Mi svegliai, con delle occhiaie da paura. Stanotte non avevo dormito molto per via dei miei soliti incubi e pensieri notturni che facevo. Avevo indosso un completo, pigiama rosa, al centro della maglietta c era disegnato un orso all interno di un cuore. Questo pigiama cel avevo da quando avevo 15 anni e mi stava ancora. Mi era stato regalato a Natale da mia madre il quale sapeva che all epoca il colore rosa lo adoravo.
Da allora, questo buffo pigiama me lo porto ovunque io vada. Mi diressi verso la macchinetta situata fuori Nel corridoio. Mi osservai le mie ciabatte anch' esse rosa pastello, grandi e con la faccia di un coniglio posta davanti. Non me ne vergognavo neanche un pó, questi erano i regali di mia madre.
Presi un caffè macchiato, l unica cosa che al momento poteva svegliarmi e darmi un pó di allegria. Carol e bonnie ancora dormivano, non c era neanche uno studente in giro per il college a quest ora. Mi sedetti nella sedia posta lontano dalla macchinetta a sorseggiare il mio caffè ancora caldo, quando una mano mi toccó la spalla destra. <<Come mai già sveglia?>> riconobbi la voce.
Era Jacob. <<Non riuscivo a dormire così, ho pensato che andare a prendere un caffè mi avrebbe fatta svegliare>> dissi io. Ero tutta incasinata. Il mio volto era praticamente distrutto dalla notte in bianco mentre i miei capelli erano tutti in disordine e da lisci erano diventati tutti mossi. Lui però, mi guardó come fossi la cosa più bella..
<<belle quelle ciabatte>> disse lui che aveva notato il mio sguardo un pó assente mentre bevevo il caffè. Mi guardai i piedi. <<Eh già, trovo anch'io che siano belle.>> dissi. <<oggi avete matematica, la vostra professoressa è la signorina Barbara Brown, una donna di circa 45 anni, accento russo, proviene dall Ucraina, ha un carattere molto molto professionale ed è diligente e molto severa. Ma, se ti fai buona ai suoi occhi, ti guarda in modo diverso e potresti essere la sua preferita!>> mi disse lui dandomi delle dritte che quasi quasi potevano servirmi.
<<Grazie, seguiró i tuoi consigli. Ma, ora devo davvero andare. Ci vediamo>> le dissi appoggiando la mia mano nella sua e dirigendomi per buttare il bicchiere di caffè che avevo finito in tutta la breve chiaccherata.
Entrai nella stanza. Notando i libri sparsi in terra, e i vestiti di Carol tutti buttati nel suo letto. Lei non era nel suo letto. Era andata a prepararsi in bagno. Svegliai bonnie. <<Bonnie sveglia. Si può sapere perché dormi così tanto? Ti rapiscono per caso nell cuore della notte e ti portano in giro per stare così tanto a dormire?>> risi togliendole le sue coperte color salmone.
<<Carol, esci da quel bagno devo prepararmi!>> li dissi bussando più di cinque volte. Lei aprí. <<Entra, non c eri stamattina nel letto.>> mi disse lei coperta da un asciugamano. <<Ero andata a prendere un caffè. Non ho dormito tutta la notte, i pensieri hanno fatto parte di me.>> Mi diressi verso la doccia e come sempre appena sentivo il getto d acqua calda, mi rilassavo.
Chiusi l acqua e mi diressi verso il mio guardaroba. Presi un jeans nero e una canottiera bianca abbinati a delle Adidas bianche. Intanto anche bonnie si era preparata. Mi pettinai, mi truccai ed insieme a Carol e bonnie ancora assonate ci dirigemmo alla lezione.
<<Che professore abbiamo oggi?>> chiese Carol.
<<professoressa.>> dissi io
<<vedo che sei aggiornata.>> disse bonnie stando al nostro passo. Salimmo le scale che portavano alle classi e entrammo nella nostra. La 1 B.
Una donna bellissima con un vestito bianco che arrivava alle ginocchia e una pettinatura anni 80 ci accolse seduta alla cattedra.<<buongiorno a tutti, sono la vostra insegnante di matematica.>> mentre parlava io andai a sedermi al mio solito banco. <<questa mattina è arrivata una nuova alunna, mia figlia. Emily, naturalmente verrà trattata uguale a tutti gli alunni.>> entró una ragazzina minuta, dai capelli rossi come il fuoco, lunghi, boccolosi che li arrivavano fino al fondo schiena. Era bianca come la neve, la sua pelle sembrava di porcellana. Era vestita con una maglietta nera e un jeans bianco e ai piedi portava delle ballerine.
Si andó a sedere infondo. Sembrava una ragazza molto timida a vederla. Il suo sguardo era puntato sempre in basso. Iniziammo una altra mattina sapendo che domani era sabato e avremo potuto riposarci.
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Ciao a tutte❤🌙
Ho pensato di cambiare la trama e anche il prologo per renderlo un pó più interessante..che ne pensate? Meglio ora o prima? Certo, ancora molte cose devo riformattarle. Però, tutto sommato sta andando bene, mi sto trovando bene con questa storia. Che ne pensate di Abby? E la nuova arrivata? Presto farà parte anche lei del cast❤
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Malata di te -COMPLETA-
RomanceI pensieri, m' incasinavano la testa. Penso di essere sempre stata così, apparivo felice fuori ma, dentro avevo un sacco di domande che mi tormentavano. Ero forte, o almeno lo davo a vedere..e poi? Di notte bastava un piccolo pensiero a farmi piang...