"Sei tornata da lui" la voce scialba e distaccata di Jeremy risuona nel buio della stanza. Mi dà le spalle, non vuole guardarmi. Una volta venuto a conoscenza della presenza di Peter Pan nell'Oltretomba, avrebbe dovuto anche sapere che gli avrei chiesto aiuto. Non vedo un motivo valido per il quale dovrebbe esserne così infastidito. "È Felix, chi altro credi avrebbe potuto aiutarmi meglio?" "Io" risponde secco, il corpo fermo e lo sguardo rivolto alla finestra. Sospiro sottovoce mentre decido di accorciare le distanze, ma vengo fermata dal suono della sua voce che risulta impetuoso e minaccioso. Inoltre, potrei giurare di aver sentito il terreno tremare per la durata di un battito di ciglia "Resta dove sei".
Sbuffa una risatina nervosa e scuote il capo in rassegna "Avrei dovuto sapere che, se non fosse morto, io e te non avremmo mai avuto una seconda possibilità" "Jeremy.." "Taci" rabbrividisco, ogni muscolo s'irrigidisce dinanzi alla sua improvvisa autorità. Lascio dunque che parli e sfoghi il proprio malcontento, malgrado le lancette dell'orologio non abbiano mai smesso di segnare il tempo che si avvicina sempre più all'ultimo rintocco.
Finalmente si alza e, lento, cammina nella mia direzione, le mani incrociate dietro alla schiena. "C'era una volta.." introduce "..un bellissimo angelo plasmato nel più floreo angolo di paradiso" passo dopo passo è sempre più vicino "E al polo opposto, plasmato nel più fetido, schifoso, ripugnante, infido, abisso dell'inferno: il diavolo" il vertice del suo naso sfiora il mio, le labbra ora sono a distanza di un bacio "Le due creature s'innamorarono.." esse si posano sulle mie, ormai non più calde come le ricordavo "..non finì bene". Scorgo il suo volto nel buio assoluto, ravvisando il luccichio indistinguibile di una lacrima.
"Ho soltanto bisogno del suo a.." nel mentre che provo a carezzargli una guancia, egli si ritrae al mio tocco e porta lo sguardo altrove "Una volta fuori di qui, per me sarai una sconosciuta". Il vuoto che segue tale frase è nettamente più assordante di queste ultime. Deglutisco, respiro a fatica. Non so cosa dire, non ho idea di quali siano le parole giuste da porgli. So soltanto che sto perdendo tutto, di nuovo ... e mi è bastato avere poco più di un incontro con Peter Pan affinché accadesse.
La ruota ha ripreso a girare, ma lo sta facendo dal punto di partenza.Jeremy torna a guardarmi, uno sguardo spento e rigido. Sto avendo un déjà-vu.
"Ti aiuterò ad uccidere Cerbero e a liberare Felix, dopodiché non vorrò avere più nulla a che fare con te. Nessuna terza possibilità" ─ lo vedo sussultare, seppur lievemente ─ "Finisce qui, per sempre" "Io.." "Mi hai preso in giro!" il tono della voce si eleva ed il mio si silenzia "Cominciavo a sentirmi sbagliato, mi sono attribuito ogni colpa credendo che stessi soffocando te e le tue capacità. E tu nel frattempo cosa facevi?" soffia una risata di resa, nervosa "Correvi tra le sue braccia, di nuovo".
Cosa dovrei dirgli, adesso?
Nulla. Nulla che possa porre rimedio alla situazione.
"Sei uno spreco di tempo".
Indugia per un istante, prima di voltarsi per raggiungere la porta. Mi affretto ad aggrapparmi alla sua mano per tirarlo a me e per un po' funziona ... fino a quando non mi strattona forte, a tal punto che rovino in avanti e soltanto le mani evitano un ematoma al viso.
Levo lo sguardo dopo la caduta, giusto in tempo per vederlo scomparire dietro la porta.
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I've lost everything, except you. || Part 2 ||
Fanfic‟ You know that place between sleep and awake? That place where you still remember dreaming? That's where we'll meet that's where I'll waiting because that's where I'll always love you „ #1 storybrooke