13~ Il Soldato (pt1)

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Ho pensato a questa storia mentre ero sotto la doccia. Per ora so solo l'inizio, il seguito verrà man mano

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Rey pov

"Sveglia Rey, è tardi" mi urla mia madre splancando la porta di camera mia
"Arrivo mamma" rispondo stropicciandomi gli occhi.

Oggi sarà il mio primo giorno di liceo e l'unica persona che conosco è la mia migliore amica Rose.

Scendo dal letto e mi preparo alla velocità della luce: non voglio essere in ritardo anche il primo giorno di scuola.

Esco appena in tempo per prendere l' autobus e catapultarmi sul primo sedile vuoto che trovo.
Al mio fianco c'è un ragazzo abbastanza alto dai scuri e corti che sta guardando fuori dal finestrino. Non sembra essersi accorto della mia presenza.

Quando arrivo a scuola la prima cosa che faccio è cercare Rose, ma invano. La cerco ovunque, finché non sento delle mani appoggiarsi sulle mie spalle. Mi giro di scatto riconoscendo quel tocco delicato e abbraccio la mia mia migliore amica.

"Emozionata?" mi chiede lei sciogliendo dall'abbraccio
"Un po'. Tu?"
"Anche io. Speriamo di essere nella stessa classe"
"Speriamo" dico mettendomi la suo fianco è incamminadomi verso l'edificio.

All'entrata troviamo la segreteria, entriamo, e chiediamo il nostro orario. Fortunatamente io e Rose siamo entrambe in 1ª A.

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Sono passati circa tre mesi dall'inizio della scuola. Io so la migliore della mia classe e i professori mi adorano.
Purtroppo non è lo stesso per i miei compagni: ho dei nuovi amici olrte a Rose che si chiamano Finn e Poe; mentre, quasi tutto il resto della classe, è composto da ochette insopportabili.

Oggi abbiamo anche il pomeriggio, e io e Rose stiamo passando l'intervallo sedute su un muretto a chiacchierare.
Dato che ogni ora dobbiamo cambiare aula, abbiamo gli zaini vicino a noi.

Si avvicina a noi un ragazzo più grande, seguito da due gorilla pronti a fare a botte con tutti.
"Hey, mi servono i soldi per il pranzo" mi dice dandomi una pacca sulla spalla
"Perché li vuoi da me scusa?" gli chiedo alzandomi
"Svegliaaa! Ti ho appena detto che non li ho"
"Beh, io ne ho solo per il mio, e non ho intenzione di darli a te" dico con tutta la tranquillità di questo mondo.
"Cosa? Non ho capito bene" mi risponde lui evidentemente nervoso
"Penso tu abbia capito benissimo invece" dico manta dendo la stessa calma di prima
"Ti conviene darmi i soldi, e anche subito. Altrimenti io..." ma non riesce a concludere la frase
"Altrimenti tu?"
"Secondo te cosa potremmo farti?" chiede con superiorità

"Devo dirti cosa penso con sincerità?".
Non mi sono mai scomposta di una virgola
"A quanto pare"
"Penso che tu non sappia la risposta alla domanda, così chiedi a me la risposta per cercare qualche idea"
"Come osi, tu, brutta piccola e impotente, metterti contro di me?"
"Dovrebbe interessarmi la tua opinione nei miei confronti?" dico seria.

È seriamente arrabbiato e fa per tirarmi un pugno, ma io lo blocco prima che possa colpirmi.
"La violenza non è la soluzione migliore. Soprattutto su di me, e soprattutto all'interno della scuola"

Intorno a noi si era assembrata una folla di studenti per osservare la scena. Io lascio il suo braccio e me ne vado seguita da Rose scioccata.

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È già passato un mese da quello 'scontro', e non ho più rivisto il tipo da nessuna parte.

One-shot ~:~ REYLODove le storie prendono vita. Scoprilo ora