un nuovo personaggio che sconvolgerà tutto.

Malata di te -COMPLETA-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora